I 10 migliori gattini nei videogiochi | Rolling Stone Italia
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I 10 migliori gattini nei videogiochi

Sono la materia di cui è fatto l’internet, così amati da tutti da finire sfruttati persino in campagna elettorale. Ma che rapporto hanno coi videogiochi?

I 10 migliori gattini nei videogiochi

Comincia tutto così, da un meme, e finiscono per controllare la tua vita. Uhm, ci ricorda qualcosa.

Un tempo si pensava che internet fosse fatto al 99% di porno. Poi sono arrivati i social, su internet ci sono arrivate anche tua mamma e tua zia, così da quel momento il porno si è rintanato in una nicchia per far spazio ai veri dominatori dell’umanità: i gatti. I felini hanno ormai preso il controllo del nostro principale mezzo di comunicazione planetario, ma c’è un angolo di cultura condivisa in cui non sono ancora riusciti a infiltrarsi: i videogiochi. Il loro percorso di conquista tuttavia parte da lontano e, come avrete modo di vedere, se il piano di dominio non è ancora arrivato a compimento anche su questo terreno è solo perché lungo il tragitto si è verificato qualche piccolo intoppo.

10. Il gatto del dr. Kleiner – Half-Life 2

Se del gatto più famoso del mondo non sapremo mai se è vivo o morto finché non ci decideremo ad aprire la scatola, il gatto di Half-Life 2 è diventato famoso anche se nessun giocatore l’ha mai potuto ammirare. Gli ultimi ad averlo visto sono stati il dr. Kleiner e Barney, quando l’hanno inserito nel loro prototipo di mini teletrasporto. Il gatto ne è uscito con ciò che c’era all’interno rivoltato all’esterno e viceversa. Barney ha ancora gli incubi e ogni tanto gli sembra ancora di sentirlo miagolare.

Il gatto del dr. Kleiner è al contempo sia vivo che morto finché non sia attiva il teletrasporto. No, non è vero, purtroppo.

9. Evil the Cat – Earthworm Jim

I gatti sono cattivi? Forse qualcuno potrebbe sospettarlo. La realtà è che anche se lo fossero, per prima cosa sono pigri, quindi ogni macchinazione malefica viene rimandata a dopo un riposino infinito. C’è un’eccezione, però: Evil the Cat, l’acerrimo nemico di Earthworm Jim, cattivo per antonomasia. È il sovrano del pianeta vulcanico Heck, che ha modellato a sua immagine e somiglianza, imballandolo di tutta la cattiveria che è riuscito a rimediare in giro per l’universo.

Pur senza l’impatto di Mario e Sonic, Jim il verme è riuscito a lasciare un’impronta nella sua epoca, a differenza di un paio di felini che vedremo a breve.

8. Il gatto protagonista di Catlateral Damage

Il modo che hanno i gatti di ricordarci che potrebbero essere malvagi se solo lo volessero, e se non fossero così pigri, è quello di compiere piccoli dispetti. Conoscete la scena. Il gatto resta immobile vicino a un oggetto, di solito fragile, meglio se costoso, posto inopinatamente nei pressi di una sporgenza. La zampetta si muove. Sposta l’oggetto di qualche centimetro, come a tastarne la consistenza. Poi un secondo colpetto, guardandoti negli occhi, in segno di sfida. Infine la zampata rapida e l’oggetto cade al suolo. Il gatto di Catlateral Damage non fa altro per l’intero gioco.

Non avevamo mai sentito parlare di Catlateral Damage e in un giorno è diventato il nostro gioco preferito di sempre.

7. Judd – Splatoon

Judd è un gatto al di là del bene e del male. La sua dote indiscutibile è l’equità, che esercita abitualmente attraverso l’innata capacità di misurare al centesimo la percentuale di colore sparso nelle arene multiplayer di Splatoon. Il suo aspetto è cambiato molte volte, come si può scoprire dalle pergamene sparse nel singleplayer di Splatoon 1 e 2. Ah, non fatevi ingannare, quello non è uno smoking, ma solo il pattern di colori del suo mantello di peli.

La storia di Judd è parecchio turbolenta: è stato addirittura posto in riposo criogenico per 10.000 anni.

6. Alvina – Dark Souls

La versione sotto steroidi del gatto del Cheshire di Alice nel paese delle meraviglie. Solo che Dark Souls è il paese degli incubi. Vi accoglie da un’apertura sul muro col suo ghigno terrificante. Come ogni gatto, è molto permalosa: rispondete “no” a una sua domanda e rifiuterà di parlarvi ancora. Acconsentendo alle sue richieste invece riceverete in dono un anello attraverso il quale potrà convocarci a suo piacere.  Se invece provate a farla fuori, la vedrete svanire accompagnata da una sonora risata.

Come ogni elemento di Dark Souls, anche Alvinia è avvolta nel mistero. Quel suo svanire se colpita ha scatenato teorie di ogni tipo.

5. Meowser (o Bowser Gatto) – Super Mario 3D World

La versione gatto di Bowser è uno dei boss più memorabili della saga di Mario. A differenza del panciuto idraulico e dei sui compari, non indossa semplicemente un costume da gatto, ma muta radicalmente il suo aspetto. Compaiono basette, baffi, un bel nasino nero e sul corpo spunta persino della peluria tigrata. L’unica componente felina che gli manca è la fortuna, come sempre.

Tagliare i due fratelli dalla foto non è un problema perché, lo sappiamo, il vero protagonista della saga è Bowser.

4. Cait Sith – Final Fantasy 7

Già il fatto che un gattino di peluche se ne vada in giro manovrando un robot per muoversi è una cosa strana. Se poi questo gatto apparentemente amichevole si rivela anche una spia doppiogiochista, rimangono pochi dubbi sul titolo di personaggio più strambo di Final Fanatasy VII. Il suo successo l’ha portato ad apparire in una serie di spin-off, diventando persino un personaggio giocabile in Dirge of Cerberus. Non vediamo l’ora di ammirarne le fattezze nell’imminente (?) remake.

Il Cait Sith è una creatura della mitologia celtica, una fata o una strega che prende la forma di gatto a seconda delle versioni.

3. Blix

Quella di Blinx è una storia triste. Nei primi anni 2000 Microsoft si rende conto di una mancanza che rischia di condannare la sua nuova console, Xbox: una mascotte. Tutti ne hanno una, Nintendo con Mario, SEGA con Sonic, Sony con Crash Bandicoot. E Microsoft? Caso vuole in quel momento in lavorazione ci fosse un platform con protagonista un gatto, il nostro Blinx appunto. Come? Non ne avete mai sentito parlare? Appunto. La facciamo breve: Blinx fu un flop e Xbox è sopravvissuta senza mascotte. Fine della storia.

In quello sguardo, tutta la tristezza di chi sa di non avercela fatta.

2. Rover – Animal Crossing

Come per tutti gli animali che popolano il mondo di Animal Crossing, dietro un aspetto all’apparenza rassicurante si cela sempre un che di inquietante. Rover non fa eccezione. Questo tenero gattone in gilet a rombi svolge spesso il ruolo di accompagnatore in città. Lo si incontra sul treno che porta al villaggio, seduto di fronte al giocatore e intento a fare un sacco di domande personali. Il carattere è quello dei gatti: in New Leaf su 3DS esordisce con una polemica sul suo scarso impiego nella saga.

Davvero vi sentite sicuri a condividere i vostri dati con un gatto che vi guarda in quel modo?

1. Bubsy

Quella di Bubsy è una storia che ricorda molto quella di Blinx, ma ancora più triste. Siamo nei ’90, la divisione americana di SEGA è riuscita a imporre Sonic come mascotte del brand e di colpo tutti sono convinti che basti un animale antropomorfo per entrare nel settore, spodestare Mario e nuotare nei dollari. Bubsy è la più celebre vittima di questo approccio: un gatto senza apparente carisma lanciato di peso in una serie di avventure sgangherate. Se di Blix, oggi, non si ricorda quasi nessuno, Bubsy è purtroppo per lui diventato l’emblema della sfiga nel mondo dei videogiochi. Proprio per questo, per noi, è il miglior gattino videoludico di sempre. Viva Bubsy!

Questa è la schermata iniziale del suo primo gioco, e Bubsy ha già l’espressione di uno che è stato sequestrato e ride sotto minaccia armata.