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Epic Games ti paga Shenmue III

L'azienda paga i rimborsi di tasca sua e assicura che agirà allo stesso modo se situazioni simili si verificheranno di nuovo in futuro

Shenmue III esce il 19 novembre su PS4 e PC… ma non su Steam.

Epic Games mette una volta per tutte fine al “dramma” che si sta consumando da diverse settimane tra alcuni utenti che hanno finanziato su Kickstarter il progetto di Shenmue III e lo sviluppatore del gioco YS Net.
Tutto è iniziato quando lo studio ha annunciato l’accordo di esclusiva con Epic Store per la pubblicazione del gioco su PC scatenando le ire di tutti coloro che prevedevano di comprarlo su Steam, inclusi molti finanziatori che hanno pagato in anticipo la loro copia quattro anni fa e hanno cominciato a chiedere il rimborso.
Dopo diversi botta e risposta sulla pagina Kickstarter della community, YS Net ha deciso infine di restituire il contributo versato ai backer che ne faranno richiesta. A concludere però l’ultimo atto di questa appassionante storia ci ha pensato il boss di Epic Games Tim Sweeney, che da bravo deus ex machina ha messo fine alle chiacchiere annunciando su Twitter che l’azienda attingerà alle sue ricche casse (grazie, Fortnite!) pagando di tasca propria tutti i rimborsi dovuti da YS Net per Shenmue III. Ma non solo: la stessa generosità sarà mostrata verso tutti gli sviluppatori finanziati via crowdfunding che sceglieranno di stringere accordi di esclusiva con Epic Store rischiando di trovarsi nella medesima situazione. Insomma, una mossa da buon samaritano per far sì che YS Net non debba intaccare i propri fondi, ma anche un chiaro messaggio di invito agli sviluppatori a saltare sul carro del vincitore e che suona come “niente paura, con noi avete le spalle coperte”.

E se lo store di Epic ancora non riesce ad entrare nelle grazie degli utenti proprio per via delle sue politiche di esclusiva e per una mancanza di servizi che lo rendono, agli occhi di molti, poco efficiente e non sicuro, gli sviluppatori si stanno invece facendo attirare uno dopo l’altro dall’allettante proposta di cedere solo il 12% dei loro guadagni alla piattaforma. Basti pensare che la percentuale applicata dai concorrenti si aggira intorno al 30%.
Per capire meglio il clima, proprio pochi giorni fa il presidente di Paradox Interactive Fredrik Wester ha definito “oltraggiosa” la ripartizione 70/30 dei guadagni imposta dalle varie Valve, Microsoft e Sony. Questo tipo di proporzione risale a un vecchio modello stabilito da Warner Bros. negli ormai lontani anni settanta, che prevedeva però la distribuzione delle copie fisiche dei prodotti e che quindi oggi non ha più ragione di proseguire in questa misura. “Epic ha fatto un grosso lavoro per l’intera industria perché oggi puoi avere l’88%”, ha detto Wester. “Mossa fantastica. Grazie mille”.
Lo stesso Sweeney in passato ha annunciato che l’azienda abbandonerà la sua politica di esclusive se Steam deciderà di tagliare la propria fetta di guadagni sui giochi. Chi la spunterà?

Anche gli sviluppatori di Frogwares (The Sinking City) hanno subito di recente le ire dei fan per l’esclusiva del gioco ceduta a Epic Store.

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