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Denial Esports non paga gli stipendi

Un giocatore professionista di Call of Duty denuncia la crisi finanziaria del noto team

Denial Esports non paga gli stipendi

Denial Esports è stata acquistata da Zach e Patrick Smith nel dicembre 2018 a seguito di una lunga crisi finanziaria.

Il giocatore professionale francese di Call of Duty, Nathan “Natshay” Dupuis, ha accusato l’organizzazione statunitense Denial Esports di non aver pagato gli stipendi alla sua squadra per il periodo che va dal 29 gennaio di quest’anno al 19 aprile. Nei mesi in cui il team francese ha rappresentato Denial, ha portato a casa diverse vittorie nella CWL Pro League, e le spettanze di ognuno dei quattro giocatori coinvolti, tra stipendi e premi guadagnati, ammonterebbero circa a 15.000 dollari a persona.

In un lungo post su Twitlonger, Natshay racconta come il proprietario dell’organizzazione, Zachary Smith, si fosse accordato con i ragazzi per elargire loro uno stipendio mensile pari a 5.000 dollari al mese. Dopo una serie di rinvii dei pagamenti più o meno giustificati, la scintilla è scoppiata quando Denial, sempre a detta di Natshay, avrebbe deciso di rinnovare il proprio roster senza alcun preavviso mettendo, di fatto, buona parte del team francese alla porta.

Quando ha cercato di rivolgersi all’organizzazione per chiarimenti, l’atleta racconta di essere stato contattato dall’avvocato di Smith che avrebbe negato la presenza di una qualsiasi forma di retribuzione per i giocatori sul contratto che li lega a Denial Esports. I cinquemila dollari mensili ai quali Natshay fa riferimento, a quanto pare, sarebbero indicati solamente nella lettera di intenti firmata dalle parti, e che l’organizzazione sostiene non abbia alcun valore legale.

Smith ha risposto alle dichiarazioni del giovane su Twitter a sua volta, bollando le accuse come false e annunciando che si consulterà internamente con il proprio team per prendere provvedimenti.

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