Che fine ha fatto la Formula 1? Si dà ai videogiochi | Rolling Stone Italia
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Che fine ha fatto la Formula 1? Si dà ai videogiochi

Saltata per ora la possibilità di disputare il vero campionato di Formula 1, tutto il circus guarda con interesse alle gare virtuali. E le prime due, oltre che appassionanti, hanno regalato diverse sorprese

Che fine ha fatto la Formula 1? Si dà ai videogiochi

Mattia Binotto si è detto molto soddisfatto per la vittoria del suo pilota Charles Leclerc anche in una gara virtuale.

A causa del Coronavirus il mondo dello sport si è bloccato, ma ci sono discipline che, più di altre, hanno fatto sentire la loro assenza. Il pensiero va certo al basket, ma anche pensare al circus della Formula 1, che chiude baracca e burattini in attesa di tempi migliori, lascia sbigottiti. Per fortuna, arrivano in soccorso i videogiochi.

Infatti, mentre i boss della Formula 1 cercano di capire come evolverà la situazione sanitaria, in modo da programmare il futuro delle corse su pista, Liberty Media, tenutaria dei diritti dell’evento, si è subito attivata per rinfocolare l’ardore dei fan con prove su pista virtuale. E così ecco Formula 1 Virtual Series, vale a dire la Formula 1 ai tempi del Coronavirus.

DI base è il Gran Premio a tutti gli effetti, ma si gioca nei videogame. E così, ogni weekend in cui era programmata una corsa, vera, se ne tiene la controparte virtuale utilizzando l’eccellente simulatore F1 2019 di Codemasters. I partecipanti sono piloti provenienti dalla Formula 1, ma anche dalla GP2 e da un nutrito gruppo di special guest appassionati di motori.

La prima gara si è tenuta dunque il 22 marzo, nella versione virtuale del circuito del Bahrain Interantional Circuit a Sakhir, e a visto vincere Guanyu Zhou con la sua Renault. Il tasso tecnico è stato molto basso, forse per via della scarsa preparazione dei piloti che pensavano fosse un gioco da ragazzi adattarsi alla simulazione elettronica.

Johnny Herbert, dato per grande favorito nella prima gara, ha deluso le aspettative.

Il giorno 8 aprile si è invece tenuta la seconda sfida, molto più accesa ed entusiasmante anche in virtù dello spettacolare circuito australiano, scenario della gara. Alla fine si è imposto il “debuttante” (nello esport) Charles Leclerc, davanti a Christian Lundgaard (Formula 2) e George Russell (F1 Williams). Delude di nuovo Lando Norris, pilota McLaren famoso anche per la sua abilità nei videogame di simulazione. È stato vittima di una connessione Internet precaria che gli ha reso impossibile partecipare al meglio.