‘Working Class Virus’, i volti e le storie dei lavoratori nel video di Fabrizio Spucches | Rolling Stone Italia
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‘Working Class Virus’, i volti e le storie dei lavoratori nel video di Fabrizio Spucches

Il regista ha raccolto le testimonianze di tassisti, musicisti, infermieri e molti altri lavoratori colpiti dalla pandemia. Un ritratto corale che racconta il disagio sociale di moltissimi italiani

Fabrizio Spucches è nato nel 1987 a Catania ed è un regista che lavora in particolare per il mondo della moda: Moncler, Prada, United Colors of Benetton. Il comparto creativo si è fermato quasi completamente durante il lockdown e siccome è bene fare di necessità virtù, Spucches ha approfittato di questo periodo per tracciare un documento video del lavoro al tempo del virus. Il disagio è il comune denominatore tra chi si è fermato, chi ha dovuto continuare e chi ha visto in questo virus la pietra tombale sulla possibilità di trovare un lavoro che già prima non aveva.

Tassisti, musicisti, casalinghe, edicolanti, barboni, prostitute, preti, infermieri, barellieri, addetti alle pompe funebri e tanti altri: in una clip di pochi minuti, incalzante e sbalorditiva, ci spiegano la loro vita al tempo del covid. Ne è uscita una testimonianza corale, che spiega che questo virus è quello della classe lavoratrice, o di chi sogna di farne parte.