"Normali Meraviglie. La Mano" inaugura il 4 novembre alla Triennale di Milano | Rolling Stone Italia
Arte

“Normali Meraviglie. La Mano” inaugura il 4 novembre alla Triennale di Milano

Da Antonio Marras a Andy dei Bluvertigo, passando per Dario Fo. 54 artisti interpretano le sculture di Mimmo Paladino, principale esponente della Transavanguardia fondata negli anni Ottanta da Achille Bonito Oliva

La scultura di Andy dei Bluvertigo esposta a "Normali Meraviglie. La Mano" alla Triennale di Milano dal 4 novembre

La scultura di Andy dei Bluvertigo esposta a "Normali Meraviglie. La Mano" alla Triennale di Milano dal 4 novembre

“La famiglia che aiuta le famiglie” (questo è lo slogan della Fondazione Sacra Famiglia Onlus) giustamente non poteva che inventarsi una figata pazzesca, con l’arte che aiuta l’arte, o gli esseri umani che aiutano gli esseri umani se vogliamo. Ma partiamo dall’inizio: prendete Mimmo Paladino, uno dei più importanti artisti italiani, forse il più noto della cinquina della Transavanguardia, il movimento teorizzato da Bonito Oliva che ha avuto strascichi in tutto il mondo, crea il calco ideale per una serie infinita di opere. Una mano nello specifico. La palla a quel punto passa agli ospiti della Fondazione Sacra Famiglia, che offre servizi a persone con disabilità gravi. Il laboratorio di ceramica della Fondazione dà vita a 54 sculture di questa mano di Paladino. Già questo basterebbe per tirarsela da paura, perché co-firmare un’opera con Paladino non è cosa di tutti i giorni. Ma non basta: queste sculture vengono passate ad altrettanti artisti che hanno il compito di rielaborarle, rivestirle, stravolgerle. E non stiamo parlando di gente da poco: Michele De Lucchi, Pablo Echaurren, Luigi Serafini, i Masbedo, Marco Lodola, Concetto Pozzati, Andy dei Bluvertigo, Antonio Marras e molti altri. Pittori, scultori, musicisti, stilisti e designer che hanno segnato il nostro Paese e non solo. Persino il grande Dario Fo ha fatto in tempo a rielaborarne una, prima di lasciarci. Tutte queste sculture saranno esposte alla Triennale di Milano, e durante la charity gala dinner del 3 dicembre verranno assegnate con una lotteria a chi avrà acquistato i relativi biglietti numerati (per prenotarne uno: lamano@c-zone.it – T +39 02 87286581).

Il tutto è a cura di Alessandro Guerriero e Alessandra Zucchi e l’occasione è ghiotta: con un biglietto di una lotteria ci si può portare a casa una scultura a tripla firma. Il ricavato andrà proprio alla Fondazione, per lo sviluppo dei suoi laboratori, delle attività assistenziali e riabilitative. Questa è una bella tappa del percorso “Normali Meraviglie”, che tutela e valorizza proprio il concetto di fragilità. Senza addentarci troppo in concetti filosofici, possiamo però dire che è nell’esaltazione della fragilità che si manifesta una delle più significative peculiarità dell’arte. E allora senza pensarci troppo, acquistiamo questi biglietti della lotteria. Più di uno. E facciamolo subito, ché la fortuna aiuta gli audaci.