Medici, Rotschild e altri mecenati: le mostre da vedere a gennaio | Rolling Stone Italia
Arte

Medici, Rotschild e altri mecenati: le mostre da vedere a gennaio

Da Tagliapietra a Bosch, ce n'è per tutti i gusti

Medici, Rotschild e altri mecenati: le mostre da vedere a gennaio

Opera di Lino Tagliapietra

Se avete deciso di immergervi nella magnificenza del passato e restare stupefatti dalle sensazioni contemporanee che vi susciteranno, o di viaggiare attraverso mondi lontani, be’: siete nel posto giusto.

DAI MEDICI AI ROTHSCHILD. MECENATI, COLLEZIONISTI, FILANTROPI

Un tuffo nel passato e nelle vicende di grandi banchieri che, grazie alla loro visione, hanno creato collezioni uniche. Nella gran sala di questa ex-banca (casuale ma forse non del tutto) si diramano i filoni che narrano gli undici mondi-decaduti di banchieri che, da Lorenzo de medici a Mattioli, hanno costruito imperi che hanno costituito il loro vanto nel corso dei secoli. Molti mecenati, collezionisti e filantropi hanno voluto consacrare la loro ascesa sociale gareggiando con l’aristocrazia e i sovrani nel proteggere e incoraggiare gli artisti, acquistandone le opere. Alcune di queste collezioni sono andate disperse, altre invece sono confluite nei musei, altre in collezioni private. Qui potremo constatare come i giochi di potere si susseguono nelle stesse dinamiche per secoli, offrendoci una panoramica importante sulla storia. Tra le varie un San Girolamo pazzesco di Caravaggio normalmente custodito presso il Museo di Montserrat, in Spagna. O un Cristo davanti a Caifa di Gerrit Von Honthorst (Utrecht 1590-1656) davvero strepitoso, in cui lo sguardo che viene lanciato al sacerdote è di una contemporaneità disarmante.

Gallerie d’Italia – Milano, Museo di Intesa Sanpaolo.
Dal 18 novembre 2022 al 26 marzo 2023

IL NUMINOSO. LA TENSIONE AL SACRO NELL’ARTE ITALIANA. IPOTESI CONTEMPORANEE

Non ci si deve insospettire, né tanto meno essere prevenuti un relazione a un tema così importante e costellato da rimandi alla cultura religiosa. Perché infatti si tratta di cogliere, attraverso un’attenta ricerca, i tesori nascosti nella bella selezione di Giorgio Verzotti. Il termine “numinoso”, da cui prende il titolo la mostra, si desume dal saggio di Rudolf Otto Il sacro (1917), in cui l’autore lo definisce come una presenza extra-razionale, invisibile, potente al punto da incutere terrore e al tempo stesso affascinare. In questa bella galleria milanese si ritrova la visione del sacro attraverso interrogativi, intuizioni, pensieri sull’altrove indagati da artisti del calibro di Fontana, Manzoni, Pistoletto Spalletti, fino alle tendenze più recenti. Il Numinoso vuole essere anche un omaggio all’arte italiana, dal secondo Dopoguerra ad oggi.

BUILDING, via Monte di Pietà 23, Milano.
Dal 27 ottobre 2022 al 28 gennaio 2023

LINO TAGLIAPIETRA

Da Pool NYC l’incontro con un maestro del vetro indiscusso, Lino Tagliapietra, che da più di sessant’anni divulga il sapere di questa maestria tutta italiana nel mondo. Con la sua esperienza ci offre l’occasione di ritrovarci davanti a delle vere e proprie opere d’arte. La mostra a lui dedicata, A Journey with Lino Tagliapietra, è un gran tributo: ci traghetterà, una volta varcato l’ingresso, immediatamente nella dimensione lagunare con Endeavor, barche galleggianti fatte di riflessi colorati. Nel percorso, attraverso le altre sale, si viaggerà nell’ispirazione delle serie Kookaburra, Africa, Borneo, Saba, Masai e altre ancora. Ci si perde nelle loro curve, nell’impeccabile struttura, si oltrepassano i confini e si percepisce la natura tattile del vetro. Queste creature sono il collegamento tra tempi e luoghi diversi. “Non importa quale materiale usiamo. Ci vuole la tecnica, ci vuole l’idea. E poi ci vuole la poesia, l’amore che trasforma il materiale in un’opera d’arte”, sostiene Lino Tagliapietra.

THE POOL NYC _ Palazzo Fagnani Ronzoni _ Via Santa Maria Fulcorina, 20, 20123 Milano.
Dal 17 novembre 2022 all’ 11 marzo 2023

JAPAN. BODY_PERFORM_LIVE

La mostra mette in luce la situazione politico sociale del Giappone di oggi attraverso i lavori di diciassette artisti (tra cui un collettivo). Alcuni tra di loro per la prima volta presentati a Milano. Nati tra il 1924 e il 1987, fra loro anche alcuni membri dell’Associazione d’Arte Gutai che ha avuto un ruolo storicamente significativo in tutta la storia dell’arte contemporanea-moderna.
Dopo la prima performance avvenuta per l’apertura della mostra, a gennaio verrà ospiterà quella dell’artista Fuyuki Yamakawa. La visita al PAC ci mostra uno spaccato sull’identità immaginata dagli artisti giapponesi contemporanei, come la vita e la morte, la situazione politica e l’espressione identitaria, spaziando dalla pittura al disegno, dalla scultura alla fotografia, al video, ai tessuti (ricami), fino all’installazione site-specific e alla video installazione.

PAC, Via Palestro 14, Milano.
Dal 21 novembre 2022 al 12 febbraio 2023

RECYCLING BEAUTY
Come sempre la Fondazione Prada propone una mostra intelligente e colta, volta a porci il quesito sul momento in cui il pezzo antico abbandona la propria condizione iniziale o di rovina e viene riattivato, acquistando nuovo senso e valore grazie al riuso. Questa mostra è un’inedita ricognizione dedicata al tema del riutilizzo di antichità greche e romane in contesti post-antichi, dal Medioevo al Barocco. Il progetto espositivo, concepito da Rem Koolhaas/OMA con Giulio Margheri, si sviluppa in due edifici della Fondazione, il Podium e la Cisterna; in quest’ultima i visitatori incontreranno la statua colossale di Costantino (IV sec. d.C.), una delle opere più importanti della scultura romana tardo antica. Due monumentali frammenti marmorei, la mano e il piede destro, normalmente esposti nel cortile del Palazzo dei Conservatori a Roma, saranno accostati a una ricostruzione del Colosso in scala 1:1. – una cosa mai tentata prima, che evidenzia ancor di più come l’opera sia il risultato della rielaborazione di una più antica statua di culto, probabilmente di Giove.

Fondazione Prada, Milano.
Dal 17 novembre 2022 al 27 febbraio 2023

BOSCH E UN ALTRO RINASCIMENTO
Jheronimus Bosch (1453 – 1516) viene qui presentato in grande scala, dopo cinque anni di ricerca, con opere provenienti dalle maggiori istituzioni europee, come da alcune oltreoceano. Sono messi in dialogo capolavori tradizionalmente attribuiti al Maestro con importanti opere di altrettanti autori, maestri fiamminghi, italiani e spagnoli, in un confronto in cui ci viene mostrato “l’altro Rinascimento”. La magia e il sogno, con la loro natura imprevedibile e non dominata dalla razionalità, mettono a nudo le inquietudini, le ossessioni, come la natura contraddittoria dell’uomo e della società. Una visione chiara del suo tempo, uno specchio in cui intravedere le connessioni e le influenze che ha assorbito, e quelle che lui ha stimolato in altri grandi artisti come Tiziano, Raffaello, Gerolamo Savoldo, Dosso Dossi, El Greco e molti altri.
Conosciuto per le sue mostruosità e per le grottesche rappresentazioni, è un mondo delirante, quanto visionario e contemporaneo. Il passato ha tutto da insegnare, anche per quel che riguarda sogni, paure ed incubi.

MAX ERNST

La grande retrospettiva, la prima in Italia, dedicata a Max Ernst, con oltre 400 opere tra dipinti, sculture, disegni, fotografie, collage, gioielli e libri illustrati provenienti da musei fondazioni e collezioni private in Italia e all’estero, permette una ricognizione totalizzante del suo mondo visionario sin dagli esordi in Germania. Max Ernst: il dadaista, il surrealista, il romantico, il patafisico, l’umanista interessato al Rinascimento, è stato uno dei più grandi artisti del Novecento. A Palazzo Reale vengono presentati una gran vastità di temi e sperimentazioni della sua opera su settant’anni di storia, che permettono di ripercorrere l’estro e il genio di questo artista.

AET BEYOND IMAGINATION

La galleria Longari Arte ospita una personale dell’artista brasiliana Monica Silva. Nella rassegna a Palazzo, la famiglia ha chiesto alla fotografa di reinterpretare cinque sculture appartamenti alla loro collezione, tramite la sua visione pop da realismo magico. Le cinque opere del ‘400, ‘600 e ‘700 sono state così riattualizzate e reinterpretate, tramite uno sguardo originale, dando loro una nuova vita e nuove accezioni. Anche qui uno sguardo all’antico. Un passaggio storico-temporale per dar un nuovo contesto e ruolo alle sculture, così da annullarne la distanza e darci una visione contemporanea dei significati sottesi – come accade, ad esempio, nel caso della scultura lignea senese della fine del XIV secolo 1400, raffigurante un angelo annunziante che nel corso dei secoli ha perso ali, aureola e giglio, finendo per essere riconoscibile solo dalla sua postura. Queste “mancanze” sono state lo spunto per ritrovare ciò che aveva perso, cosi da diventare nell’immagine fotografica un’icona-santino pop.

Galleria Longari Arte, Corso Monforte 23, Milano.
Dal 17 novembre al 31 gennaio 2023

HAZE. CONTEMPORARY ART FROM SOUTH ASIA
Apre a Milano un nuovo spazio che, grazie a un accurato restauro di una ex lavanderia industriale di fine Ottocento, accoglierà mostre, eventi e residenze d’artista per le nuove generazioni. A curare la mostra, insieme a Mario D’Souza, è HH Art Spaces, un collettivo di artisti e curatori con sede a Goa, in India, del quale fanno parte alcuni autori presenti in mostra. Per questo progetto espositivo il collettivo ha voluto illustrare attraverso la voce degli artisti quella di un intero subcontinente: “L’ascesa del nazionalismo e la sua politica maggioritaria in India; una crisi economica e l’instabilità politiche in Pakistan e Sri Lanka…” e la conseguente repressione di libertà di parola. Uno sguardo inedito sul panorama artistico contemporaneo dell’Asia meridionale attraverso le opere di ventun artisti provenienti da India, Pakistan, Bangladesh e Sri Lanka.

Fondazione Elpis, Milano.
Dal 25 ottobre 2022 al 5 marzo 2023