Artissima festeggia i 25 anni con un viaggio nel tempo | Rolling Stone Italia
Arte

Artissima festeggia i 25 anni con un viaggio nel tempo

La fiera diventata ormai punto di riferimento internazionale dialogherà con la propria storia per porre le basi per i linguaggi che andranno a scrivere il futuro dell'arte.

L’edizione 2018 sarà speciale per Artissima, con la manifestazione torinese che celebrerà il suo venticinquesimo anniversario. Diretta per il secondo anno da Ilaria Bonacossa, inaugurerà giovedì 1 novembre, e aprirà le porte ai suoi oltre 50.000 visitatori da venerdì 2 a domenica 4 novembre all’OVAL di Torino.

«Venticinque anni di una fiera che ha saputo distinguersi per l’attenzione alla sperimentazione e alla ricerca di nuovi linguaggi – ha commentato Bonacossa – per la convivenza di approcci molteplici e spesso contraddittori, per la visione critica di galleristi che stanno scrivendo la futura storia dell’arte e per il coraggio dei curatori pronti a scommettere sul talento e non sulla commerciabilità di un artista».

Artissima 2018: 25 anni di Arte

Arrivata a 25 anni Artissima è ormai riconosciuta a livello internazionale, sia per la ricerca continua nella sperimentazione, sia per esser stata un grande trampolino di lancio per artisti emergenti e gallerie di ricerca.

Il leitmotiv che guiderà la venticinquesima edizione sarà “il tempo” (Time is on our side – Il tempo è dalla nostra parte) concepito non come una cristallizzazione immobile del ricordo e della celebrazione, ma inteso come flusso dinamico, in grado di imprimere il ritmo del cambiamento, preservando la sospensione temporale dell’emozione dell’opera d’arte.

Il tema che costituirà il cuore di Artissima sarà quindi il “tempo” costituito dai suoi due volti, il racconto del passato e il futuro aperto all’indagine creativa: da una parte, infatti, la fiera torinese dialogherà con la propria storia, stella fissa da cui partire verso la ricerca di sempre nuovi linguaggi e forme della futura storia dell’arte.

Come ogni anno, la fiera non sarà confinata solo fra le mura dei padiglioni, ma coinvolgerà tutta Torino grazie alla collaborazione attiva con numerose istituzioni pubbliche, musei, fondazioni, gallerie e di riflesso, con i progetti culturali del territorio.