5 fumetti italiani (e uno cinese) da non perdere | Rolling Stone Italia
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5 fumetti italiani (e uno cinese) da non perdere

Da Zerocalcare a Zuzu, fino alle storie dell'underground queer della Gen Z cinese, ecco le uscite più interessanti della fine dell’anno


5 fumetti italiani (e uno cinese) da non perdere

Un dettaglio della copertina di 'Niente di nuovo sul fronte Rebibbia', la nuova raccolta di Zerocalcare

Nell’ultimo paio di mesi di questo 2021, il mondo del fumetto si è movimentato con una serie di uscite davvero interessanti e intriganti. Abbiamo deciso di fare un po’ ordine, selezionando per voi cinque fumetti italiani appena pubblicati e l’opera straniera più interessante dell’anno, direttamente dalla Cina. Ecco qui la nostra cinquina, più uno.

“Niente di nuovo sul fronte Rebibbia” Zerocalcare (Bao Publishing)

Se avete amato la chiacchieratissima serie tv Strappare lungo i bordi, non potrete farvi scappare questa nuova raccolta di Zerocalcare. La amerete in primis perché c’è un onestissimo dietro le quinte della serie in cui il fumettista romano ci svela i retroscena morali, umorali, tecnici alla base della sua collaborazione con Netflix. C’è poi occasione di recuperare due importanti lavori pubblicati quest’anno su Internazionale, La dittatura immaginaria, sul tema della cancel culture, e Etichette, un reportage sul Kurdistan iracheno. E, infine, sono presenti anche altre due capitoli ad apertura della raccolta, Lontano dagli occhi lontano dal cuore, sulle rivolte nel carcere di Rebibbia, e Romanzo sanitario, sulla situazione dei presidi sanitari pubblici. Per completisti, e non.

“Giorni felici” Zuzu (Coconino Press)

Giorni Felici racconta l’educazione sentimentale e emozionale di Claudia, un’aspirante attrice la cui vita viene messa sottosopra dall’incontro casuale con il suo ex storico, il grande amore della sua vita. 448 pagine a colori (a matita!) che cercano la risposta alla domanda impossibile: che cos’è l’amore? Tra il tentativo di riappacificarsi con il passato e la voglia di costruire un futuro differente, il lavoro di Zuzu è una cascata di emozioni. Se ne volete sapere di più, abbiamo intervistato Zuzu per voi.

“Fiordilatte” Miguel Vila (Canicola)

Nessuno oggi disegna la provincia come Miguel Vila. Dopo averci fatto innamorare dei personaggi rotti di Padovaland, Vila ci conduce in un nuovo viaggio nel profondo veneto tra amori incompleti, sesso avventato e film porno amatoriali. Nessuno dei personaggi è buono o cattivo, ma tutti camminano barcollando sulla linea della mediocrità, immergendosi nella realtà più agrodolce. Quando si parla di paese reale. Fiordilatte vince, tra l’altro, il premio per la miglior palette colori in circolazione.

“Tango” Fulvio Risuleo e Antonio Pronostico (Coconino Press)

Il tango è un ballo basato sull’improvvisazione. I ballerini coinvolti ne conoscono movimenti e tecnica, ma è l’imprevedibilità elegante e sensuale stessa di questo stile di ballo a costruire – di volta in volta – una propria storia. È su questo gioco che Risuleo e Pronostico basano la costruzione del loro Tango, un’opera che ci immerge nei momenti cruciali di una relazione (l’acquisto di una casa, l’adozione di un cane, la scelta di avere un figlio) in cui è lo stesso lettore a prendere le decisioni fondamentali per la coppia. Un fumetto interattivo, un Rayuela di tavole minimali che fa della pulizia del suo tratto il punto di forza del lavoro.

“Da sola” Percy Bertolini (Diabolo Edizioni)

Dopo le strabilianti follie di Paolo Fox, Percy torna con Da Sola, un’opera di un liricismo e di una sensibilità rari. Con testi liberamente tratti dai Diari di Vaslav Nijinski, innovativo ballerino russo dei primi del ‘900, Bertolini ci disegna e racconta la storia di una adolescente metà umano metà bestia, una figura non binaria, non conforme, non integrata, quindi intollerabile, come scrive nell’incipit del suo lavoro. Da Sola è la fuga e la solitudine. Da Sola sono le passeggiate e le danze di chi è costretto ai margini della società a causa della propria scelta di non omologarsi per la difesa della propria indipendenza, identità e libertà. Io sono semplice, non bisogna pensarmi. Bisogna sentirmi e comprendermi attraverso i sentimenti.

“Splendidi reietti” Seven (ADD Editore)

Il fumetto più sorprendente di questa stagione arriva dalla Cina ed è firmato sotto pseudonimo da Seven. Ambientato nell’underground queer, le vicende autobiografiche del nostro autore si impregnano d’oscura ambiguità, nella rassegnazione cinica della Gen Z cinese. Come poter essere felici se, fin da subito, la vita ti ha costretto ad affrontare le peggiori disgrazie? Si può sopravvivere al dolore quando non si hanno gli strumenti per gestirlo? Si può fuggire da una piccola città per ripartire altrove? Queste domande, nel lavoro di Seven, sono retoriche. Nella ferocia e nella sessualità carnale dell’opera, Splendidi reietti è un pugno allo stomaco.