Sanremo 2019, le pagelle della terza serata del festival | Rolling Stone Italia
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Sanremo 2019, le pagelle della terza serata del festival

I nostri voti allo show, ai conduttori, ai cantanti e a tutti gli ospiti della terza serata della 69° edizione del Festival della Canzone Italiana di Sanremo

Sanremo 2019, le pagelle della terza serata del festival

Foto IPA

Pensavo fosse un’ecatombe, non lo è stata. Alla fine, a forza di ascoltare le canzoni, si comincia ad avere un’idea più chiara, tra conferme e sorprese. Contento per Mahmood che, secondo le votazioni, è nella zona blu, la più alta della classifica.

Lo Show voto: 6 e ½

Si inizia con Baglioni che canta W l’Inghilterra. Al termine arrivano the Queen Virginia Raffaele (vestita con le tende di casa) e the King Claudio Bisio. Spettacolo molto più ritmato, giusti anche gli ospiti. Domani sarà ancora più sciolto, credo. E poi ci sono i duetti. Certo, onestamente, si sarebbe pure potuta chiudere baracca e burattini dopo le esibizioni dell’ultimo cantante. Tirare avanti per un’ora e mezza è stata solo una minestrina allungata/un’agonia.

Claudio Baglioni voto: 8

È il festival della detrazione per Baglioni. Praticamente canta e basta. Non che sia un male eh! Però ha proprio cambiato impostazione. Grande atto di umiltà.

Claudio Bisio voto: 7

Divertentissimo il regolamento fatto come mimo. Bisio è proprio bravo. Si è messo al servizio dello spettacolo, della squadra e, oggi, come in una partita di pallavolo, ha fatto schiacciare tante volte a Virginia Raffaele.

Virginia Raffaele voto: 8 e ½

L’Ariston ormai è un greatest hits del repertorio della Raffaele. Bisogna dire che la ragazza, finalmente, si è ambientata. Insomma la Raffaele è bella, sa condurre, recitare, cantare e imitare. Che altro deve fare? Con la gag sulla canzone Ci vuole un fiore di Sergio Endrigo dà il meglio di sé. Oggi è irrefrenabile.

Antonello Venditi voto: super 110 e lode galattico

Venditti è un mito. Le sue canzoni siamo noi, siamo noi che viviamo nelle sue parole. Quante emozioni ci ha regalato? Quanto è riuscito a dare forma ai nostri sentimenti? Sotto il segno dei pesci è la sua canzone-manifesto. Come dice lui siamo figli di una vecchia canzone, ma poi questa canzone è sempre nuova. Quando ha cantato Notte prima degli esami con Baglioni ho pianto. Questa notte è ancora nostra Antone’!

Alessandra Amoroso voto: 6 e ½ (si è salvata col duetto con Baglioni)

La Amoroso mi è simpatica, è una ragazza umile, ha una bella voce e fatto pure delle canzoni carine, in passato. L’ultimo disco, 10, quello che dovrebbe celebrare il decennale di carriera, è abbastanza brutto. Le canzoni non le rendono giustizia, purtroppo. Quando vedo queste cose mi incazzo un po’. Un talento buttato alle ortiche, con canzoni che non sono né carne né pesce. Sono passati 10 anni? Bene, è ora di una bella svolta, cara Alessandra.

Ornella Vanoni voto: 9

L’intervento di Ornellona si può riassumere con la frase da lei stessa detta: «Io faccio quello che mi importa». La amo. Ma perché non fanno condurre a lei il prossimo festival? Non verrebbe a gratis, però «che non diventi un’abitudine». Genia!

Raf e Tozzi voto: 8

Quando è partita Tu non c’ho più capito un cazzo: Tu, turutù, turutù, turutututututù. Mancava solo Amadeus e poteva sembrare L’anno che verrà. Però che divertimento. Il momento karaoke non me l’ha tolto nessuno. Prima, però, il trenino! A E I O U Y!

Paolo Cevoli voto: 7

Lui + Bisio ed è subito Zelig. La frase cult è «Se dovevo parlare con dei coglioni parlavo coi miei». E dal teatro Indesit è tutto.

Rovazzi voto: 7 e ½

Ma perché Rovazzi non è stato così brillante a Sanremo Giovani? Se l’è cavata bene. Fighissimo il cameo citazione di Fausto Leali di Sanremo 1992. Poi la dedica al papà che non c’è più. Commovente.

Serena Rossi voto: 8

Adesso voglio sapere una cosa: per quale cazzo di motivo Serena Rossi non è mai stata scelta per condurre il festival? È un talento vero e sa fare tutto. Mi sembra il minimo. Bello l’omaggio a Mia Martini.

Mahmood voto: 8+

Questo ragazzo, se continua così, è destinato ad avere veramente un grande successo. Mahmood è l’emblema delle nuove generazioni di italiani, alla faccia di tanti malpensanti. Eh già, perché Mahmood è italo-egiziano ed è fantastico. La sua musica è un mix come il sangue che gli scorre nelle vene. Bravissimo.

Enrico Nigiotti voto: 5 e ½

Ho cercato, in tutti modi, di farmi piacere questo brano, ma nulla. In Nigiotti ci vedo una certa verità, ma l’impressione che regna sovrana è che sia un pezzo confezionato ad hoc per Sanremo, per ottenere i consensi del pubblico di Rai1. Immagino le intenzioni siano buone, ma non riesco proprio a entusiasmarmi. La (quasi) sufficienza solo per l’interpretazione molto sentita, che è arrivata – evidentemente – anche al pubblico dell’Ariston. Quindi la missione di Nigiotti dovrebbe essere (quasi) compiuta. Potrebbe piazzarsi.

Anna Tatangelo voto: 6 e ½

Allora, Anna Tatangelo. Eh, che devo dire della Tatangelo? Che mi sta piacendo la canzone. Ecco cosa devo dire della Tatangelo. Tanto per chiarirci: ha un’intonazione che spacca, è bona da far paura e il pezzo alla fine, è di quelli sanremesi che canti in macchina a squarciagola. Avete presente? Tipo che quando sei fermo al semaforo continui a cantare e a fare le mosse, convinto che nessuno ti guardi. Poi ti accorgi che hai una macchina vicino. E hai fatto una gran figura di merda.

Ultimo voto: 7

Continuo a dire che, chi parla male di Ultimo, devo risentirsi ‘sto pezzo. Se ha così tanto successo un motivo ci sarà no? Se fa sold out all’Olimpico, una ragione ci sarà, non credete? Probabilmente è per il nero che ha dentro, per la sua anima che c’ha un qualche dolore che viene sputato fuori, nota dopo nota.

Francesco Renga voto: 2

Quando ascolto Renga mi sento un po’ Tafazzi. Oh, oh, oh, oh, oh, oh!

Irama voto: 5/6

Occhio a Irama che ce lo ritroviamo sul podio eh! Tema forte, svolgimento meno. Irama è uno che di solito scrive bene, lo dimostrano le canzoni di Giovani (l’ultimo album, ndr). Questa mi lascia perplesso, onestamente. Credo che il pezzo funzioni bene anche in radio.

Patty Pravo & Briga voto: 5-

La canzone non è neanche malaccio, ma l’esibizione di stasera non vale proprio la candela. In alcuni punti le voci non si amalgamano bene e non c’è intonazione. La sufficienza non si può proprio dare.

Simone Cristicchi voto: 6

La canzone di Cristicchi, che prima mi piaceva tanto, inizia a stancarmi un po’. Forse perché, a ‘sto giro, l’interpretazione non è filata tutta liscia. Credo, a questo punto, ci siano stati problemi tecnici. Pubblico commosso, Cristicchi pure. Anche lui potrebbe arrivare in zona podio.

Boomdabash voto: 6

I Boomdabash mi hanno fatto molto ridere. Quando Payà dice: «Su le mani Sanremo» si vede ‘sto stuolo di vecchie che si mette a muovere le mani. Sembrava di essere in un’associazione di pensionati, durante una lezione di ginnastica dolce. Il pezzo sarà passatissimo in radio.

Motta voto: 8

Confermo il voto a Motta. Di Motta mi piace questa sua voce insolita, dura, come se fosse staccata dal pezzo (che tra l’altro ha un ottimo arrangiamento), quasi a volere sottolineare l’importanza di ogni singola parola.

Zen Circus voto: 8

Bravissimi! Aspetto con ansia l’esibizione di domani con Brunori Sas. Oggi al posto di Appino c’era il figlio di Venditti, Francesco. Si scherza eh!

Nino D’Angelo & Livio Cori voto: 5

Il belloccio Livio Cori, oggi è nettamente più sciolto e intonato. D’Angelo, al contrario, sembra stanco, affaticato. Forse è per l’ora. Il risultato è che, le due voci, faticano ad amalgamarsi. L’orario, poi, non aiuta. Peccato.