Powers e iZombie, la nuova mania del fumetto che diventa serie tv | Rolling Stone Italia
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Powers e iZombie, la nuova mania del fumetto che diventa serie tv

Tra supereroi e zombie da pausa pranzo in obitorio, ecco due adattamenti di comic books appena iniziati negli Stati Uniti. Una delle due è una stroncatura

Powers e iZombie, la nuova mania del fumetto che diventa serie tv

Fumetto è bello. Dopo la proverbiale “invasione delle cavallette” che in questi ultimi anni ha visto il cinema terra di conquista di eroi delle vignette in uno sdoganamento generale del cinecomic per il grande pubblico, è tempo che adesso il fumetto conquisti anche la tv.

Se nel corso della storia della televisione più volte il fumetto è stato oggetto di adattamento per la serialità più o meno lunga, solo di recente ha ottenuto più spazio e attenzione nei palinsesti dei network USA: giusto negli ultimi mesi sono state trasmesse Agents of S.H.I.E.L.D., Agent Carter, Arrow, The Flash e l’appena concluso Constantine.

Senza contare le numerosissime serie in sviluppo e quelle in lavorazione, tra cui il nuovo Daredevil, che debutterà ad aprile per Netflix, e Supergirl, che si prepara a solcare i cieli il prossimo autunno su CBS. Meno medici in corsia e più supereroi nelle strade, grazie!

Meno medici in corsia e più supereroi nelle strade, grazie!

Perfettamente inseriti in questa new wave supereroistica sono Powers e iZombie, due adattamenti di comic books appena iniziati negli Stati Uniti. Tratto dall’omonimo fumetto cult creato dal prolifico autore Brian Michael Bendis (che oggi scrive le testate Marvel di maggior successo) e del disegnatore Michael Avon Oeming, Powers è una riformulazione noir del tipico universo supereroistico, dove le indagini di una coppia di detective coinvolgono supereroi acclamati come stelle del rock e del cinema. Al centro delle vicende l’agente Christian Walker, ex “superman” riciclatosi come detective della omicidi, e la sua partner Deena Pilgrim.

PlayStation's Powers - Season 1 Trailer

Trasportare Powers in tv si è dimostrato fin dall’inizio un’operazione assai problematica: dopo essere stato sviluppato per anni dal canale via cavo FX, al rifiuto definitivo di una conferma a serie è quindi passato nelle mani di PlayStation (sì, proprio la console a cui tutti avete giocato almeno una volta nella vita) per diventare la prima serie tv offerta in esclusiva agli abbonati della piattaforma digitale. Il risultato finale purtroppo ci fa capire esattamente i motivi dietro al secco no di FX: un fallimento sotto tutti i fronti. Sbarazzandosi dell’atmosfera noir per approciare un tono più crudo e realistico, Powers diventa una banale metafora del supereroe-superstar, del rapporto tra star system e società.

Ma se non è possibile rappresentare lo star system senza le luci dei flash e il glamour dei red carpet, lo stesso vale per i supereroi e gli effetti visivi, per cui la produzione di Powers non sembra possedere i mezzi necessari. Nonostante il pilot sia diretto da David Slade, regista che ha già portato al cinema la miniserie a fumetti 30 giorni di buio per poi collaborare con la serie Hannibal, la resa finale del prodotto è degna di una web series da 40 minuti, tra effetti speciali poverissimi, costumi buoni per cosplayer improvvisati e un’ambientazione per niente suggestiva. E nemmeno la storia riesce a decollare davvero, afflitta da questo costante “vorrei ma non posso ma lo faccio comunque” che annulla pure quelle poche idee interessanti prese pari pari dall’opera originale.

iZombie è invece l’ultima novità del canale CW, adattamento del fumetto omonimo che racconta le peripezie di una giovane donna divenuta… uno zombie. Dopo essersi fatta assumere in un obitorio per potersi nutrire liberamente di materia grigia freschissima, la sfortunata Liv scopre che addentando ogni cervello “digerisce” anche il carattere, le abilità e i ricordi dell’ex possessore. Decide così di mettere questo “potere” al servizio della legge per risolvere i casi di omicidio che coinvolgono il suo, ehm, cibo.

Al contrario di Powers, iZombie traduce bene lo spunto fumettoso della fonte di partenza ricollocandolo con precisione in un contesto televisivo. Il merito va senz’altro agli autori Rob Thomas e Diane Ruggiero, già responsabili della serie cult Veronica Mars. Così come la protagonista ama gustarsi i cervelli condendoli di noodles e tanta salsa piccante, la serie gioca con la figura dello zombie, ormai onnipresente al cinema e in tv, per raccontare una storia già vista e rivista in maniera fresca e originale. E il pilot poi è uno spasso.