Paolo Sorrentino: «Diego Armando Maradona non è morto, è andato a giocare in trasferta» | Rolling Stone Italia
News

Paolo Sorrentino: «Diego Armando Maradona non è morto, è andato a giocare in trasferta»

Parla il regista napoletano che aveva messo il nome del Pibe de oro nel discorso di ringraziamento per l’Oscar alla ‘Grande bellezza’. E il cui prossimo film, ‘È stata la mano di Dio’, è ispirato anche al numero 10 del Napoli

Paolo Sorrentino: «Diego Armando Maradona non è morto, è andato a giocare in trasferta»

Paolo Sorrentino

Foto: Franco Origlia/Getty Images

C’era anche Diego Armando Maradona tra i nomi citati da Paolo Sorrentino nel discorso di ringraziamento per l’Oscar vinto per La grande bellezza, miglior film straniero agli Academy Award del 2014. E Maradona era presente anche nel successivo Youth – La giovinezza (2015): era uno degli ospiti (ovviamente interpretato da un sosia) della clinica svizzera in cui si trovavano i personaggi interpretati da Harvey Keitel e Michael Caine. E ci sarà Maradona, non si sa ancora in che forma, anche nel prossimo lavoro del regista napoletano, È stata la mano di Dio, in arrivo su Netflix il prossimo anno.

C’era dunque attesa per le parole di Sorrentino dopo l’improvvisa scomparsa del numero 10 del Napoli. «Maradona non è morto. È solo andato a giocare in trasferta», ha dichiarato il regista all’Ansa. Aggiungendo: «Una partita ha molto in comune con un film. Narrazione, tecniche, tattiche e un finale non scontato che nessuno conosce. Il calcio è una bella variazione del cinema».

Diego Armando Maradona aveva comunicato di non gradire che la sua immagine fosse utilizzata in È stata la mano di Dio: «Diego Maradona non ha autorizzato l’uso della propria immagine per questo film. Con i nostri colleghi italiani stiamo organizzando la strategia legale per presentare una protesta formale alla Giustizia italiana per un uso indebito di un marchio registrato», aveva scritto un suo legale su Twitter. Sorrentino, anche in risposta alle polemiche, aveva dichiarato alla Stampa che Maradona era sì un’ispirazione, ma che il film non sarà incentrato su di lui: «Questo è un film sulla mia adolescenza, su quello che ho vissuto. L’ho scritto per i miei figli, per provare a spiegare perché sono sempre così schivo e silenzioso. Ma non ci sono riferimenti evidenti. È un equivoco. C’è un rimando, ed è anche piuttosto evidente, direi. Ma non è un film su Maradona».

Sorrentino ha anche dedicato un post su Instagram a Diego Armando Maradona: «Grazie Dio del calcio, della libertà, dello spettacolo e della mia giovinezza».