‘Nel mio nome’: guarda la clip esclusiva del documentario-caso all’ultima Berlinale | Rolling Stone Italia
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‘Nel mio nome’: guarda la clip esclusiva del documentario-caso all’ultima Berlinale

Arriva nelle sale il 13, 14 e 15 giugno il ritratto di quattro ragazzi trans con la regia di Nicolò Bassetti e la produzione esecutiva dell’attore e attivista Elliot Page

Arriverà nelle sale il 13, 14 e 15 giugno Nel mio nome, il documentario di Nicolò Bassetti diventato un piccolo caso all’ultima Berlinale di cui Rolling Stone vi mostra in anteprima questa clip esclusiva.

Il film è il racconto di quattro giovani ragazzi trans e della loro straordinaria normalità, realizzato in tre anni di osservazione da vicino della loro vita quotidiana, fatta di orgoglio, euforia, complicità e tanto sense of humour. Alcuni episodi della loro infanzia e adolescenza sono raccontati attraverso le testimonianze dirette dei ragazzi, raccolte da uno dei protagonisti mentre realizza un podcast.

Nel mio nome parte dall’esperienza personale del regista Nicolò Bassetti (già ideatore di Sacro GRA di Gianfranco Rosi, Leone d’oro a Venezia 2013, e regista di Magnifiche sorti), ovvero la transizione di genere del figlio Matteo. Il film offre, attraverso le storie dei protagonisti, uno sguardo universale sulla percezione che ognuno di noi ha di sé, rimettendo in gioco tutti i canoni tradizionali dell’identità di genere e dell’orientamento sessuale.

Tra i produttori esecutivi del film c’è l’attore e attivista Elliot Page, la star di Juno e Inception presto su Netflix con la terza stagione della serie cult The Umbrella Academy. «Quello che rende Nel mio nome unico è la sensibilità e l’attenzione con cui racconta tutti i diversi pezzi che formano l’identità di una persona», ha dichiarato Page. «È una meditazione sull’umanità trans e non ho mai visto un altro film come questo. Sapere che Bassetti si è sempre confrontato con il figlio trans nel corso della lavorazione è una cosa bellissima per me, e penso che quell’esperienza di vita e quell’input siano chiaramente visibili nella prospettiva del film. Sono onorato di esserne parte e non vedo l’ora che lo vedano tutti».

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