«Mi sembra probabile che si faccia»: Stephen King parla del film su "La Torre Nera" | Rolling Stone Italia
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«Mi sembra probabile che si faccia»: Stephen King parla del film su “La Torre Nera”

Gli attori dovrebbero essere Idris Elba e Matthew McConaughey

Potrebbero uscire nuovi libri della saga. «Non smetto mai di scriverne». Foto: Ulf Andersen/Getty Images

Potrebbero uscire nuovi libri della saga. «Non smetto mai di scriverne». Foto: Ulf Andersen/Getty Images

I rumors di un possibile adattamento per il cinema della saga di Stephen King, La Torre Nera, sono circolati per anni, coinvolgendo vari nomi, da Javier Bardem a Russell Crowe. Più di recente è circolata la voce che Idris Elba sarebbe stato contattato per il ruolo di Roland Deschain, con Matthew McConaughey nei panni del misterioso Uomo in Nero. In una nuova intervista di Rolling Stone, Stephen King ha dichiarato che potrebbero esserci degli sviluppi interessanti sul progetto. «Mi sembra che sia più probabile che si faccia, piuttosto che non si faccia, a questo punto», ha detto. «Mettiamola così».

Ancora meglio: gli ultimi rumors sul casting sembrano essere corretti. «Mi sembra che sia più probabile che sia Idris Elba che McConaughey facciano parte del progetto, piuttosto che no», dice King. «Ma non posso dirlo con sicurezza. L’unica cosa che so è che stanno lavorando sugli accordi con questi attori e con Sony». Negli anni scorsi, si parlava di La Torre Nera come di una serie di film, collegati in qualche modo da una mini serie televisiva, ma non ci sono conferme riguardo questo tipo di approccio.

King ha concluso la serie nel 2004 con l’uscita del settimo libro, anche se nel 2012 ha pubblicato La leggenda del vento, un racconto che si colloca nell’universo della Torre Nera, tra il quattro e il quinto libro della saga. Due anni dopo, ha detto a Rolling Stone che non avrebbe chiuso la porta a eventuali nuovi libri.

«Non smetto mai di scrivere de La Torre Nera», ha detto. «La cosa particolare di questa saga è che i libri non sono mai stati editati, quindi dal mio punto di vista sono tutte prime stesure. E quando sono arrivato al quinto o al sesto libro, ho capito e ho pensato “Questo è tutto un racconto unico”. Mi fa impazzire. Cerco di trovare il tempo di riscriverle tutte. C’è un fatto che manca, una grande battaglia in un posto chiamato Jericho Hill. E dovrebbe essere scritta, dall’inizio alla fine; ci ho pensato un sacco di volte, e non ho idea di come affrontarla».

Abbiamo chiesto a King se ha intenzione di far diventare questa storia di Jericho Hill un nuovo libro. «Ci sto pensando», dice oggi. «Ma dovrei tornare indietro, rileggere tutto il materiale prima di potermi mettere nell’ordine mentale di farlo. Quindi, amico, non lo so. Sono uno scrittore piuttosto istintivo, non ho nessun piano di battaglia. Sono molto poco professionale da questo punto di vista; posso anche mettermi seduto su una sedia a scrivere tutti i giorni, ma le idee arrivano quando arrivano. Pensa a 22/11/’63, l’idea originale mi è venuta nel 1971, e molto tempo dopo è arrivato il momento di scriverla. Magari arriverà il momento di scrivere quella battaglia di Jericho Hill, un giorno».

Il prossimo libro di King, End of Watch, è in uscita il 7 giugno. È la conclusione di una trilogia che è iniziata nel 2014 con Mr. Mercedes e proseguita con Chi perde paga. Deve ancora iniziare a lavorare sul progetto successivo. «Sono tra un libro e l’altro», dice. «In questo momento sto promuovendo la serie 11.22.63».

Sta anche seguendo le elezioni presidenziali, e un risultato in particolare lo spaventa terribilmente. «L’idea di Trump presidente è paurosa», dice. «Ma cosa succederà, a questo punto, è impossibile prevederlo».

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