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La prima intervista di Harvey Weinstein dopo le accuse di violenza sessuale


«Sì, ho offerto posti di lavoro in cambio di sesso, ma è quello che facevano e continuano a fare tutti»

La prima intervista di Harvey Weinstein dopo le accuse di violenza sessuale

Harvey Weinstein, foto di EDB Image Archive / Alamy / IPA

Harvey Weinstein ha rilasciato la prima intervista dopo le accuse di violenza sessuale da parte di dozzine di attrici. «Sì, ho offerto posti di lavoro in cambio di sesso, ma è quello che facevano e continuano a fare tutti», ha detto al giornalista dello Spectator Panagiotis “Taki” Theodoracopulos. «Ma non ho mai, mai, violentato una donna».

«Sono nato povero, brutto, ebreo. Ho dovuto lottare tutta la vita per arrivare da qualche parte», ha aggiunto Weinstein. «Nessuna ragazza mi guardava prima che diventassi un pezzo grosso di Hollywood».

Weinstein ha parlato dopo mesi di silenzio, e l’ha fatto con la scusa di offrire a Taki “un’esclusiva mondiale”, cioè la sua versione di una teoria che gira su internet: Anthony Bourdain si è suicidato dopo aver scoperto che Asia Argento lo tradiva; Asia Argento è una delle vittime di Weinstein.

Anthony Bourdain e Asia Argento insieme al Women in the World Summit a New York ad aprile. Credit: www.startraksphoto.com / IPA

Anthony Bourdain e Asia Argento insieme al Women in the World Summit a New York ad aprile. Credit: www.startraksphoto.com / IPA

“La sua amica Rose McGowan sostiene che avessero una relazione aperta”, ha scritto Taki. “Non è vero, dice Harvey, ma gli uomini morti non possono smentire, si è inventata tutto”.

Taki sostiene di aver intervistato “donne uscite allo scoperto dopo anni dalle violenze di Weinstein, come la Argento, anche a più di dieci anni di distanza”.

McGowan ha risposto via twitter: “Lavoravo al secondo film per la sua azienda, non l’avevo MAI incontrato prima della mattina dello stupro, e non ho mai più lavorato con lui. È una menzogna. Bel tentativo, stupratore”.

Albin Lohr-Jones / Sipa USA / IPA

Albin Lohr-Jones / Sipa USA / IPA

Dopo la pubblicazione dell’intervista, però, l’avvocato di Weinstein Ben Brafman e lo stesso Taki hanno specificato che le dichiarazioni del produttore sarebbero state travisate. “Lavoro allo Spectator da 41 anni, e credo di aver riportato male la mia conversazione con Weinstein del mese scorso”, ha dichiarato il giornalista in un comunicato. “Un mio errore. Parlavamo di Hollywood e credo di aver travisato alcune dichiarazioni sui metodi di quel settore. Non avevo niente a che fare con il titolo del mio pezzo e spero di non aver danneggiato il suo caso giudiziario. In fondo era una visita di cortesia”.

Brafman ha offerto la sua versione dei fatti a Variety: «Ero presente durante la conversazione; non era un’intervista, ma un incontro tra vecchi amici. Harvey e Taki non hanno parlato del suo caso, e non gliel’avrei permesso comunque. Hanno parlato di Hollywood, della cultura Europea… e credo che Taki veda Harvey com’era un tempo. Mr. Weinstein non ha mai detto di aver scambiato ruoli in film per favori sessuali. Avete la mia parola».

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