Johnny Depp e Amber Heard, tutto quello che sta uscendo dal processo | Rolling Stone Italia
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Johnny Depp e Amber Heard, tutto quello che sta uscendo dal processo

Droghe per “calmare i fantasmi”, la lettera di sangue scritta sul muro con il dito ferito, accuse di violenze domestiche reciproche. Il processo con l’ex moglie si è ormai trasformato in un B-movie

Johnny Depp e Amber Heard, tutto quello che sta uscendo dal processo

Foto: Paul Treadway/Barcroft Media via Getty Images


«Da Cenerentola sono diventato Quasimodo». Se fossimo al cinema, per una interpretazione del genere, Johnny Depp probabilmente avrebbe concorso nuovamente all’Oscar. Il problema è che la trasformazione si è consumata nelle aule di tribunale, nel corso di due attesissime udienze nelle quali l’attore era stato chiamato a testimoniare nell’ambito della denuncia per diffamazione intentata contro l’ex moglie Amber Heard rispetto alle accuse di violenza domestica. «Mai picchiato una donna in vita mia», ha esordito sul banco dei testimoni di Fairfax, in Virginia, alle porte di Washington. L’ex Pirata dei Caraibi aveva fatto causa alla Heard per 50 milioni di dollari contestando un articolo di opinione a sua firma sul Washington Post che esponeva una esperienza di violenza domestica subita, senza mai citare Depp ma con chiari riferimenti alla loro relazione. Un processo civile dove gli avvocati della Heard hanno descritto Depp come un partner violento e spesso schiavo dell’alcol e della droga, mentre i legali dell’attore hanno contrapposto una versione dell’ex moglie che sarebbe sostanzialmente falsa e incentrata a rovinargli la reputazione. Sia martedì che mercoledì scorsi, di fronte alle domande che lo hanno incalzato, Depp ha però sempre ribadito di sentirsi innocente, anzi, per certi versi una vittima: «Non ho mai picchiato Amber in quel modo, né ho mai picchiato una donna in vita mia. Sono stati sei anni difficili, in cui un giorno sei Cenerentola e in un microsecondo diventi il Gobbo di Notre-Dame».

Ma questo processo è solo l’ennesima puntata – quasi uno spin-off – della vicenda che ha portato la coppia di attori ad affrontarsi a suon di carte bollate e, di conseguenza, a svelare passo dopo passo gli aspetti più intimi (e a volte inquietanti) della loro relazione. Proviamo quindi a ricapitolare i passaggi salienti di quello che è emerso nelle ultime udienze.

Quando Amber Heart ha rivelato di essere stata vittima di violenza
Durante la prima seduta dello scorso 12 aprile, gli avvocati dell’attrice hanno dichiarato che le prove dimostreranno le ripetute aggressioni fisiche e sessuali da parte di Depp nei confronti dell’ex moglie, e hanno fornito dettagli estremamente scioccanti. Mentre l’avvocato parlava, Depp scuoteva la testa. Successivamente, il portavoce della star ha negato le accuse: «Queste affermazioni fittizie non sono mai state fatte all’inizio delle accuse di Amber nel 2016 e sono emerse solo anni dopo, una volta che è stata citata in giudizio per diffamazione dopo aver sostenuto nel suo editoriale che era una vittima di violenza sessuale», ha detto riferendosi all’articolo scritto dall’attrice per il Washington Post nel 2018, in cui si definiva una «figura pubblica che rappresenta l’abuso domestico».

Johnny Depp, il suo rapporto con droghe e alcol e il caso montato ad arte
Negli ultimi due giorni, mentre Johnny Depp veniva ascoltato sul banco degli imputati, sono emersi altri dettagli critici sulla vita dell’attore e sulla relazione tra i due. Martedì 19 aprile Depp ha chiarito anche il rapporto con l’abuso di stupefacenti o farmaci: «Ho preso queste sostanze a intermittenza per calmare me stesso dai fantasmi, dai fantasmi che erano ancora con me dalla mia giovinezza». E ha proseguito spiegando che erano indispensabili per poter fuggire dai propri problemi personali. Ha dichiarato alla Corte di aver iniziato a usare droghe quando era molto giovane, ricordando di aver preso «le pillole per i nervi» di sua madre a 11 anni, per «sfuggire alla preoccupazione e alle emozioni» e alla «natura caotica» della sua vita familiare. Ma ha insistito di non aver mai preso droghe per «fare festa». Non un dettaglio, visto che secondo lui Heard avrebbe usato la sua tossicodipendenza per creare un caso montato ad arte: «Non sono un maniaco che ha bisogno di essere sempre fatto». Mentre sull’abuso di alcolici ha spiegato che è stato motivo di ripetute divergenze con la stessa Heard: «È sempre stata piuttosto brutale nel dirmi che dovevo smettere di bere. Diceva che ero un debole, un disastro completo. Un alcolizzato che sa solo rovinare le cose. Il suo bisogno di conflitto e violenza esplodeva dal nulla. Ho imparato ad affrontarlo come affrontavo le cose da bambino, ritirandomi».

«Sono ossessionato dalla verità»
Ancora martedì, alle domande dei suoi avvocati, Depp ha chiarito che «la verità è l’unica cosa che mi interessa», e si è rivolto direttamente all’ex moglie: «Le bugie non ti porteranno da nessuna parte, ma le bugie si basano su bugie e su bugie» e ha ammesso che ora «sono ossessionato dalla verità». Contestualmente, ha negato di essere mai stato violento con Heard o con qualsiasi altra donna, visto che l’attrice lo aveva accusato di averla picchiata, soffocata, presa a calci in diverse occasioni nel corso della loro relazione, e che una volta l’avrebbe aggredita sessualmente durante una rissa in Australia nel 2015.

Le preoccupazioni per la carriera
Nel ricostruire le fasi della storia d’amore con Heard, Johnny Depp ha spigato che, dal punto di vista lavorativo, si è sentito finito dopo le accuse che gli sono state rivolte e rilanciate da tutti i media: «Dopo le accuse che hanno fatto il giro del mondo, la gente ha creduto che io fossi una minaccia, un ubriacone alimentato dalla cocaina che picchiava le donne. Dopo accuse di questo tipo, la mia carriera è finita». Per questo motivo, al di là di come andrà a finire il processo, ha dichiarato che l’esito non gli importa granché, «dal momento che quelle accuse si sono trasformate in un foraggio per i media, io ho perso. Ho perso e porterò quelle accuse addosso per tutto il resto della mia vita».

Il dito mozzato e la «lettera con il sangue» scritta sul muro di casa
Il giorno successivo, mercoledì 20 aprile, si è svolta la ricostruzione più splatter dell’intera vicenda, sollecitata dagli avvocati della Heard. E cioè la descrizione di come Johnny Depp sia stato vicino a un crollo nervoso dopo essersi mozzato un dito con una bottiglia di vodka durante un violento alterco con l’ex compagna. Secondo la ricostruzione, Amber Heard lanciò il vetro contro l’attore, causandogli la parziale recisione della punta del dito. Depp ha sempre sostenuto di essersi tagliato in una porta. E sono state mostrate anche le fotografie. «Il dito era come il Vesuvio in eruzione», ha spiegato mentre ricordava che, secondo la sua ricostruzione, l’accaduto sarebbe avvenuto nel 2015 in Australia, dove la coppia si trovava durante riprese dell’ultimo Pirati dei Caraibi. Una rivelazione piuttosto macabra, visto che l’attore ha aggiunto di aver utilizzato il sangue che usciva dal suo dito per scrivere «piccoli ricordi delle menzogne di Amber» con il sangue sulle pareti della casa dove la coppia in quel momento stava alloggiando: «Il sangue zampillava e io penso di essere entrato in una specie, non lo so dire, in una specie di esaurimento nervoso. Niente aveva senso per me. Ho mentito a tutti perché non volevo si sapesse che era stata proprio la signora Heard a lanciarmi una bottiglia di vodka addosso e tagliarmi il dito. Non volevo metterla nei guai».

Il tatuaggio dedicato a Winona Ryder
Amber Heard ha dichiarato che Johnny Depp l’avrebbe picchiata perché un giorno si sentì deriso dopo che lei gli fece notare la stranezza di un tatuaggio dedicato inizialmente all’ex compagna, “Winona Forever”, che l’attore fece modificare in “Wino Forever”. Ma l’episodio è stato smentito dall’attore: «Non è mai successo. Perché dovrei offendermi così tanto per qualcuno che prende in giro un mio tatuaggio? Questa accusa non ha nessun senso. La violenza non l’ho mai reputata necessaria».

Il poop gate
Nella sua testimonianza al processo mercoledì, Johnny Depp ha incolpato Amber Heard per la materia fecale trovata sul letto dopo una lite in cui ha detto che l’avrebbe lasciata. L’ex moglie avrebbe incolpato i suoi cani Pistol e Boo per l’accaduto, una spiegazione che Depp ha detto di aver trovato ridicola: «All’inizio ho riso», ha spiegato Depp. «Era tutto così bizzarro e grottesco che potevo solo reagire così». E poi: «Sono Teacup Yorkies, pensano meno di due chili l’uno. Ho vissuto con loro, ho raccolto le loro cacche, non era roba loro», ha aggiunto. La lite a cui si riferisce è quella per il 30esimo compleanno di Heard il 21 aprile 2016 in uno dei loro attici a Los Angeles. Pare che Depp fosse in ritardo di più di un’ora alla cena di festeggiamenti a causa di un incontro con i suoi consulenti finanziari: gli avevano appena comunicato che «una quantità eccessiva di denaro era sparita» dai suoi conti ed era in condizioni economiche peggiori di quanto credesse. Depp ha raccontato di avere mandato un messaggio a Heard, informandola del ritardo. In risposta, lei gli avrebbe chiesto di recuperare vino ed erba prima di presentarsi. Dopo la cena, lui ha spiegato di aver ricevuto il trattamento del silenzio perché in ritardo e per altri motivi. Depp ha ricordato di non aver risposto e, quando Heard lo avrebbe colpito, lui l’avrebbe afferrata per le spalle, fatta sedere sul letto e annunciato che se ne sarebbe andato. L’attore ha testimoniato che Heard l’avrebbe preso a pugni in faccia ripetutamente mentre cercava di uscire, ma che alla fine l’avrebbe lasciata nell’appartamento mentre partiva per tornare a casa sua nelle Hollywood Hills. Sapendo che Heard sarebbe partita con i suoi amici per il Coachella, Depp credeva che il giorno successivo sarebbe stato un buon momento per tornare nell’attico e recuperare i suoi effetti personali, ma quando ha detto alla sua guardia del corpo di portarlo lì, quest’ultimo ha sostenuto che fosse una cattiva idea e gli ha mostrato una fotografia inviata dalla sua governante: «Era una fotografia del letto, il nostro letto», ha ricordato Depp. «E dalla mia parte del letto c’era materia fecale umana».

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