Harvey Weinstein dichiarato colpevole (ma è un verdetto a metà) | Rolling Stone Italia
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Harvey Weinstein dichiarato colpevole (ma è un verdetto a metà)

L'ex produttore è stato condannato per due capi d'imputazione, ma assolto dalle accuse principali: quelle di violenza sessuale aggravata e di stupro di primo grado

Harvey Weinstein dichiarato colpevole (ma è un verdetto a metà)

Harvey Weinstein

Foto di Alexandra Wyman/Getty Images For TWC

È stato raggiunto il verdetto nel processo iniziato a gennaio contro Harvey Weinstein: l’ex produttore cinematografico è stato dichiarato colpevole dal tribunale penale di Manhattan di reati di natura sessuale di primo grado e di stupro di terzo grado, ma è stato assolto dalle accuse principali: quelle di violenza sessuale aggravata e di stupro di primo grado.

Nonostante i legali di Weinstein avessero richiesto gli arresti domiciliari per le sue condizioni di salute, il giudice ha stabilito che resterà in prigione in attesa della sentenza che dovrebbe essere emessa l’11 marzo.

La giuria, composta da sette uomini e cinque donne, ha deliberato per quattro giorni e mezzo prima di arrivare al verdetto. Venerdì 22 febbraio, i membri avevano dichiarato l’impasse sulle due imputazioni più gravi contro l’ex produttore e l’unanimità su quelle minori. Il giudice Jason Burke aveva chiesto loro di raggiungere un verdetto unanime su tutte le imputazioni.

Weinstein rischia da 5 a 25 anni di prigione con l’accusa di aver aggredito sessualmente Miriam Haley nel suo appartamento di Soho il 10 luglio 2006. È stato anche condannato per stupro di terzo grado nei confronti di Jessica Mann, un’aspirante attrice e parrucchiera: il fatto è avvenuto in uno degli hotel della catena DoubleTree a New York il 18 marzo 2013.

La giuria però ha ritenuto Weinstein non colpevole dei due capi d’imputazione per violenza sessuale aggravata, che avrebbero comportato una condanna che va dai 10 anni all’ergastolo. I membri hanno dichiarato Weinstein non colpevole dello stupro di primo grado di Mann, sottolineando che erano convinti che lui l’avesse stuprata, ma che non ci fossero le aggravanti dell’utilizzo della forza o delle minacce. Inoltre, secondo i giurati, Weinstein non avrebbe aggredito e violentato l’attrice Annabella Sciorra nel suo appartamento di Gramercy Park nei primi anni ’90.

In una conferenza stampa, il procuratore distrettuale Cyrus Vance, Jr., ha salutato il verdetto come un “nuovo giorno” per le vittime di stupro.

“Lo stupro è uno stupro, che venga commesso da uno sconosciuto in un vicolo buio o da un partner intimo”, ha detto Vance. “È stupro se commesso da una persona indigente o da un uomo di immenso potere, personaggio e privilegio … Weinstein è un feroce predatore sessuale seriale che ha usato il suo potere per minacciare, stuprare, aggredire, ingannare, umiliare e mettere a tacere le sue vittime”.

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