'City of Lies', Johnny Depp indaga sugli omicidi di Tupac e Notorious B.I.G. | Rolling Stone Italia
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‘City of Lies’, Johnny Depp indaga sugli omicidi di Tupac e Notorious B.I.G.

Il film è basato sul libro candidato al Premio Pulitzer 'LAbyrinth' di Randall Sullivan, che nel corso di un'inchiesta per 'Rolling Stone' aveva incontrato l'ex detective del Los Angeles Police Department Poole, convinto che il dipartimento avesse coperto il coinvolgimento di agenti nel caso. La clip in anteprima.

Tratto dal romanzo candidato al Premio Pulitzer, LAbyrinth di Randall Sullivan,
City of Lies – L’ora della verità ha per protagonista Russell Poole (interpretato da Johnny Depp), un ex-detective che ha dedicato la sua vita al caso mai risolto degli omicidi di Tupac Shakur e Notorious B.I.G., avvenuti alla fine degli anni ’90. Vent’anni dopo Poole riceve la visita di Jackson (Forest Whitaker), un reporter dell’ABC che a sua volta legò a quel caso il suo unico momento di notorietà e oggi vede smantellate le teorie esposte nel documentario che gli valse un Emmy Award. I due si immergono insieme in una nuova indagine, decisi a smascherare il coinvolgimento della corrotta polizia di Los Angeles.

Nel 2000, mentre faceva delle ricerche per una potenziale storia sullo scandalo della Divisione Rampart del Dipartimento di Polizia di LA come redattore di Rolling Stone, lo scrittore Randall Sullivan ha incontrato Poole, un ex del Los Angeles Police Department, convinto che il dipartimento avesse coperto il coinvolgimento di un agente negli omicidi sia di Tupac sia di B.I.G.

“Poole era in causa contro la città di Los Angeles, sostenendo che il LAPD aveva ostacolato la sua inchiesta sull’omicidio di B.I.G. e lo aveva costretto a dimettersi” racconta Sullivan. “Russell mi ha portato in un magazzino pieno di documenti che aveva preso dalla polizia di Los Angeles quando se n’era andato, che rappresentavano l’intera storia delle indagini sugli omicidi di Biggie Smalls e Tupac Shakur. Mi ha permesso di guardarli e ho visto che erano quasi tutti rapporti della polizia di Los Angeles riguardanti l’omicidio di B.I.G. e alcune altre indagini in cui era stato coinvolto Russ mentre era assegnato alla divisione omicidi. L’ho convinto a farmi fotocopiare le cose che pensavo fossero più importanti, poi ho portato quelle centinaia di pagine nel mio hotel, dove ho passato i due giorni successivi a leggerle”.

“Quando terminai, rimasi assolutamente sbalordito dalle prove che indicavano che il LAPD aveva occultato il coinvolgimento degli agenti di polizia nell’omicidio di B.I.G. e in altri crimini”, continua lo scrittore. “Ho chiamato Rolling Stone, ho parlato al telefono con il mio editore, Bob Love e l’editore Jann Wenner, e ho detto loro che non volevo scrivere un articolo solo sullo scandalo Rampart, ma che volevo scrivere un pezzo sull’omicidio di Notorious B.I.G. e su come potesse essere legato a quello di Tupac”.

Quello che è iniziato come un articolo di 16.000 parole su Rolling Stone nel giugno 2001, è diventato il libro di Sullivan del 2002, una cronaca completa sulla musica hip-hop, sull’impero governato da un re di nome Knight e su un altro noto capitolo della storia del LAPD.

Brad Furman ha deciso di trasformare quel libro in un film: “Quando metti insieme tutti i pezzi del puzzle, capisci che non c’è davvero nessuno di cui ci si possa fidare. E sentivo che quella era una storia che doveva essere raccontata”.

“Quando ho letto per la prima volta la sceneggiatura e ho letto di Russell Poole, ciò che mi ha attratto di lui è stata la sua dedizione, non solo al caso in sé, ma alla verità”, afferma Johnny Depp. “È un uomo con una relazione quasi ossessiva con la verità. Russell Poole era fondamentalmente fuori dal LAPD. Ha trovato la verità. L’ha portata alla polizia di Los Angeles. Lo hanno deriso. Ha lasciato il LAPD e ha trascorso i successivi venti anni ossessionato da quella storia. Gli è costata la sua famiglia, il suo lavoro, il suo mondo. E la sua vita. Basata su questo caso”.

City of Lies – L’ora della verità di Brad Furman arriva al cinema il 10 gennaio. Nella versione italiana tra i doppiatori del film c’è Ghali, che presta la voce a Tupac.

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