Alla ricerca del fantasma di David Bowie | Rolling Stone Italia
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Alla ricerca del fantasma di David Bowie

Un documentario che ricostruisce la vita e l'arte del Duca Bianco partendo dal castello in cui registrò ‘Pin Ups’ e ‘Low’, l'album inaugurale della trilogia berlinese

David Bowie in versione Ziggy Stardust a New York nel 1973. Foto di Michael Ochs Archives/Getty Images

David Bowie in versione Ziggy Stardust a New York nel 1973. Foto di Michael Ochs Archives/Getty Images

Un maestro immenso, la cui musica e l’immagine continuano a risuonare oltre il tempo, influenzando generazioni di artisti quasi fosse un fantasma capace di entrare nelle opere che sono venute dopo di lui. Presentato al pubblico nel 2016, l’anno della pubblicazione dell’ultimo album Blackstar, Bowie – L’uomo dai mille volti (David Bowie, l’homme cent visages ou le fantôme d’Hérouville) andrà in onda in prima visione e in esclusiva su Sky Arte HD (canale 120 e 400 di Sky) mercoledì 24 maggio alle 21.15.

Diretto dal regista francese Gaëtan Chataigner con il giornalista Christophe Conte, la pellicola segue le tracce di David Bowie, partendo dal mitico studio di registrazione nel castello di Hérouville a nord est di Parigi, un luogo misterioso che ha accolto le più grandi rock star degli anni Settanta. Come Chopin e George Sand prima di lui, Bowie ha vissuto tra le mura di questo luogo leggendario nel 1973, per registrare Pin Ups, e nel 1976 quando ha prodotto The Idiot di Iggy Pop e inciso il suo rivoluzionario Low, primo album della trilogia berlinese, a cui seguirono Heroes e Lodger.

Un’evocazione raffinata e malinconica della vita e della carriera di uno dei più grandi artisti della storia della musica, capace di ricostruire i suoi esordi musicali svelandone le molteplici influenze. L’uomo dai mille volti ripercorre i rapporti dell’artista con le altre star, come Iggy Pop, Lou Reed, Andy Warhol o Brian Eno raccontando, inoltre, la genesi di alcuni dei suoi album capolavoro.

Il documentario diventa così un luogo dove passato e presente si incontrano, dialogando costantemente, dove gli anni di Berlino si mescolano agli ultimi mesi prima della sua scomparsa, in cui le immagini di archivio e gli estratti video regaleranno al pubblico un nuovo straordinario ritratto dell’uomo e dell’artista la cui stessa morte, avvenuta il 10 gennaio del 2016, è considerata un’opera d’arte.