‘Suspiria’, Thom Yorke racconta la colonna sonora | Rolling Stone Italia
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‘Suspiria’, Thom Yorke racconta la colonna sonora

In anteprima una featurette in cui il leader dei Radiohead parla del lavoro sul film: dal primo incontro con Guadagnino alla composizione della soundtrack.

«Luca (Guadagnino) mi ha parlato della scena di danza più importante del film, Volk» spiega Thom Yorke. «E credo che sia quello che mi ha convinto perché è stato uno di quei momenti assurdi che mi capitano nella vita, in cui qualcuno mi descrive qualcosa e io riesco a sentirlo. Sento già la musica nella mia testa».

Il frontman dei Radiohead racconta il suo coinvolgimento in Suspiria, il nuovo film di Luca Guadagnino, già in concorso a Venezia 75 e al cinema dal 1 gennaio: «Mi era stato dato il copione, che ho tenuto per un’eternità, è stato leggendolo che si è insinuato il pensiero di voler fare la colonna sonora. È un progetto che ho visto nascere» afferma Yorke nella featurette in anteprima che trovate in testa all’articolo, dove l’artista ripercorre i momenti fondamentali del percorso: dal primo incontro con il regista, al lavoro sul set e in sala di registrazione.

«Luca è venuto a cercarmi a uno dei miei concerti, prima mi aveva scritto una lettera molto carina. Di norma avrei risposto “No, io non faccio queste cose”, ma Luca me l’ha descritto in un modo… e poi c’era il fatto che i Goblin avessero scritto la colonna sonora originale. Tutti erano assolutamente disposti ad avere un approccio alternativo. Non so, il modo in cui Luca mi ha parlato del progetto mi ha affascinato».

Guadagnino, per le colonne sonore dei suoi precedenti film ha utilizzato musica già edita,
per cui, all’inizio era riluttante all’idea di affidarsi ad un compositore per creare una colonnasonora originale. Sapeva anche che chiunque avesse composto le musiche per Suspiria sarebbe stato paragonato ai Goblin, il gruppo progressive-rock che ha prodotto l’inconfondibile colonna sonora del film di Argento. Ma alla fine, il regista si è convinto che la musica originale era proprio quello di cui il film aveva bisogno. «C’era qualcosa che cercavo sull’energia del film. la paura, la cattiveria, l’umanità» dice «Così, ho iniziato a pensare, perché non creare una colonna sonora che racchiuda una modernità potente?».

A quel punto Guadagnino ha contattato Yorke: «Thom ha una profondità, un impegno nella musica e una ricerca incessante che fa di lui la voce musicale della nostra generazione» dice Guadagnino, «Ma, allo stesso tempo, è uno che non ha mai rifuggito la musica metallica ed inquietante. Sapevo che sarebbe stato un autore perfetto per la musica del mio film».

Suspiria è il debutto di Yorke come compositore per un lungometraggio, anche se l’altro componente dei Radiohead, Jonny Greenwood, è stato nominato all’Oscar l’anno scorso per le musiche de Il filo nascosto di Paul Thomas Anderson. «Ho avuto fortuna perché ho osservato il lavoro di Jonny per anni con le colonne sonore dei film di Paul Thomas Anderson, quindi un pochino già sapevo come funzionava, però ho accettato senza sapere cosa avrei fatto. E anche questo mi ha convinto. Volevo fare un salto nel buio».

Ovviamente non era la prima volta che qualcuno chiedeva a Yorke di comporre per il cinema: «Vengo sempre preso in giro da Edward Norton. Anni fa mi chiesero di scrivere la colonna sonora di Fight Club. Ma io all’epoca ero davvero sfinito, non me la sentivo di farlo. Ho iniziato a leggere il copione, ma non mi piaceva affatto. E ogni volta che incontro Edward, lui me lo ricorda. E non credo che avrei fatto un buon lavoro, il film è perfetto così com’è».

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