I 5 film di Alice nella città 2020 da non perdere | Rolling Stone Italia
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I 5 film di Alice nella città 2020 da non perdere

La nuova commedia di Miranda July, la dramedy dei registi di ‘Quasi amici’ con Vincent Cassel, due italiani da tenere d’occhio e il caso cinéphile dell’anno. Se questo è solo un festival di cinema per ragazzi...

I 5 film di Alice nella città 2020 da non perdere

Gina Rodriguez e Evan Rachel Wood in ‘Kajillionaire – La truffa è di famiglia’ di Miranda July

Foto: Focus Features

Kajillionaire – La truffa è di famiglia di Miranda July

KAJILLIONAIRE - Official Trailer [HD] - In Theaters September 25

Kajillionaire è il terzo film di Miranda July, che con Me and You and Everyone We Know vinse il premio per la miglior opera prima a Cannes nel 2005, diventando uno dei nomi indie più quotati. Una famiglia di imbroglioni, Robert (Richard Jenkins), Theresa (Debra Winger) e la figlia Old Dolio (la Evan Rachel Wood di Westworld) lottano per cavarsela, progettando truffe sempre più assurde che non sembrano mai avere una ricompensa sufficiente per farli rimanere a galla. Finché, durante una delle loro messe in scena, non incontrano Melanie (la Gina Rodriguez di Jane the Virgin), patita della saga di Ocean. Se vi piace strano, July è una certezza.

Gagarine di Fanny Liatard e Jérémy Trouilh

Doveva essere presentato a Cannes, ma poi sappiamo come sono andate le cose. Nell’opera prima di Fanny Liatard e Jérémy Trouilh l’evento è reale: la demolizione nell’agosto del 2019 dell’enorme Cité Gagarine, un progetto abitativo di 370 appartamenti a Ivry-sur-Seine, alla periferia della Ville Lumière. Ma nella visione di Yuri (l’esordiente Alseni Bathily), un adolescente delle banlieue parigine, questo big bang incombente diventa l’Odissea nello spazio di un astronauta urbano che si oppone alla cancellazione della sua comunità. Radicatissimo in quella realtà, ma proiettato verso le stelle. Una bomba assicurata.

Punta Sacra di Francesca Mazzoleni

Trailer | Punta Sacra | Francesca Mazzoleni

Punta Sacra ha già girato un po’ nel circuito festivaliero internazionale, portando a casa anche premi importanti. E la sua regista, Francesca Mazzoleni, è uno dei nuovi nomi da tenere d’occhio dopo il buon debutto con Succede, tratto dal romanzo di Sofia Viscardi. Ora torna con questo documentario incentrato sulla vita della comunità dell’idroscalo di Ostia, 500 famiglie che vivono nell’ultimo triangolo di spazio abitabile alla foce del Tevere. Su tutte, quella di Franca, a capo di un clan completamente al femminile, narratrice e motore delle storie che rendono vivo quel lembo di terra.

Shadows di Carlo Lavagna

SHADOWS (2020) - Trailer ufficiale

Due sorelle costrette dalla madre a non uscire di casa: fuori c’è il sole, che – nel futuro distopico ma prossimo che siamo ormai abituati a vedere sullo schermo – uccide. Ovviamente, in quanto ragazze adolescenti, premeranno per ribellarsi a questa norma così rigida, e scoprire il mondo e la libertà. La trama è simile a quella del recente Buio di Emanuela Rossi, e fa effetto vedere questa storia nell’anno del lockdown: ma qui c’è più coming of age e meno fantascienza. Carlo Lavagna, già apprezzato per l’opera prima Arianna, continua a riflettere sull’identità teen. E lo fa grazie alle due attrici protagoniste, che riempiono tutta la scena: Lola Petticrew è la sorella che più scalpita, ma la vera scoperta è Mia Threapleton, la figlia di Kate Winslet che pare già brava come mammà.

The Specials – Fuori dal comune di Éric Toledano e Olivier Nakache

Éric Toledano e Olivier Nakache sono i registi Quasi amici, e questo da solo basterebbe (in realtà il loro ultimo film è C’est la vie – Prendila come viene, che non ha avuto uguale fortuna). Vincent Cassel e Reda Kateb sono un divo internazionale e un attore noto e amato in patria (e tra i cinefili). La coppia sullo schermo funziona alla grande, e non solo perché i due autori hanno la mano sicura nel dirigerla. In questo nuovo buddy movie alla francese, vestono i ruoli di Bruno e Malik, colleghi (e amici) che, in qualità di assistenti sociali, sono da sempre alle prese con ragazzini affetti da autismo, in una onlus che deve combattere contro gli inghippi della burocrazia. Alle certezze che già avevamo, s’aggiunge uno stile narrativamente e visivamente più coraggioso: la commedia sociale lascia spesso il passo al docudrama, e la scelta si rivela intelligente.