‘Attacco a Mumbai – Una vera storia di coraggio’ raccontato da Armie Hammer e Dev Patel | Rolling Stone Italia
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‘Attacco a Mumbai – Una vera storia di coraggio’ raccontato da Armie Hammer e Dev Patel

Il film si concentra sui fatti del 26 novembre 2008, quando un piccolo gruppo di terroristi mise sotto assedio la città più popolosa dell’India, compreso il leggendario Taj Mahal Palace Hotel, tenendo prigionieri ospiti e dipendenti

“Il film racconta gli attacchi del 26 novembre 2008, quando un piccolo gruppo di terroristi mise sotto assedio l’intera città, colpendo strategicamente diversi luoghi in contemporanea per confondere le autorità” racconta in questa video-intervista Armie Hammer (Chiamami col tuo nome), protagonista insieme a Dev Patel di Attacco a Mumbai — Una vera storia di coraggio.

Durante i tre giorni dell’assedio, gli uomini armati sequestrano il leggendario Taj Mahal Palace Hotel, tenendo prigionieri all’interno oltre 500 ospiti e dipendenti. Il film si concentra sugli eventi accaduti nell’albergo, considerato l’emblema del progresso del Paese e del suo variegato patrimonio culturale.

“L’idea è di non nascondere niente, di raccontare un evento terribile. E nelle interpretazioni ci sono agitazione e paura vere” aggiunge Patel. “Il tentativo è di trovare un equilibrio, creare una struttura con la sceneggiatura, per fare in modo che ci sia una spinta nella narrazione, ma cercando di non sfruttare la situazione”.

Dev Patel (nominato all’Oscar per Lion) interpreta un umile cameriere sikh che, insieme al rinomato chef Hemant Oberoi (Anupam Kher), rischierà la vita per proteggere gli ospiti. E mentre i media di tutto il mondo stanno a guardare, una coppia disperata (Armie Hammer, Nazanin Boniadi) dovrà compiere sforzi inimmaginabili per difendere il loro bambino appena nato, mentre uno spietato milionario russo (Jason Isaacs) sembra interessato solo a salvarsi la pelle.

Attacco a Mumbai – Una vera storia di coraggio arriva al cinema il 30 aprile, per trascinare gli spettatori nell’epicentro dell’attacco, puntando i riflettori su persone comuni di ogni estrazione sociale che, nel reagire a uno scenario da incubo, rivelano la resilienza e il coraggio necessari a creare coesione nel momento del bisogno.