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Tutto quello che vorreste sapere su ‘Animali fantastici – I segreti di Silente’ (raccontato dai protagonisti)

Dalla voce di Jude Law, Mads Mikkelsen, Eddie Redmayne & C. tutto quello che si può anticipare sul terzo capitolo della saga. Rigorosamente senza fare spoiler

Foto. Warner Bros.


Già dal titolo, il terzo capitolo di Animali fantastici è tutto un programma, probabilmente una delle rivelazioni più attese in oltre vent’anni di Wizarding World: I segreti di Silente. E Jude Law lo sa bene: «Non è tanto un cambiamento quello del mio personaggio, è più una regressione. Anziché farmi sentire il peso delle straordinarie interpretazioni di Michael Gambon e Richard Harris, il regista David Yates mi ha permesso di tornare indietro e comprendere che il mio non è ancora l’Albus dei film e dei libri di Harry Potter», esordisce l’attore durante la conferenza stampa mondiale. «È un uomo che sta ancora cercando la sua strada, che è ancora impegnato ad affrontare i suoi demoni. In particolare qui deve fronteggiare se stesso e il suo senso di colpa».

Che fai quando ti chiedono: “Vuoi interpretare Silente?”. «Be’, non ci ho dovuto pensare mezzo secondo, penso di aver preparato inconsciamente il personaggio da quando ho iniziato a leggere i libri ai miei figli», ricorda Law. «Poi ogni scusa è buona per riguardare i lungometraggi, l’avrò fatto almeno cento volte: “Sto studiando!”, dicevo. Prima ancora di arrivare a questo incredibile livello magico, c’è così tanto in questo essere umano da scavare e indagare come attore. È stato importante uscire dal ritratto di Silente che conosciamo, anche se c’erano qualità che Michael e Richard gli hanno dato e che volevo rubare: lo humour, il gusto per la vita, la malizia vivace, quel credere incrollabilmente nelle persone, vederne sempre il lato migliore. Ma soprattuto una gravitas, un’anima bellissima e complicata». Ovviamente a Jude interessava moltissimo pure «riempire i buchi ed esplorare temi che erano appena accennati nei romanzi e suggeriti nei film», confessa l’attore. E a chi non.

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Finalmente il terzo film approfondisce IL segreto di Silente, e cioè l’amore giovanile con il mago oscuro Grindelwald che sta cercando di assumere il controllo del mondo magico e che, per un patto di sangue stipulato da ragazzini, Albus non può combattere o cercare di fermare in nessun modo. Per la prima volta (a causa dei guai giudiziari di Johnny Depp con l’ex Amber Heard), Gellert è interpretato da Mads Mikkelsen: «Sono stato lanciato dentro alla storia un po’ più tardi rispetto al resto della gang: avevano già fatto due film insieme ed erano praticamente a metà di questo quando mi sono unito. Sono una famiglia di maghi, puoi solo sperare che ti adottino e l’hanno fatto, sono stati tutti fantastici. Il mio arrivo è stato repentino, ma mi sono sentito subito a casa». Da Le Chiffre in Casino Royale a Hannibal Lecter nella serie prequel del Silenzio degli innocenti, Mads non è certo nuovo ai villain complessi, che vivono di un singolare equilibrio tra minaccia e fascino, proprio come il suo Grindelwald: «Era già tutto nella storia e nella mente di David Yates. Questo personaggio è davvero legatissimo a Silente, e Jude ed io abbiamo avuto diverse conversazioni su come avrebbe dovuto essere il loro rapporto», ricorda Mikkelsen. «Nessuno parte dal presupposto: “Sarò il cattivo della situazione”, quindi abbiamo dovuto capire quale fosse la sua missione, perché stesse cercando di rendere il mondo un posto migliore nella sua testa in quel modo. Da ragazzini, lui e Silente avevano un obiettivo comune. Poi tutto è diventato confuso. E, soprattutto, i mezzi per arrivare a quel fine si sono rivelati diversi da quelli che avevano immaginato».

Mads Mikkelsen (Gellert Grindelwald). Foto: Warner Bros.

Per capire la relazione tra Silente e Grindelwald, Law si è soffermato su chi fosse Albus prima di quel colpo di fulmine: «Ho sempre immaginato che fosse in una fase molto solitaria della sua vita, era incredibilmente brillante già in tenerissima età, al punto da sentirsi isolato con magari intorno persone che sminuivano il suo potere e la sua ambizione. E poi ha incontrato qualcuno di altrettanto brillante, qualcuno che lo ispirava, con il quale c’era un’intesa. Qualcuno con cui ha instaurato una connessione così potente da giovane in un periodo che entrambi considerano speciale». Fino alla rottura: «E cioè quando realizzi che sei su due lati opposti, che ti stai allontanando, ma questo non cancella i fuochi d’artificio dell’inizio, anzi, rende tutto più difficile».

Mads conclude: «Sono essere magici, certo, ma volevamo che tutto risultasse molto reale, perché sono persone, situazioni e delusioni realissime. Poi noi ci abbiamo messo sopra un livello incantato, ma in alcune scene te lo dimentichi. O, almeno, ce ne siamo dimenticati noi».

Per fronteggiare il mago oscuro Silente chiede ancora una volta aiuto a Newt Scamander, il magizoologo nerd interpretato da Eddie Redmayne: «Amo il rapporto tra Newt e Silente perché è complesso come quello tra un maestro e un allievo, ma si evolve in qualcosa di quasi fraterno nel corso dei film», spiega Redmayne. «Adoro Jude, eravamo amici anche prima di iniziare questa avventura insieme e uno degli aspetti migliori di lavorare in una saga è che sei così a tuo agio con gli altri attori che puoi arrivare a spingere un po’ di più, puoi andare oltre. Newt è un introverso che si sente a suo agio con i suoi animali, ma Silente ha visto in lui delle qualità, ha capito che ha il potenziale per essere un leader, ovviamente in un modo non convenzionale».

Eddie Redmayne (Newt Scamander). Foto: Warner Bros.

Animali fantastici – I segreti di Silente è infatti una sorta di heist movie magico con protagonista un gruppo di outsider altrettanto poco ortodossi che Silente chiama per fronteggiare il piano di Grindelwald. A partire dal ritorno del no-mag Jacob Kowalski: «Siamo alle porte della Grande Depressione e il suo stato d’animo riflette la Storia, c’è in lui questo senso di perdita», spiega il suo interprete Dan Fogler. «Ha perso l’amore della sua vita, l’appetito, la sua pasticceria, tutto. Quando lo ritroviamo è molto triste, ma ha ancora quel barlume di speranza che Queenie tornerà (e qualche allucinazione). Poi arriva Lally a offrigli la possibilità di una nuova avventura: lui farebbe di tutto per il suo amore, è questa la sua motivazione».

La professoressa Lally Hicks è un’insegnante di Incantesimi a Ilvermorny, la scuola di magia del Nord America. «È una strega molto brillante e un’ottima docente, studiava con Queenie e Tina», afferma Jessica Williams. «Credo che sia molto brava a leggere il cuore delle persone e dei fatti ed è molto abile nella magia di difesa. Ecco perché Silente l’ha voluta. E lei crede in Albus perché, anche se non ha idea di come andranno le cose, vede l’anima delle persone».

Dan Fogler (Jacob Kowalski), Jessica Williams (Lally Hicks), William Nadylam (Yusuf Kama), Callum Turner (Theseus Scamander), Victoria Yeates (Bunty). Foto: Warner Bros.

Torna anche Yusuf Kama, «che sta cercando la sua vendetta, dopo che la sorellastra ritrovata Leta è morta sotto i suoi occhi nel secondo capitolo», dice William Nadylam. «Ora Silente gli ha dato uno scopo, una missione, è parte di un esercito guidato da Scamander, finalmente ha una famiglia». E ritroviamo anche Bunty, l’assistente di Newt: «Farebbe di tutto per lui, perché vorrebbe essere altrettanto brava con le creature, lo idolatra. Penso che ci siano molti livelli di amore, è felice nella sua ombra, anche se qui Albus le dà l’occasione di uscirne», dice Victoria Yeates.

Per Queenie invece è cambiato tutto dalla prima volta che l’abbiamo incontrata: «Alla fine del secondo film la vediamo prendere una decisione scioccante che nessuno si sarebbe mai aspettato», ricorda Alison Sudol. «Ma che a ben vedere è stata causata da una serie di circostanze sfortunate per come opera il mondo magico e per i suoi pregiudizi. Lei vuole solamente stare con la persona che ama e quella mentalità ristretta la mette in una posizione molto vulnerabile, dove una personalità manipolatrice può dirle tutto quello che lei vuole sentirsi dire».

Alison Sudol (Queenie Goldstein). Foto: Warner Bros.

Per il produttore David Heyman, il nuovo Animali fantastici «è un film sulla famiglia che ti crei, sul coraggio di fare la cosa giusta e di sacrificare l’amore per un bene superiore, sulle scelte che tutti siamo chiamati a fare». Il terzo capitolo arriva al cinema il 13 aprile, poco dopo la celebrazione dei vent’anni del Wizarding World, e riporta Hogwarts sullo schermo: «È stato incredibile, una delle nostre prime scene è stata all’Hog’s Head Inn», ricorda Eddie Redmayne, «Ero seduto lì con attori che adoro a bere burrobirra accanto al fuoco. Ho dovuto darmi un pizzicotto: “È davvero questo il mio lavoro?!”. E poi entrare nella Sala Grande e vedere Dan interagire con i ragazzi: è stato fantastico». Da Hogwarts al Bhutan, una nuova avventura ancora una volta per la regia del veterano David Yates, che ha diretto in totale ben sette titoli dell’universo creato da J.K. Rowling: «Credo che questi film diventino un posto sicuro in cui rifugiarsi per molte persone. Celebrano valori come la lealtà, l’amore, l’amicizia, danno valore agli outsider, a chi viene sempre sottovalutato, sono elementi che risuonano per moltissimi nel mondo reale. E in più lo fanno in questo straordinario spazio magico».

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