Tutte le attrici che hanno interpretato la regina Elisabetta II

Ancora Peter Morgan allo script, e un volto sconosciuto o quasi, per interpretare la giovane Lilibet. Claire Foy è l'incarnazione perfetta della giovane sovrana, nella serie che meglio racconta il peso (in tutti i sensi) della corona. A star is born: Golden Globe, Emmy e Screen Actors Guild Award. Meritatissimi.

La serie continua, la regina cresce... e prende il volto dell'attrice premio Oscar per La favorita Olivia Colman. Per alcuni è troppo poco regale per la parte: che però incarna con perfetta gravitas. Anche per lei doppietta di Golden Globe e Emmy.

Ancora non l'abbiamo vista in azione (la quinta stagione arriverà a novembre 2022), ma la veterana Staunton è una garanzia. Candidata all'Oscar per Il segreto di Vera Drake di Mike Leigh e nota al grande pubblico per l'interpretazione di Dolores Umbridge nella saga di Harry Potter, promette una grande prova. Hype a mille.

Poteva mancare Emma Thompson, nella galleria di queen dello schermo? No. Eccola dunque protagonista di un corto (intitolato in originale Walking the Dogs) ispirato a un episodio raccontato anche in The Crown: Elisabetta si ritrova con un intruso nella sua camera da letto poco prima di dormire; segue un dialogo (immaginario) che mostra il lato della regina "donna".

Prima di Claire Foy, un'altra giovane star aveva prestato il volto alla giovane Lilibet. Il ritratto offerto alla canadese Sarah Gadon, cara a Cronenberg, è quello di un'Elisabetta ancora principessa e in uniforme militare (aveva lavorato come meccanico durante la guerra) che si concede una notte di festeggiamenti il giorno della vittoria degli Alleati contro la Germania nazista. Presto tutto per lei sarebbe cambiato...

Altra regina versione piccola... anzi, piccolissima. Freya Wilson è la giovanissima interprete scelta per il ruolo della futura regina ancora bambina, accanto a papà Giorgio VI (Colin Firth, vincitore dell'Oscar per la sua performance) e mamma Elizabeth Bowes-Lyon (Helena Bonham Carter). Il carattere risoluto della futura sovrana già s'intuiva.

Tra le ultime attrici British a interpretare la regina c'è stata l'amatissima nemica-amica di Lady Violet/Maggie Smith in Downton Abbey. Penelope Wilton compare solo nelle scene finali del film di Spielberg tratto dal cult per ragazzi di Roald Dahl, ma regala alla monarca che accoglie il "gigante gentile" la stessa grazia dell'originale.... e le stesse borsette!

Stracultissimo è il titolo in questione, consacrazione demenzial-iconica di Leslie Nielsen. E stracultissima è la partecipazione della finta regina interpretata da Jeannette Charles, che sembra più vera di quella vera. Mitica la scena col protagonista "a cavalcioni" su di lei: chissà se la vera Elisabetta l'ha mai vista, ma siamo sicuri che ne avrebbe riso assai.

Pressoché ignota ai più la versione weirdo della regina regalata da Neve Campbell in Churchill: The Hollywood Years (così in originale), dove il Winston del titolo ha il volto di Christian Slater (!). Ah, ci sono anche anche Adolf Hitler e Tony Blair: solo per cultori dei B movie, quelli veri.

Altro "genere" da feticisti è l'Hallmark biopic, ovvero le biografie smielate sui protagonisti delle cronache vere (meglio se rosa). In quella dedicata a William e Kate c'è, ovviamente, anche nonna Elisabetta, interpretata dalla veterana Jane Alexander (quattro nomination agli Academy Award). Impeccabile.

Altro giro, altro "scult" made in Hallmark. Ovvero la love story (con relativa fuitìna) degli ex duchi Harry e Meghan, con nonna che osserva, maliziosa, da lontano. Ovvero Maggie Sullivan, consacrata dal telefilm 70s L'uomo da sei milioni di dollari.

Nel film BBC dedicato al Primo Ministro Margaret Thatcher (interpretata da Lindsay Duncan) non poteva certamente mancare Sua Maestà. A cui presta volto e cachemirini Rosemary Leach, vista in classici come 84 Charing Cross Road e Camera con vista. E anche la "cofana" è perfetta.

L'attrice candidata all'Oscar per Nebraska è forse l'incarnazione più bizzarra (e meno nota) di the queen. Nel film tv che racconta la rivalità tra due tennisti (Andy Samberg e Kit Harington), non cerca la somiglianza con l'originale, ma apostrofa il figlio Carlo con toni che sembrano realissimi. Anche letteralmente parlando.