'Undone', mega trip e viaggi nel tempo nella nuova serie dei creatori di 'BoJack' | Rolling Stone Italia
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‘Undone’, mega trip e viaggi nel tempo nella nuova serie dei creatori di ‘BoJack’

Girata con la tecnica del rotoscoping, 'Undone' è incredibile dal punto di vista visivo ed emotivo, ma la storia è in bilico tra il banale e il miracoloso, appesantita da una serie di strambe teorie scientifiche

‘Undone’, mega trip e viaggi nel tempo nella nuova serie dei creatori di ‘BoJack’

Rosa Salazar in 'Undone'

BoJack Horseman di Netflix è stato uno dei migliori show televisivi da quando ha debuttato nel 2014. È una satira esilarante della celebrità e dello showbiz, ma è anche un ritratto profondamente triste di depressione, solitudine e abuso di sostanze. Praticamente l’unica lamentela che abbia mai sentito da chiunque sia andato oltre i primi episodi è che lo stile visivo è intenzionalmente primitivo, al limite del brutto. (E questo consente elaborate gag di sfondo e disegni bizzarri e avvincenti dei molti personaggi ibridi animali/umani della serie).

Ma questa non è un’obiezione che si può fare sulla nuova serie del creatore di BoJack Raphael Bob-Waksberg e della sceneggiatrice Kate Purdy. Lo sci-fi drama animato Undone (dal 13 settembre su Amazon Prime Video) è stato prodotto con la tecnica del rotoscoping, in cui gli animatori dipingono sulle performance di attori in carne e ossa utilizzando una varietà di stili artistici. Sia che guardiamo Alma (Rosa Salazar), l’eroina tormentata dello show, sopportare la fatica e la ripetitività della vita di tutti i giorni oppure la osserviamo coinvolta in qualcosa di più cosmico, Undone è così lussureggiante e dettagliato che a tratti vorresti mettere in pausa per goderti le composizioni create dal regista Hisko Hulsing e dallo studio di animazione europeo Submarine. È un risultato meraviglioso nel design e tra le cose più visivamente sbalorditive viste in tv quest’anno.

Undone - Official Trailer | Prime Video

Andando oltre la splendida presentazione e badando alla sostanza però, Undone si rivela più incostante. Alcune parti sono assolutamente all’altezza delle immagini ipnotiche; altre volte, l’aspetto visivo dello show funziona alla grande per coprire una narrativa traballante.

A breve ci inoltreremo in spoiler più significativi ma le basi della trama sono queste: Alma è una quasi trentenne intelligente e sarcastica, che prova a mantenere una distanza tra se stessa e la sorella Becca (Angelique Cabral), la madre Camila (Constance Marie) e il fidanzato Sam (Siddharth Dhananjay). Lei e Becca non hanno mai superato la morte del padre Jacob (Bob Odenkirk), un fisico teorico il cui misterioso lavoro è morto insieme a lui quando erano bambine – fino al momento in cui Jacob inizia ad apparire ad Alma per convincerla che ha la capacità di trasportarsi attraverso il tempo e lo spazio e persino manipolare la realtà stessa.

La prima stagione composta da otto episodi si alterna tra il banale e il miracoloso. Mentre la famiglia si prepara per il matrimonio di Becca con il ricco ma insipido Reed (Kevin Bigley) e Alma discute se vuole stare con Sam (o con chiunque altro), lo spettro di Jacob continua a spuntare in momenti inopportuni per insegnarle come usare il suo strano e nuovo potere. Il piano è di farla tornare a quella fatidica notte di Halloween, confermare il suo sospetto di essere stato assassinato e impedire che ciò accada.

Bob-Waksberg e Purdy non hanno alcun controllo sulla questione (soprattutto dati i tempi di lavoro dell’animazione), ma Undone ha la sfortuna di essere il secondo show in streaming di quest’anno su una donna autodistruttiva che scopre di essere coinvolta in casini con le leggi dello spazio-tempo. Non è esattamente Russian Doll al rotoscopio, ma ci sono abbastanza sovrapposizioni – in particolare nel secondo episodio, in cui Alma fatica a sfuggire a un loop temporale – per farmi apprezzare quanta sintesi Russian Doll ha dimostrato nel fare solo un brevissimo (e verso la fine della serie) tentativo di spiegare scientificamente cosa stava succedendo a Nadia (*). Purtroppo gran parte di Undone si riduce a Jacob che spiega ad Alma le sue teorie sui viaggi nel tempo, sugli sciamani e sui ventricoli cerebrali ampliati. Se non fosse per il modo in cui lo show rende visivamente i suoi poteri, con scene che sanguinano o si distruggono l’un l’altra, alcune sequenze sembrerebbero lezioni al college di Jacob, mentre i suoi studenti lottano per evitare di guardare i loro telefonini.

(*) Altre sovrapposizioni involontarie: come in Fleabag, il sacerdote di Camila, padre Miguel (Tyler Posey) è sexy e confronta le sue conversazioni con Dio con quelle che Alma sembra avere con il suo defunto padre; e, come in This Close, lo show segue Alma, che ha un impianto uditivo e che si muove tra il mondo dei sordi e quello di chi può sentire.

Ma ogni volta che Undone smette di teorizzare ed entra nell’applicazione pratica dei doni di Alma, è davvero potente. Salazar (che è già apparsa come versione animata di se stessa in Alita – L’angelo della battaglia) ha tutto ciò che le viene richiesto dallo show: è divertente, dura, vulnerabile, carismatica e magnetica – e anche di più nella lunga sezione di Storia dei viaggi nel tempo. Proprio come BoJack è intelligente e toccante nell’affrontare la depressione, Undone è ancora più acuto nel discutere su come viviamo il trauma e ci aggrappiamo a esso. Questa qualità si manifesta in momenti eclatanti come la morte di Jacob e più sottili come le difficoltà di Sam (intraviste da Alma nei suoi viaggi) nell’adattarsi quando si è trasferito in America con la famiglia da bambino. La relazione tra le due sorelle – Becca, la più giovane che deve sempre fare l’adulta, e Alma, quella che sa cosa è meglio per Becca ma lo dimostra in modi tossici – è così profonda e commovente che il viaggio nel tempo può sembrare una distrazione di cui Undone potrebbe quasi fare a meno.

Ma forse Undone sa anche questo. Durante uno dei loro viaggi nel passato, Alma ignora ciò che Jacob sta cercando di mostrarle per analizzare la sua relazione con il suo giovane assistente. “Credo che tu ti stia concentrando sull’aspetto sbagliato”, afferma Jacob. Quando Undone usa i poteri di Alma per esternare le sue lotte emotive, è un capolavoro. Quando si impantana in teorie e in alcuni degli aspetti più ripetitivi – come la frequenza con cui Tunde, interpretato da Daveed Diggs, cerca di licenziare Alma dal suo lavoro di maestra d’asilo perché i viaggi nel tempo rendono il suo comportamento imprevedibile – sembra di essere intrappolati in un loop insieme ad Alma.

***Seguono spoiler***

Il penultimo episodio si svolge il giorno del matrimonio di Becca. C’è una breve digressione nelle teorie cospirative di Jacob, mentre Alma interroga Charlie (Brad Hall), un dirigente che potrebbe aver avuto un ruolo nell’incidente. Charlie ride dell’idea e Alma si rende conto che dovrebbe concentrarsi nell’aiutare la sorella per il grande giorno, usando anche i suoi poteri per cancellare il momento in cui, alla festa, spiffera della recente infedeltà di Becca davanti a Reed e a tutti gli invitati alle nozze. Undone ruota intorno alle storie emotive che lo interessano di più. Perfino il viaggio di Alma sulla scena dell’incidente rivela una spiegazione prosaicamente triste e umana di ciò che è accaduto: sull’orlo della perdita della sua famiglia e (cosa più importante per lui) della sua carriera e delle sue ricerche, Jacob scoraggiato fa andare fuori strada l’auto con a bordo il suo assistente Farnaz (Sheila Vand) in un omicidio/suicidio. Lo spettro di Jacob sembra modificare l’accaduto, ma quando Alma ritorna al presente, nulla è cambiato (*). Sam e Camila sono convinti che i suoi “poteri” siano solo prove che lei è schizofrenica, come Jacob e sua nonna.

(*) Il discorso sui viaggi nel tempo dello show è per la maggior parte sobrio e sincero, ma il finale funziona bene grazie a una battuta in cui Sam dice che in Ritorno al futuro i cambiamenti alla sequenza temporale prendono piede istantaneamente, spingendo Alma, che è messicana per parte di madre, a riconsiderare l’idea che “il viaggio nel tempo funziona diversamente per i bianchi”.

Un’eventuale seconda stagione dovrebbe affrontare le implicazioni di tutto ciò. In che modo le vite di Becca e Alma sarebbero diverse se il padre fosse stato vivo in tutti questi anni? Il mondo in generale è cambiato? Quale ricerca intraprenderà Alma? Tunde darà alla ragazza un’altra opportunità per mantenere il suo lavoro? Spero che, dovunque Purdy, Bob-Waksberg e soci abbiano intenzione di portare la storia, si concentrino sulle sue emozioni palpabili piuttosto che sul suo arido teorizzare.

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