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Temptation Island Vip, le pagelle: all you need is Ponte di Nona

L'ultima puntata del programma più trash della tv regala una trasformazione imprevedibile: il coatto sovranista, Er Faina, che da fascistissimo leone da diretta social diventa un piagnone, prima dell'addio al reality insieme alla sua Sharon

Sharon e Damiano ‘Er’ Faina

“Amò, te prego, tornamo a Ponte de Nona”. Sipario, applausi, standing ovation.

Persino il sottoscritto, che lo disprezza, ha il luccicone all’occhio sinistro, er Faina stravince tra una tirata su col naso e una preghiera piagnucolante alla sua Sharon Macrì. Se abbiamo capito qualcosa di questa annata di Temptation Island è che la romanità sembra tagliata a perfezione per raccontare l’amore in questo format, con quel giusto mix di disincanto e retorica, di frasi fatte e battute smozzicate che cadono come il cacio sui maccheroni nei montaggi spregiudicati di questo reality.

Dopo Ilaria Teolis ecco Er Faina, il coatto sovranista, l’omo de panza e de sostanza, che con una frase, con una richiesta di perdono innaffiata di lacrime, ripulisce la sua immagine di leone da tastiera buzzurro. Anzi, per la precisione neanche la tastiera sa usare, non serve scrivere nelle dirette social, e lui stesso ha ammesso ieri che il periodo in cui ha scritto di più è stato quello delle elementari (testuale). Lui, fascistissimo e qualunquista che non spreca una lacrima per migranti e ultimi della terra ma anzi li usa per la sua campagna mediatica da qualche follower in più, con un fiore in mano e, va detto, tutte le battute giuste al momento e al posto giusto – “‘ndo l’hai rubato ‘sto vestito?” – passa alla storia per essere un pucciosissimo cuore di panna. E ora il sospetto che il suo ghost writer sia Luca Morisi è forte: come Salvini, dal cattivismo è passato ai buoni sentimenti (fiori tra le mani compresi). Certo, Matteo è meno simpatico e più cinico, ha esagerato tra animali, foodporn d’accatto e persino un biglietto della figlia con foto a far propaganda elettorale su Twitter. Almeno Er Faina ha usato una maggiorenne anche molto bella – sebbene con l’eleganza, il portamento e la risata di uno scaricatore di porto – per rifarsi una verginità pubblica.

Se ne vanno, i due, riempiendosi di baci, promesse e complimenti, dopo una litigata improbabile e con un copione tanto ben interpretato quanto portato da casa. E l’impressione è che Faina e Fainessa – bella intuizione di Alessia Marcuzzi, il soprannome – saranno il picco di questa edizione. Lo sanno anche gli autori se è vero che nel filmato finale di questa seconda puntata, quello in cui svelano pochi secondi della prossima, infilano un colpo di scena dopo l’altro.
Certo, dopo l’abbandono dei due supercafoni potrebbero regalarci delle chicche anche Gabriele Pippo, figlio di Pippo Franco, e Silvia Tirado, arrivati questa settimana al posto di Ciro Petrone e la sua fidanzata e già pronti a farci divertire: lei perché non vede l’ora di liberarsi di lui e lo ha già deriso con mezzo relais, lui perché è quel tipo goffo che si crede figo e ti fa sentire in imbarazzo per lui anche solo quando parla (i suoi metodi d’approccio sono così grotteschi, twerk compreso, che hanno riscritto il concetto di ridicolo). A lui, però, si deve comunque la battuta migliore di questa seconda puntata, mentre guarda la sua dolce metà massaggiata da un tentatore di cui a un certo punto sospettiamo competenze in ginecologia. “A Baywatch, se te dò ‘na piotta, ‘o fai pure a me”. Ancora la romanità sovrana: in fondo perché rendersi ridicoli con lunghi discorsi, se bastano poche parole?

Il premio squallidone 2019 invece ormai sembra saldamente sulle spalle di Andrea Ippoliti, e non solo per i pantaloni che porta. Neanche un 15enne infoiato, in fondo, chiederebbe a una che potrebbe essere sua figlia “qual è la tua zona erogena”. La Caldonazzo, giustamente, vedendo questo momento prende a calci il device e perde il solito aplomb, facendoci scoprire che ci si può arrabbiare parecchio senza perdere un grammo di classe. Cosa, che va detta, ci dimostra anche Anna Pettinelli, che del suo giovane partner, l’attore e doppiatore Stefano Andrea Macchi, intuisce i desideri e decifra gli sguardi, nonostante lui invece giochi di fioretto, stia al suo posto e peraltro si ritrova a flirtare con l’unica single che sembra dotata di un quoziente intellettivo decente, di un eloquio che vada oltre l’annuire, i monosillabi e le facili adulazioni e di una sensualità non banale (Cecilia Zagarrigo). La loro storia è forse l’unica che attrae davvero, perché il loro sentimento sembra autentico, così come la fragilità d lei – sempre arguta, ma molto più impaurita – e la dolcezza di lui, forse incerto, ma comunque rispettoso. La Pettinelli però non è tipo da non notare certe sfumature e la sfortuna è che la terza incomoda, come ha detto una perfida Serena Enardu “è, che ci vuoi fare, solo più giovane e simpatica di te”.
A proposito di quest’ultima, volano i piatti a distanza tra lei e Pago: dopo un dignitoso e quasi silenzioso contegno, Pago ha deciso di vuotare il sacco e le rende pan per focaccia, soprattutto nel descrivere la loro vita quotidiana. Sembrano Sandra e Raimondo versione depressa e astiosa, con lui pantofolaio allupato cronico e lei a ripetere costantemente “che barba, che noia”.

Su Chiara Esposito e Simone il più bello d’Italia Bonaccorsi che dire? Lei ha sfoggiato un paio di vestiti da infarto, lui ormai è in una fase di training autogeno che lo porterà a specchiarsi ed essere felice di quanto gli donino le corna. A un certo punto Pago e Ippoliti provano pure a fargli capire che una mezza frase positiva nei suoi confronti in mezzo a tentativi di seduzione sparsi a qualsiasi maschio nel raggio di un chilometro e a mancanze di rispetto sparse, non è un buon segno. Il punto è che lui pur di non fare un falò di confronto, ci si getterebbe dentro, e così nella casa dei maschi stanno pensando di alzare le porte per farlo passare. Fa una tenerezza infinita quando si arrabbia perché un single dice di lui a Chiara “lo tieni in pugno” e lui, in spiaggia, ammette che come va va, lui la ama e la sposerà. Eroe vero, non ce lo meritiamo uno così.

Ora basta però, che Temptation Island Vip è finito anche questa volta all’una passata. E come direbbe il nostro mito Sharon Macrì per evitare il falò con Er Faina, “ma io ho sonno!”.

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