Temptation Island, ti amo ma mi fai schifo | Rolling Stone Italia
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Temptation Island, ti amo ma mi fai schifo

Nell’ultima puntata della stagione il reality più inquietante della tv svela la sua anima democratica: ne escono tutti distrutti. Tranne Lorenzo Amoruso, il king con la pancera e vero vincitore morale di questa edizione

Temptation Island, ti amo ma mi fai schifo

La notte scende sugli ultimi falò dell’isola e con essa il delirio. Roland Barthes diceva che l’innamoramento è una malattia, una distorsione del reale. Ma qui a Temptation non ci sono innamoramenti, ci sono solo patologie che camminano.

Nell’epica puntata finale ci sono pochissimi stralci di umanità vera. Un momento sorrentiniano, di tv verità, un apice pasoliniano è interpretato dal solito e unico Lorenzo Amoruso, il king totale di questa edizione. Amoruso stanco morto si trascina per la stanza strusciando le ciabatte, col culo un po’ grosso e forse una pancera, ansimando nel microfono. L’età avanza e il guerriero fa sempre la sentinella. Gli manca la sua donna, forse nel suo intimo si sta pentendo di essere in tv a sbandierare la sua relazione. Dura un attimo, poi svanisce, ma è tutto così vero che stona col resto della puntata.

Il livello di umanità è tuttavia tenuto alto da Amoruso e Manila che per la gioia di tutti noi se ne vanno da Temptation mano nella mano e pieni d’amore. Si baciano, si perdonano, si amano. Alla fine il loro problema era solo portare avanti un rapporto a distanza. Mica come gli altri, che sono in grado di sputtanarsi a vicenda e dirsi robe da galera e lo chiamano “mettersi alle prova” o “vivere questa avventura”. Ma quale avventura? L’avventura è come fate a non odiarvi?

Durante la pubblicità c’è uno spot in cui una bella donna con maniere educate dice di non riuscire a fare la cacca. Prende una pasticchina e le torna il sorriso. Per un attimo penso: a livello comunicativo dovrebbero inquadrarla con un bello zoom sul volto mentre si libera sulla tazza. Se fossi stitico quello sì che mi convincerebbe. Allo stesso modo durante Temptatin, per far sì che non vengano derisi, forse dovrebbero lasciare i concorrenti in una gabbia di MMA a sfasciarsi la faccia. Nell’ottagono tutto è permesso e di solito un lottatore si accanisce anche sull’avversario a terra. Invece no, a Temptation dominano i modi da psicanalista-prete di Filippo Bisciglia.

Gli uomini, tranne Amoruso che ha una statura morale infinita rispetto a quei manichini del centro commerciale, sembrano un plotone di pappemolle. Promesse fasulle, concetti melensi, poche palle, zero ritmo. Si zerbinano per le fidanzate e per le amanti, si rendono ridicoli per una tetta o una chiappa e hanno le dinamiche maschili di conquista che di solito si affrontano in seconda media.

Le donne dopo decenni di lotte per la parità di genere, escono da questa trasmissione ridotte in brandelli. Delle galline tutte impettite, pronte a lamentarsi e a flirtare per dominare. Merito soprattutto di Anna, ribattezzata da Amoruso “la Burattinaia”, che pretende figli e promesse d’amore ma si vanta di far soffrire il suo uomo. C’è un momento angosciante, un mese dopo il falò in cui la coppia torna a fare il punto della situazione. Andrea è l’ombra di se stesso, in paranoia ai massimi livelli. Lei con un sorriso falsissimo si dichiara sorpresa ed eccitata e confessa: mi ha detto che vorrebbe un figlio. Eh già, chissà che spontaneità, in pratica gli hai puntato la pistola alla tempia. Infatti Andrea fissa il vuoto e pure Bisciglia gli chiede come va. La risposta è il classico e tremendo: tutto bene. Vai con dio ragazzo.

Il momento più alto della puntata è quando Anna e Andrea escono dall’isola. Non tanto perché i due se ne vanno assieme ma per il fatto che il pubblico non dovrà più sorbirsi Anna.

Per chi fosse amante del no sense, benvenuti da Annamaria e Antonio. Ve li ricordate? Lui era un traditore seriale e lei ha passato diverse puntate a dire che era un cretino. Non solo lo ha ripreso, hanno deciso di procreare. E sono felici! C’è da dire qualcosa? No, è Temptation, ne vogliamo di più.

Allora eccoci nel pianeta dei folletti dove la regina incontrastata del no sense è Antonella Elia. Al falò molla Pietro chiamandolo coi peggio nomi. Lui faceva il gradasso ma a un certo punto gli trema la voce e gli spunta la lacrimuccia. Poi un mese dopo i due tornano al check up e decidono di riprovarci. Sembra finita, ma a casa Antonella guarda le vecchie puntate registrate e ci ripensa. Pietro ha dato mezzo bacio finto a una ragazza e su questo non si transige. La puntata finisce in una passerella indecente delle vecchie coppie con le solite paranoie.

Come abbiamo già detto: Temptation è democratico, ne escono tutti distrutti. Tutti tranne Lorenzo Amoruso e Manila, una bella coppia, una coppia di due persone con problemi normali, con sentimenti veri. Quindi nonostante la tv generalista, c’è ancora un minimo di speranza per l’umanità. Arrivederci alla prossima edizione.