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Riccardo Fogli sacrificato dalla tv trash. Niente di strano, purtroppo

Lamentarsi del fatto che la tv spazzatura sia tale, è come partecipare a un pranzo al sacco e lamentarsi perché nessuno ha portato l'uovo di Cracco. Volete davvero indignarvi? Cambiate canale
Foto da Mediaset Play

Foto da Mediaset Play

Ieri sera, come ogni settimana, è andata in onda L’Isola dei Famosi. Non una puntata qualunque, ma quella che, almeno nelle intenzioni, avrebbe dovuto rialzare le sorti dello del reality di canale 5. Come? Sulla pelle di qualche povero Cristo, chiaramente.

Vittima sacrificale scelta per questo turno Riccardo Fogli, che ieri sera, dopo tutto quello che è successo, è diventato il nostro concorrente preferito. Prima di spiegarvi bene però, un piccolo recap: nelle scorse puntate, erano state fatte insinuazioni su un presunto tradimento della moglie di Fogli, Karin Trentini. Le voci erano state messe a tacere proprio da lei, volata in Honduras per abbracciarlo e rassicurarlo che il loro amore era più solido che mai. Una scena alla “e vissero felici e contenti”, durata però quanto un gatto in tangenziale.

A mandare tutto a puttane, un intervento a gamba tesa di Fabrizio Corona. Ieri sera, Corona ha raccontato di avere le prove del tradimento della moglie di Fogli con tale Giampiero Celli, suo amico: «Sono io il bastardo, lo stronzo, il pezzo di merda che ha messo in giro queste voci. Devi imparare che, anche sei hai fatto il cantante tanti anni, quando vai in un reality accetti tutto quello che viene pubblicato, anche se su un giornale di gossip. Ho le prove del tradimento di tua moglie col mio amico Giampaolo Celli. Non per uno, ma per quattro anni. Li ho frequentati, siamo stati al ristorante, a molte feste. Sai, Riccardo, dal momento in cui scegliamo di stare con donne giovani, dobbiamo accettare che possa finire così. Siamo tutti un po’ cornuti. Un abbraccio».

Dopo questa lezione di vita firmata dall’autore del best seller Non mi avete fatto niente, Fogli, visibilmente e giustamente distrutto, ha commentato con un «non ci credo». Poi ha salutato la Marcuzzi, e, finito il “confessionale”, è scoppiato a piangere tra le braccia di un naufrago prima di tornare a sedersi con tutti gli altri, dove la regia l’ha inquadrato per diversi istanti mentre, in lacrime, ansimava profondamente ed era in evidente stato di disagio. Una scena brutta, che avremmo preferito non vedere. Ma tant’è.

Neanche a dirlo, molti personaggi della TV hanno fatto a gara per difendere Fogli e scagliarsi contro l’Isola, da Malgioglio a Belen passando per Eva Henger.


Commenti rispettabili, ma che sinceramente ci fanno un po’ sorridere in quanto provengono da personaggi che sono, o sono stati, protagonisti di questo grosso carrozzone.

Quello che è successo ieri a Fogli non è di certo il primo caso in cui si è oltrepassato il limite. Penso ad Al Bano, che nel 2005 scoprì in diretta televisiva di esser stato mollato da Loredana Lecciso:



Penso però anche alle violenti scene che abbiamo visto al GF di Barbara D’Urso, quelle tra Baye Dame e Aida Nizar:

Episodi tremendi, innescati ad hoc per risollevare le sorti di programmi che avevano più del cadavere che dello show da prima serata. Prima o poi doveva succedere anche questo, si doveva mortificare un signore di 70 anni in diretta. Ed è successo ieri sera.
Ad aggravare il tutto la premeditazione, che ha visto il ritorno di Corona in televisione dopo tutto il casino che aveva scatenato al Grande Fratello. Vi ricordate quello che disse a Ilary Blasi? Tutti scandalizzati. I vertici Mediaset, i giornalisti, le celebrities. Eppure, come per magia, ieri Fabrizio stava ancora lì a dire la sua. Con la differenza che, questa volta, gli ascolti sono rimasti una ciofeca (vedremo se ci saranno effetti sulle prossime puntate).

Il problema, sia chiaro, non è Fabrizio Corona. Il problema è chi ce l’ha messo, e il problema siamo anche noi telespettatori che cerchiamo la sofferenza, il disagio, il malessere e tutto quello che può farci sentire meno sfigati mentre facciamo zapping, in pigiama, sul nostro divano con penisola Ikea. Tutti però prontissimi a indignarci quando si sorpassa “il limite”. A ogni edizione però, il “limite” si spinge un po’ più in là. Per colpa di chi?

Lamentarsi del fatto che il trash sia a tutti gli effetti trash (ricordiamoci il vero significato della parola: spazzatura), è come partecipare a un pranzo al sacco e piangere perché nessuno ha portato l’uovo di Cracco. Volete davvero indignarvi? Cambiate canale. E, cari concorrenti, un consiglio anche per voi: l’epoca in cui questi reality rilanciavano carriere è finita da un pezzo. Provate altro.

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