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Qualunque sia il cuore di ‘Euphoria’, a farlo battere è stato Angus Cloud

L’attore morto a soli 25 anni ha interpretato uno dei personaggi più forti (e poi vergognosamente trascurati) della serie di Sam Levinson. Una figura che ricalcava la sua vita tormentatissima

Foto: HBO

Tanti amavano Angus Cloud, l’attore di Euphoria morto all’improvviso all’età di 25 anni, per la sua voce, quel laconico strascico sciropposo che sembrava un podcast a velocità 0,5x. Ma io lo amavo per i suoi occhi, quelle pozze di emozioni di un blu umido orlate di ciglia scurissime, di quelle che le nonne dicono che sono sprecate per i ragazzi, di quelle che nemmeno il più talentuoso dei beauty vlogger potrebbe mai sperare di ricreare. Nel momento in cui ha fissato quegli occhi sulla tormentata Rue (Zendaya: qui il ricordo dell’attrice, ndt) nelle loro prime scene insieme, sapevi che si trattava di una persona che conteneva molte cose, capace di atti di gentilezza sconvolgenti e di atti di rabbia estrema. Sapevi che era una persona che avresti fatto di tutto per salvare da sé stessa. Sapevi che era una persona che ti avrebbe spezzato il cuore con una fine tragica, ma non riuscivi a togliergli gli occhi di dosso prima che accadesse. Quello era Fezco, e quello era Angus Cloud.

Euphoria era una serie della cosiddetta Prestige Tv destinata a far parlare di sé, il reboot di un teen drama israeliano su ragazzi autodistruttivi che si infilavano merda nel naso e facevano ping-pong nei letti degli altri. Il titolo si preannunciava crudo e violento, ma nelle mani del regista Sam Levinson si è rivelato furbo ed estetizzante, con la sua sfilata di look instagrammabili, scene di sesso a nastro e un make-up sugli occhi che sembrava assolutamente assurdo per chiunque avesse più di 25 anni. Ma anche se Euphoria era destinata a diventare grande, Angus Cloud non lo era, non necessariamente. In mezzo a una schiera di prevedibili star in ascesa, tutte pulite e “pettinate” – fusti australiani, modelle diventate attrici trasformate in influencer – Angus Cloud era una figura fuori dal coro.

Nato a Oakland, è stato notato per la serie mentre faceva il barista a Brooklyn, ed è stato scelto per soddisfare un archetipo piuttosto convenzionale nei teen drama: lo spacciatore dal cuore d’oro. Ma Cloud ha portato il materiale di partenza a un livello superiore, impregnando il tenero Fezco di una rabbia bruciante che ha elevato il personaggio. Quando in tutta tranquillità minaccia il sociopatico Nate nella stazione di servizio dove lavora, scandendo il tutto con un secco “sono 5,75 dollari, playboy”, era chiaro a chiunque guardasse che a) avrebbe messo in atto la sua minaccia (e difatti all’inizio della seconda stagione lo fa) e b) che Cloud sarebbe diventato una grande star.

La grande star che è diventato, e per di più un sex symbol non convenzionale. Definito dai fan come “il fidanzato di Internet”, Cloud ha conquistato il pubblico con la sua parlantina rallentata (in parte influenzata da una lesione cerebrale traumatica subita in gioventù) e con quello che sembrava essere il suo perenne stupore per quello che gli stava accadendo. “La prima volta che mi sono visto in tv, non mi è piaciuto per niente”, ha detto a Rolling Stone nel 2021, sottolineando il tutto con una risatina gutturale. “Mi sono detto: ma che cazzo? Perché hanno scelto me per farlo?”.

Ogni volta che i media ne tracciavano il ritratto, inquadravano Cloud come una sorta di fattone ultra flemmatico che si era involontariamente imbattuto nel successo, un Chance the Gardener per la generazione degli zoomer. Ma ha lavorato molto più duramente di quanto il suo personaggio lasciasse intendere. “La gente pensa solo: ‘Oh, entra in scena e basta’. È solo un pigro fattone’. Invece no”, ha detto a Variety la direttrice del casting Jennifer Venditti. “Lo faccio da un po’ di tempo, questo lavoro con i non-attori, e molte persone non sono proprio in grado di farlo. Non si tratta solo di presentarsi sul set ed essere sé stessi davanti alla cinepresa. Sono davvero orgogliosa di lui. Ad Angus non viene riconosciuto abbastanza”. Il ruolo di ragazzo di una confraternita in The Line e quello in un prossimo film horror della Universal hanno mostrato che questa promessa aveva una certa portata, ma la morte prematura di un talento grezzo e senza fronzoli come il suo non ci permetterà di vedere cosa Cloud sarebbe stato in grado di fare in futuro.

Quando è arrivata la seconda stagione di Euphoria, lo sviluppo di Fezco è stato in qualche modo messo in secondo piano dal triangolo amoroso (francamente del tutto inutile) tra i personaggi di Cassie, Maddie e Nate, e dall’instancabile copertura dei drammi dietro le quinte della serie, come l’uscita dal cast di Barbie Ferreira e le accuse al regista Levinson di sfruttare i membri del cast. Fezco ha intrapreso una relazione dolce e casta con Lexi (Maude Apatow), un’accoppiata ribattezzata “Fexi” nella prima stagione, e sebbene la chimica tra i due attori fosse notevole, sembrava più fan service che una traiettoria a lungo termine per il personaggio. Sebbene Fezco sia apparentemente sopravvissuto alla sanguinosa sparatoria della seconda stagione che ha messo fine alla vita di Ashtray, è sembrato un finale prevedibile per un personaggio declassato a mera figura di contorno. Come molte altre serie di grande successo, Euphoria ha perso il filo del discorso una volta che si è fatta prendere dalla sua stessa euforia e, con essa, ha trascurato la parabola di uno dei suoi personaggi più forti. Ma qualsiasi cuore abbia mai avuto Euphoria, risiedeva in Angus Cloud.

Da Rolling Stone US

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