‘One Day’ vi lascerà con l’amaro in bocca | Rolling Stone Italia
Un giorno... per caso

‘One Day’ vi lascerà con l’amaro in bocca

Proprio come la storia stessa di Dexter ed Emma, benissimo interpretati da Leo Woodall e Ambika Mod. Ma la struttura della serie Netflix tratta dal romanzo di David Nicholls rischia di essere troppo ripetitiva

‘One Day’ vi lascerà con l’amaro in bocca

Ambika Mod e Leo Woodall in ‘One Day’

Foto: Ludovic Robert/Netflix

Ogni episodio di One Day, la nuova serie romantica di Netflix, si svolge il 15 luglio di anni diversi, dal 1988 al 2007. Ogni anno, assistiamo all’evoluzione della relazione tra il ricco e ozioso Dexter Mayhew (Leo Woodall) e la più seria Emma Morley (Ambika Mod), che iniziano come aspiranti amanti, diventano amici e gradualmente iniziano a chiedersi se le cose siano andate bene la prima volta.

Questa struttura è stata introdotta nell’omonimo romanzo di David Nicholls del 2009 (in Italia uscito come Un giorno, ndt), già adattato in un film del 2011 con Jim Sturgess e Anne Hathaway nei panni di Dexter ed Emma. Si tratta di un approccio interessante a quella che altrimenti potrebbe essere una storia molto familiare del tipo “voglio o non voglio?”. Ma la sua esecuzione, almeno in questa versione (scritta principalmente da Nicole Taylor), fa sì che l’espediente del salto temporale sia più un difetto che una caratteristica.

Si comincia la sera della laurea di Dexter ed Emma all’Università di Edimburgo. Lui è un ragazzo popolare e spigliato che, a quanto pare, è andato a letto con metà della loro classe, mentre lei è un topo da biblioteca ed è completamente sfuggita alla sua attenzione fino a quando non si sono imbattuti l’uno nell’altra durante un’allegra festa sul prato del campus. Passano la notte insieme, ma nel senso più letterale del termine. Ogni volta che sembra che il sesso sia a un passo, Emma sceglie invece di parlare, cercando di conoscere questo ragazzo che negli ultimi anni ha guardato solo da lontano. Lui è confuso, ma abbastanza intrigato da lei da stare al gioco, anche se molte delle sue domande lo lasciano perplesso. Quando lei gli chiede cosa vuole fare a 40 anni, per esempio, lui risponde: “Non lo so. Non a 40?”. Tuttavia, i due entrano abbastanza in sintonia da decidere di rimanere in contatto e presto diventano più vicini l’uno all’altra che alle altre persone che contavano così tanto per loro all’università.

L’intera stagione, composta da 14 episodi, porta Dexter oltre i 40 anni, fermandosi ogni anno alla festa di San Swithin per vedere come se la cavano lui ed Emma, sia come individui che come amici che potrebbero voler essere qualcosa di più. Il suo bell’aspetto e i suoi modi rilassati lo fanno diventare un conduttore di game show e reality molto di successo, mentre lei lotta per trovare una nicchia come attrice, insegnante e scrittrice, tra le varie potenziali carriere (diversi episodi li trascorre lavorando in quello che viene descritto come il secondo peggior ristorante messicano di Londra). A volte sono insieme il 15, a volte separati ma in comunicazione, e a volte completamente isolati l’uno dall’altra. Ci sono episodi in cui uno dei due appare solo brevemente e alcuni che si concentrano interamente su Dexter o su Emma.

One Day | Official Trailer | Netflix

Ma laddove il loro tentativo di andare a letto non funziona nel 1988, One Day raggiunge l’apice proprio con il primo episodio. Ci sono scintille palpabili tra Woodall (visto l’ultima volta mentre aiutava lo “zio” a tentare di uccidere Jennifer Coolidge nella seconda stagione di The White Lotus) e Mod (lanciata dal bellissimo medical drama della BBC This Is Going to Hurt), e abbastanza colpi di scena e svolte nella dinamica di potere tra i due da far sembrare molto eccitante la prospettiva di seguirli per anni.

Invece, la loro dinamica rimane in gran parte la stessa, indipendentemente dalle loro circostanze separate e combinate. Ognuno di loro sperimenta un enorme successo e una dolorosa perdita in momenti diversi. Ma Dexter rimane un ragazzo molto gentile ma superficiale, i cui momenti più ammirevoli sono di solito ispirati dal suo migliore amico; ed Emma resta una tipa irascibile che pensa un po’ troppo profondamente a tutto, e che di solito ha bisogno dell’aiuto di Dexter per rilassarsi e godersi la vita. Lui vuole sempre avere una relazione con lei, anche quando si vede con altre persone, mentre lei continua a rimandare quel momento, forse per paura dell’intensità dei suoi sentimenti per lui. Anche quando i personaggi diventano più adulti, e anche se alcuni episodi si svolgono in altri luoghi (Grecia, Parigi, la tenuta di famiglia di Dexter in campagna), tutto diventa presto piuttosto ripetitivo. E molti degli episodi centrali sembrano del tutto superflui, se non per mantenere il formato. Nel frattempo, molti degli anni più movimentati della vita dei nostri eroi sono compressi nei due episodi finali, che procedono verso il giorno finale.

La necessità di attenersi al 15 luglio significa anche che ci perdiamo molte parti importanti della storia, tra cui uno degli sviluppi più significativi tra i due. Gli spazi vuoti possono essere riempiti mentalmente, ma il peso emotivo non è presente. E mentre a Emma viene dato un paio di possibilità di riconoscere come ogni anno che passa renda la loro dinamica più disfunzionale, la serie sembra voler completamente ignorare questo dettaglio, e a sperare che le cose si risolvano per questi due pazzi non più bambini – il che a sua volta fa sì che alcune scelte negli ultimi due episodi risultino particolarmente insoddisfacenti.

Ancora una volta, Woodall e Mod sono eccellenti, sia in coppia che da soli. La confezione e la colonna sonora sono ottime (vedi la playlist anni ’80 e ’90), e ci sono alcuni momenti e persino interi episodi molto belli. Ma Dexter ed Emma si chiedono, in momenti diversi, perché ci sia voluto così tanto tempo perché accadesse qualcosa tra loro, e la struttura di One Day vi lascerà probabilmente altrettanto confusi e insoddisfatti.

Da Rolling Stone US

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