I 5 momenti cult della puntata bonus di ‘LOL – Chi ride è fuori 2’ | Rolling Stone Italia
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I 5 momenti cult della puntata bonus di ‘LOL – Chi ride è fuori 2’

Dalla ‘peffòmans fazzolettata’ di Virginia Abramović ai consigli per gli acquisti di Vulvia. Diciamolo: avrebbero meritato un posto nei 6 episodi ‘ufficiali’

I 5 momenti cult della puntata bonus di ‘LOL – Chi ride è fuori 2’

Virginia Raffaele alias Marina Abramović a ‘LOL – Chi ride è fuori 2’

Foto da Prime Video

Vulvia, consigli per gli acquisti

Dopo la Seconda guerra mondiale spiegata alla sua maniera (è andata avanti con la sfida: battaglia d’Inghilterra vs. battaglia delle Ardenne!) e la scoperta delle origini dei giganti (stavano uno sulle spalle dell’altro, “a cavaceci”), su Rieducational Channel arriva il momento della réclame. Fatto solo come Vulvia, cioè il fuoriclasse Corrado Guzzanti, sa fare. Il main sponsor è Gargné, che propone la nuova crema Pomerì, da spalmare nel pieno della giornata: se ci si idrata solo la mattina e la sera, come si può pensare di avere le cosce della sexyssima annunciatrice? Anni e anni di body positivity finiti in un… ‘mbuto. Standing ovation: perché Vulvia vale.

La ‘peffòmans fazzolettata’

La Marina Abramović di Virginia Raffaele, già rodatissima tra teatro e tv, è anche uno dei pezzi forti, anzi fortissimi, di LOL 2. E lo spin-off nella puntata speciale probabilmente supera i numeri precedenti. Se il giochetto del dito che si stacca è “per festa di bambino”, basta tirare fuori un fazzoletto e si torna alla “peffòmans”. Una peffòmans fazzolettata, detto molto semplicemente. O anche: peffòmans iamme ia’, considerato che il clima è da pizzeria napoletana (o da Boss delle cerimonie direttamente). Tutti coinvolti, strofinaccio in mano, in quello che è uno dei veri momenti topici della stagione. O, a conti fatti, una vera e propria installazione d’arte contemporanea: la aspettiamo al MoMA.

Di Biase Burlesque Show

Se è vero che a LOL 2 la favolosa Maria Di Biase non ha usato tutto il potenziale come avrebbe potuto e dovuto (e un po’ è vero), arriva la puntata bonus a riscattarla. Con un numero (peffòmans?) a metà tra il burlesque di Dita von Teese e la Ninì Tirabusciò di Monica Vitti. La gonna fissata con la sparapunti, la telefonata col marito a casa (con il cellulare nascosto nel bustier), le tette rotanti finali: è veramente da pisciarsi addosso (pardon), ma anche un act sofisticatissimo e sensualissimo. Pazzi a non averlo montato nelle sei puntate precedenti: cartellino giallo, anzi rossissimo.

L’incursione di Frank Matano

Una sequenza davvero memorabile? No, ma la prova che Frank Matano non se ne stava solo lì imbalsamato accanto a Fedez a sghignazzare di tanto in tanto (scusaci): il concorrente dell’edizione numero 1 è ancora capace di brillantissimi momenti d’ironia surreale. Lo dimostra l’incursione in stile Frassica per tentare (invano) di mettere in crisi i due finalisti Virginia Raffaele e Maccio Capatonda: c’è un LOL clandestino su una tv regionale campana, dice loro, con un finto Brignano e un’omonima di Paola Cortellesi. Niente di più, e infatti i due campioni non cedono. Ma l’idea c’è, Frank è vivo. Ci basta(va) questo.

La barzelletta finale di Maccio Capatonda

Tra tutte le barzellette (pure troppe) raccontate nella seconda stagione di LOL, all’ultimo minuto arriva la migliore: quella di Maccio su Pierino. Scrittura, recitazione, tempi comici: tutto perfetto, un capolavoro senza se e senza ma. E un umorismo tra il parodistico e lo psicanalitico che è quello di Marcello Macchia in purezza. Un numero apparentemente banale, ma in realtà da gigante (“a cavaceci”?). Ci stava anche nelle sei puntate “ufficiali”, ma vale come omaggio finale al vincitore: è giusto così.