Emmy 2025: gli snobbati e le sorprese delle nomination | Rolling Stone Italia
In & Out

Emmy 2025: gli snobbati e le sorprese delle nomination

Dentro Pedro Pascal, Beyoncé e Scorsese versione guest star, assurdamente fuori Diego Luna, Elisabeth Moss e Kevin Kline (e ‘Disclaimer’ di Cuarón, tranne Cate Blanchett): ecco i dimenticati e le candidature inaspettate degli Oscar della Tv

Emmy 2025: gli snobbati e le sorprese delle nomination

Martin Scorsese in 'The Studio'

Foto: Apple TV+

Sono state annunciate le candidature ai 77esimi Primetime Emmy Awards, aka gli Oscar della tv (qui l’elenco completo). E, come sempre rispetto ai pronostici, c’è chi è dentro e chi (assurdamente) fuori. Tra “trombati” di lusso (vedi Diego Luna, Elisabeth Moss, ma pure Steve Martin, Selena Gomez e sua maestà Meryl Streep) e grandi registi nominati come guest star (Marty!), c’è anche qualche presenza inaspettata…

SNOBBATO:

Diego Luna (Andor)

Diego Luna nella seconda stagione di ‘Andor’. Foto: Des Willie/Lucasfilm Ltd.

Dimenticarsi di Diego Luna per il gran finale della miglior cosa di Star Wars (e di una delle migliori serie) degli ultimi dieci anni è come non prendere in considerazione il protagonista in un monologo shakespeariano. In un mare di performance tirate a lucido, Luna recita con la gravità di chi ha visto l’Impero da dentro e ne è uscito con le ossa rotte. Era il cuore, la voce spezzata e la coscienza sporca della Ribellione… e niente, manco una nomination.

SORPRESA:

Martin Scorsese (guest star per The Studio)

Marty invece alle nomination ci dev’essere abituato, ma questa – da guest star per The Studio – ha certamente un sapore diverso per la leggenda della regia, come testimonia lo screenshot pubblicato della figlia Francesca, che vede Scorsese sconvolto e commosso all’annuncio delle candidature. L’interpretazione larger than life del mitico cineasta è la ciliegina sulla torta della scatenata satira hollywoodiana by Seth Rogen. Adoriamo.

SNOBBATA:

Elisabeth Moss (The Handmaid’s Tale)

Elisabeth Moss nel finale di ‘The Handmaid’s Tale’. Foto: Steve Wilkie/Disney

Elisabeth Moss aveva già vinto l’Emmy per la prima, strepitosa stagione di The Handmaid’s Tale ed era stata nominata altre tre volte. E ci mancherebbe, visto che, in un ruolo che è stato dolore, resistenza e delirio a occhi spalancati, ha bruciato lo schermo con un’intensità quasi mistica. Ecco, ignorare Moss per il (bellissimo) finale è un po’ come fare finta che Gilead non sia mai esistita. Neanche un “blessed be”.

SORPRESA:

Pedro Pascal (protagonista per The Last of Us)

Pedro Pascal (Joel) in ‘The Last of Us 2’. Foto: HBO

Va bene che questa è l’estate (anzi, l’anno) di Pascal, ma vederlo candidato come protagonista per la seconda stagione di The Last of Us resta comunque una sorpresa. Il suo Joel compare in soltanto tre dei sette episodi, dopo la fine “imprevedibile” e brutale a cui va incontro nel secondo (poi lo vedremo nei flashback di Ellie). Eppure, è proprio la morte del suo personaggio a cambiare tutto. Quindi: sempre viva Pedro.

SNOBBATI:

Steve Martin, Selena Gomez e Meryl Streep (Only Murders in The Building)

Meryl Streep nella terza stagione di 'Only Murders in the Building'

Foto: Hulu/Disney+

Martin Short is in da house. Ma restano fuori dalle nomination a Only Murders in the Building gli altri due protagonisti (Steve Martin e Selena Gomez) e soprattutto Meryl Streep, favourite di tutte le Academy esistenti. Certo, alla quarta stagione i “misteriosi omicidi a Manhattan” non sono più una sorpresa per nessuno. Ma se parliamo di comedy, la recitazione dei residenti dell’Arconia Building è da veri fuoriclasse. Peccato.

SORPRESA:

Meghann Fahy (Sirens)

Meghann Fahy (Devon) in ‘Sirens’. Foto: Macall Polay/Netflix

Nonostante la serie sia un buco nell’acqua, certamente il suo trio di attrici è al top: Julianne Moore, Milly Alcock e Meghann Fahy. Ed è proprio quest’ultima a centrare la nomination. L’attrice è passata da perfetta moglie trofeo della seconda stagione di The White Lotus a precisissima bad girl in questo incubo olistico con elementi fantasy accennati e poi un po’ inspiegabilmente mollati per strada. In ogni caso, buon per lei.

SNOBBATI:

Disclaimer e Kevin Kline

Kevin Kline in ‘Disclaimer’. Foto: Apple TV+

Pare anche strano che la prospettiva sulla serialità di uno dei Maestri del cinema contemporaneo sia stata liquidata con la sola nomination di Cate Blanchett, meritata as usual, ma che qui pare davvero un contentino. Soprattutto se, nel super cast del thriller psicologico firmato da Alfonso Cuarón, c’è anche il grande ritorno di Kevin Kline, con una performance gigantesca e stratificata e un personaggio che è assoluto MVP della storia. Vergogna.

SORPRESA:

Beyoncé

Non è certo la prima volta che Queen Bey viene omaggiata dall’Academy della Tv: era il 2013 quando fu nominata per il suo Halftime Show del Super Bowl. Ma questa doppia nomination per Beyoncé Bowl, lo speciale Netflix dedicato alle festività natalizie NFL (candidato per la miglior regia per uno speciale varietà e miglior speciale varietà live), segna la prima partecipazione di Beyoncé alla cerimonia di premiazione da quando Homecoming aveva portato a casa quattro nomination nel 2019. E le apre anche le porte alla sua prima potenziale vittoria agli Emmy.

SNOBBATO:

The Four Seasons

Mauro Calvani, Colman Domingo, Tina Fey e Will Forte in ‘The Four Seasons’. Foto: Netflix

Un classico della commedia anni ’80 (purtroppo dimenticato dai più) diretto e interpretato da Alan Alda diventa una serie by Tina Fey e il suo circoletto (cit.). Sulla carta sembrava l’ennesimo progetto “tratto da” per mancanza di idee, nei fatti si rivela un aggiornamento intelligente dell’originale e soprattutto uno dei pochi prodotti “adulti” che Netflix abbia sfornato nelle ultime stagioni. “Fa ridere ma anche riflettere”, complici Steve Carell, Will Forte e Colman Domingo. L’unico che becca la nomination.

SORPRESA:

Uzo Aduba (The Residence)

Uzo Aduba e Randall Park in ‘The Residence’. Foto: Erin Simkin/Netflix

Uzo Aduba ha già vinto tre volte l’Emmy (due con Orange Is The New Black e una con Mrs. America). È l’unica ragione – o così pare – per cui è candidata quest’anno per The Residence, un non sgradevole giallo ambientato alla Casa Bianca che però è passato come un bicchiere d’acqua fresca. Nel maxi accordo di Netflix con la regina della Tv Shonda Rhimes, che produce, è sicuramente uno dei titoli meno fortunati. Tanto che è stato cancellato dopo una sola stagione. Strano che l’Academy non ne abbia tenuto conto.

Altre notizie su:  Emmy 2025