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X Factor 13, le pagelle: la gaffe di Sfera Ebbasta su Radio Zeta salva la puntata

Il merdone del trapper e il suo dissing con ‘la rosicona’ Malika Ayane salvano il terzo live show, una boccata d'ossigeno per un'edizione che già si candida come la più noiosa di sempre nella storia del talent

Foto via Facebook

Qualcuno salvi il soldato Cattelan. Ci prova, pure con un monologo all’inizio, ma X Factor ora è in coma vigile. Ci colpisce che nessuno, mostrando uno straccio di autoironia, abbia ancora assegnato Tutto il resto è noia del Califfo. Il miglior talent italiano quest’anno ci fa rimpiangere Amici. Ok, no, lì ci sono Pio e Amedeo. Un caro saluto alle Mammeskin. Mi hanno attaccato per una settimana, ma quello che fanno per il sociale è una figata, seguitele. Dieci a loro, zero a chi pretende di rappresentarle e ti scrive in privato. Attaccate Salvini, ma non loro: avrete meno problemi.

Lo spettatore voto: 10
Quello che è rimasto fino alla fine, almeno, e che riesce a seguire con passione – ce ne sono, basta vedere la rivolta social per l’eliminazione di Lorenzo Rinaldi – l’edizione più noiosa da quando il format è arrivato in Italia. Difficile trovare momenti di eccellenza, punte di grande interesse in questi live dove tutti sembrano sotto tono, persino il buon Cattelan che pur non sbagliando nulla, non sembra uscire dall’apatia generale, anche se la battuta su “eliminato 1, eliminato 2” vale tutta la puntata. Paradossalmente è proprio lo spettatore fan il più vitale di tutta la filiera, fosse solo perché riconosce i concorrenti più anonimi della storia del programma, senza confonderli. Voi, 700.000 (3% di share), siete i miei eroi.

Sfera Ebbasta voto: 9
Senza di lui, ci saremmo addormentati. Era partito da lontano per irritare Malika Ayane, che sembrava un po’ gatta morta ma, per fortuna nostra e del trapper, ha un’anima da “rosicona”. Lui lo capisce, lei ci casca. Senza il loro dissing – niente, ancora, in confronto a quelli del passato, i due ne devono mangiare di biada per arrivare all’altezza dei giudici delle precedenti edizioni – avremmo potuto sospettare di aver assistito a una replica di una delle peggiori puntate del Festivalbar.

P.S.: il 9 però è per “che radio ascolti, Radio Zeta?”, da Oscar, facendo essa parte del gruppo Rtl, radio ufficiale della trasmissione. Più belli ancora i saluti a Rtl e Zeta dopo, sinceri come le scuse alla Cina Dolce & Gabbana.

Marracash voto: 8
Il miglior superospite finora. Ci voleva poco, va detto, visto che tra le puntate delle selezioni finali e i primi due live erano venuti grandi nomi a fare il loro compitino, da travet annoiati. Certo, potevano direttamente farlo cantare a Strafactor (non male, ne parleremo), vista l’ora.

Lorenzo Rinaldi voto: 7
Si fa apprezzare più nella sua ultima puntata di quanto sia riuscito a fare finora. Tra Ramones e un aplomb non indifferente, accende involontariamente l’atmosfera, riuscendo a mettere in crisi pubblico e giudici. Gli dice una gran sfiga di capitare contro Giordana, che è troppo virtuosa e dolciotta perché possa essere eliminata così presto.

Eugenio voto: 6
Meriterebbe 10 – mette d’accordo tutti e ha talento da vendere, è il migliore finora – ma deve tirar fuori la garra charrua, come direbbe Lele Adani. Così sembra un cover singer di quelli che alle saghe paesane fanno ballare i circoli anziani. Ma alla tv ci si abitua subito, la sostanza c’è. Ora tocca solo crearsi il personaggio.

Samuel voto: 5
Il frontman dei Subsonica continua a essere televisamente soporifero, ma da uomo intelligente e artista completo sa quello che fa. Rischia di “vincere” per manifesta inferiorità dei suoi rivali. E perché Mara Maionchi si è presa un anno sabbatico, ma rimanendo in diretta. E pure così, quando si sveglia, se li mangia tutti. Quando si sveglia, però.

Mara Maionchi voto: 4
Che succede al nostro idolo incontrastato? Forse, semplicemente, essendo la più intelligente, preparata e di gran lunga una delle migliori giudici di talent del globo, ha capito prima di tutti (lo ha detto alla seconda puntata live) che quest’edizione era nata male. “Mosci, siamo mosci” disse. E alla fine si è fatta contagiare. Sembra contenta di essere lì come un giocatore del Napoli a Castel Volturno.

Malika Ayane voto: 3
Ok, è vero, se lei non si offendesse, non riusciremmo ad arrivare alla fine. Ma non sente il mezzo televisivo, non riesce a creare empatia con il pubblico, a mostrare le sue conoscenze, è troppo antipatica per essere simpatica, e viceversa. L’impressione è che se si lasciasse davvero andare, senza rete, sarebbe una bomba. Ma così, sembra solo quella della comitiva che vuole fare la brillante e invece è solo un accollo.

Le assegnazioni dei giudici voto: 2
Non c’è nulla di peggio di un giudice che assegna i pezzi che vuole lui ai propri ragazzi, invece di andare incontro ai loro gusti, attitudini, talenti. Soprattutto se quest’ultimi sono rari. Tanto che uno come Samuel, che invece ci fa caso, vede i suoi salvarsi facile. A volte sembra di stare ad Amici con i compiti a casa feroci e rancorosi di Rudy Zerbi. Solo che Rudy è dinamite pura a confronto con i 4 marmittoni.

L’erotismo dei Booda voto: 1
Samuel dice che ha ascoltato i consigli di Mara sull’erotismo dei Booda. La faccia della Maionchi dice molto. Di cosa sia l’erotismo per lui, per loro e soprattutto per lei. Ora scusate, ma vado a cercare Mara Maionchi su Tinder.

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