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La nuova Rai sarà davvero TeleMeloni?

L’aria di destra che porta a Viale Mazzini Pino Insegno e Luca Barbareschi, qualche gradita riconferma (Francesca Fagnani) e big incredibilmente lasciati in panchina (Fiorello). Sono stati presentati i palinsesti della prossima stagione. Ecco cosa ci aspetta

Foto: Massimo Di Vita/Archivio Massimo Di Vita/Mondadori Portfolio via Getty Images

“In sala c’è ancora la Presidente Rai?”. “No, mi dicono che è andata via”. E poi, poco dopo: “Vorrei chiedere alla direttrice di RaiFiction Maria Pia Ammirati se…”; “Aspetta, ora torna in sala”. Dopo due ore e rotte persino i massimi vertici della Rai hanno abbandonato la presentazione dei palinsesti autunnali. Una conferenza stampa monstre, iniziata al fulmicotone con lo show del Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca (poi ci arriviamo) e sconfinata nel sequestro di persona (due ore e 45 minuti, per essere più precisi). Ergo, noi vi risparmieremo i particolari tediosi come le intramontabili dichiarazioni d’intenti alla “faremo più produzioni interne” o “la politica? Non mi condiziona affatto” (sì, come no…), e andiamo dritti al punto: ecco cosa vedremo in tv da settembre, chi ci sarà e chi no, le incognite (Fiorello in primis, purtroppo) e le scommesse.

Giorgia, se ci sei batti un colpo

Ovviamente la domanda che si fanno tutti, e che è stata posta in conferenza stampa, è se l’offerta di Viale Mazzini virerà tutta a destra. La risposta – nettissima – arriva dall’ad Roberto Sergio: “Non mi riconosco nei titoli che leggo sui giornali: non era giusto parlare, in passato, di Rai 3 come di TeleKabul e non lo è adesso, quando si parla di TeleMeloni. Lo dimostreremo comunque con i fatti”. Tuttavia, gli innesti a destra sono numerosi. Dopo il Tg2, per esempio, debutterà il 18 settembre Facci vostri, ossia la striscia post prandiale di approfondimento giornalistico di Filippo Facci, firma del quotidiano Libero; Luca Barbareschi sbarca in seconda serata, a dicembre su Rai 3, con In Barba a tutto (il programma era già andato in onda, con otto puntate, nel 2021); Nunzia De Girolamo conquista sempre più spazio conducendo sia Ciao maschio che l’inedito talk show Botta e risposta su Rai 3; Enrico Ruggeri avrà un programma tutto suo in seconda serata su Rai 2, dal titolo Gli occhi del musicista. Tanti anche gli impegni di Monica Setta, che si dividerà tra Generazione Z, il programma di seconda serata Storie di donne al bivio e l’impegno in day time di Uno Mattina in famiglia, dove arriva tra l’altro Beppe Convertini. Quanto agli addii eccellenti, Fabio Fazio e il suo Che tempo che fa sarà sostituito da Report; In mezz’ora, ex programma di approfondimento di Lucia Annunziata, passa nelle mani della giornalista Monica Maggioni; mentre la casella lasciata libera da Bianca Berlinguer è ancora da riempire. “Contiamo di poter dare risposte entro la prima settimana di agosto”, promette l’ad Sergio. Infine, c’è lui: Pino Insegno, ormai diventato, a torto o a ragione, “il conduttore che piace alla Meloni”. Il comico condurrà prima il game Mercante in fiera su Rai 2 e poi, da gennaio, L’eredità su Rai 1: la doppietta è stata ufficializzata alla presentazione stampa Rai.

Le novità

Sono tante, “ben trenta”, sottolinea l’ad in conferenza stampa. La Rai ritrova la voglia di sperimentazione? Chissà. Bisogna però riconoscere che, per osare, si osa. Qualche titolo promette molto bene già sulla carta: è il caso, per esempio, dei reportage di Valerio Lundini per RaiPlay, dal titolo Faccende complicate. Così come incuriosisce Il palio d’Italia, game show itinerante affidato ad Angela Rafanelli che racconterà il territorio italiano, o XXI secolo, che riporta in video il giornalista del Tg1 Francesco Giorgino. Altri titoli lasciano invece decisamente più perplessi. Per dire, tra i mille dating show disponibili sul mercato, bisognava puntare proprio su Mi presento ai tuoi? Vedremo dei genitori, disperati per la singletudine dei propri figli, andare alla ricerca del giusto genero/nuora. Seriously? Nel 2023? E soprattutto, com’è saltato in mente di affidare un format come questo a Loredana Bianchetti, fresca di intervista a Papa Francesco per A sua immagine? Per non parlare di La zampata, un programma che farà parlare gli animali… Rischiosi anche Veramente falso, programma di Max Giusti sulle imitazioni, e Liberi tutti, altro game show incentrato sulle escape room: entrambi gli appuntamenti sono destinati a Rai 2.

Le riconferme dovute...

Francesca Fagnani nello studio di ‘Belve’. Foto: Rai

Passiamo ora ai graditi ritorni. A quanto pare a Viale Mazzini la meritocrazia non è scomparsa perché tornano alcuni show meritori come La conferenza stampa di Lundini su RaiPlay, Belve, in doppia collocazione in prime time su Rai 2 (il neodirettore della Distribuzione Stefano Coletta definisce le interviste della Fagnani “taglienti e anche un po’ coatte”), il riuscito esperimento di The Voice Kids, l’elegante Via dei matti n° 0 di Bollani, così come l’appuntamento in seconda serata Bar Stella di Stefano De Martino, che peraltro guadagna anche uno show tutto suo in prime time. Confermato anche Splendida cornice di Geppi Cucciari.

... e quelle inspiegabili

Ci sono però anche i rinnovi inspiegabili. Noi capiamo tutto: la faccenda “in Rai non si guarda solo agli ascolti”, il fatto che il servizio pubblico sposi altre logiche all’insegna della pubblica utilità, così come il bellissimo discorso della Presidente Rai Marinella Soldi sulla fiducia del pubblico “che in certi casi è più importante del gradimento”. Però, onestamente, ci vuole un certo coraggio ad aver firmato alcuni rinnovi. Prendiamo per esempio il caso della Caserma: la docu di Rai 2 non è stata esattamente un successo. Capiamo che l’ambientazione militaresca piaccia assai di questi tempi, ma siamo sicuri che il titolo piacerà, improvvisamente, a mezza Italia? Per chi non lo avesse visto (in molti, temiamo), la trasmissione è una sorta di Collegio in salsa marines: i concorrenti sono dei ragazzi ribelli che imparano valori e disciplina passando un po’ di tempo in caserma. Lo show tornerà su Rai 2 in prima serata. E che dire poi di Cuori? La fiction sembravauna sorta di mélo di serie B: ambientata nella Torino degli anni ’60, raccontava amori e conquiste professionali di un gruppo di medici, impegnati nel primo trapianto di cuore. Il cast era buono, c’era persino la nostra amata Pilar Fogliati, ma la storia faceva acqua da tutte le parti. Inspiegabilmente, è stata rinnovata. Non ultimo, c’è il mistero di Cinque minuti. In questo caso gli ascolti ci sono: essendo collocata dopo il Tg1 e prima del game Affari tuoi, la striscia con Bruno Vespa macina milioni di spettatori. È però proprio il contenuto a non convincere: in cinque minuti non riesci né ad approfondire un tema, né a fare domande scomode. E non era la Rai il network che guardava in primis ai contenuti?

In panchina

Ebbene sì, in panchina c’è proprio colui che non dovrebbe restare fermo ai box: Fiorello. La Rai vorrebbe che tornasse con Viva… Rai 2!, ma c’è da sciogliere il problema di Via Asiago. Fiore non vuole fare il programma altrove, ma chi vive lì non vuole più saperne di tutto quel rumore alle cinque di ogni santissima mattina. Si tenta un compromesso ma, per ora, il programma non è in palinsesto. Non pervenuta nemmeno Miss Italia: “Non è in palinsesto e non ne ho mai sentito parlare”, chiosa l’ad Rai. Sospeso al momento anche lo show di Roberto Bolle: non aprirà, come da tradizione, il nuovo anno. “Si sta ragionando su altre date”. Silurato Flavio Insinna, che perde L’eredità, così come il povero Alessandro Greco, che, dopo aver portato al successo Cook40, si vede soffiare la conduzione da Flavio Montrucchio. Quanto a Massimo Giletti, per ora è ancora legato contrattualmente a La7, quindi non può passare in Rai.

Off topic: Vincenzo De Luca

Non c’entra niente con la programmazione tv, ma non possiamo non menzionare la polemica che ha aperto la giornata dei palinsesti Rai. Essendosi tenuti a Napoli, Vincenzo De Luca ha voluto fare un discorsetto introduttivo, e in 30 secondi è riuscito a far discutere i presenti. Il nostro infatti ha detto: “Manifesto una doglianza: ho visto che se ne va la Berlinguer dalla Rai. Ora, pensare di non poter più vedere quel Neanderthal che veniva ospitato nella sua trasmissione, quel troglodita che si presentava vestito come un capraio afgano, un cammelliere yemenita, io sto male a immaginare che non avremo più quell’immagine di raffinatezza e di eleganza. A parte questa nota di dolore, credo che siate in condizione di proporre un palinsesto davvero straordinario”. Si riferiva a Mauro Corona e, come al solito, l’ha toccata piano…

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