Rolling Stone Italia

‘Belve’: Fedez dice tutto (o quasi), Borghi on fire e Cipriani perché?

L'intervista al rapper è stata , anche giornalisticamente , perfetta: dal Fedez-pensiero alle rivelazioni sulla crisi con Chiara Ferragni. L'attore invece non dice nulla di (troppo) nuovo ma piace. E l'ultima ospite...

Foto: Rai

Fedez all in

Sì, certo: sua moglie (“Resterà sempre la donna più importante della mia vita”), la crisi coniugale (“Sono stati tre anni difficili e non abbiamo retto. Sul caso Balocco all’inizio non l’ho presa bene, anch’io ho una società di beneficenza e non hanno mai trovato nulla”), il pandoro-gate (“Chiara ha sbagliato a prendersi tutte le responsabilità, comprese quelle del suo manager”). È stato tutto – giornalisticamente – perfetto: noi volevamo la verità sui Ferragnez e la “Baby” Francesca Fagnani, che in un angolo nun ce sta mica, ci ha dato le tanto, morbosamente attese, risposte. A breve la Rai provvederà a mettere il suo busto in quel di Viale Mazzini, fosse solo per il fatto che non ha fatto rimpiangere Fabio Fazio (a proposito, cara Warner Bros. Discovery, com’è stato il risveglio oggi?). Però, onestamente, diciamoci la verità. Se ieri l’intervista a Fedez è volata via in un lampo, tenendoci belli arzilli sul divano, è stato per tutto il resto, ovvero per il Fedez-pensiero: quello genuino, viscerale, più forte di ogni simulazione (ebbene sì, il rapper si era preparato simulando con mammà sua le interviste della Fagnani). Che prezzo ha il momento in cui, alla domanda “Cosa ti ha fatto innamorare della Ferragni?”, il nostro risponde “Onestamente? Il sesso. Non è scontato avere un’intesa così forte sotto quel punto di vista”? E ancora: al capitolo malattia, tutti temevamo un siparietto all’insegna delle lacrime, invece il cantante tira fuori una rabbia inaspettata e riflette: “Ma anche tutta questa storia per cui uno dalla malattia deve uscirne migliore… ma perché? A volte non succede. Io per esempio sono rimasto il solito pezzo di merda”. Di una schiettezza quasi commovente anche la risposta alla domanda: “Cosa augura ai suoi figli?”. E Fedez: “Di essere il loro male minore. Ogni genitore è infatti il trauma dei propri figli”. Dategli un Nobel all’onestà, e subito. Non rifila fregnacce nemmeno quando parla della sua giovinezza: lui viene dalla strada, “ma nascere lì non ti rende in automatico capace di viverla, non tutti ci riescono. Puoi essere preda o predatore: io ero preda…”. Fagnani lo guarda stranito e lui precisa: “Impari a farti rispettare, ma poi alla fine le prendi lo stesso”. A 18 anni non se l’è passata affatto bene, a causa della droga ha persino tentato il suicidio: “Ho iniziato a rappare perché ero solo ed era un modo per fare nuove conoscenze”. Nessuna finta risposta nemmeno quando si parla di soldi: “Non voglio essere il più ricco del cimitero. Mi piacciono e li spendo”. Fedez non ammicca mai al pubblico, probabilmente non gliene frega nulla, e Fagnani ci inzuppa il biscotto. Il risultato è un’intervista sincera, di quelle che in Tv non esistono più. Perlomeno da circa una ventina d’anni. Ogni riferimento all’intervista di Fazio a Chiara Ferragni (ma pure a quella di Mara Venier a Fedez) è puramente casuale…

Borghi hot

E niente, è proprio così: le dimensioni non contano. Nemmeno in Tv. Il superdotato Alessandro Borghi (ipse dixit, ma anche chi l’ha visto nella serie su Rocco Siffredi) sbiadisce a confronto del “piccolo pene” Fedez (di nuovo ipse dixit, anche se il rapper stava chiaramente scherzando). L’intervista a Borghi è stata infatti carina, per carità, ma più la ascoltavi e più ti chiedevi: “Ma la promozione di Supersex non è finita già da un pezzo?”. È stato tutto infatti un parlare di sesso, preferibilmente violento (“Sì, mi piace anche farlo così, se la partner è d’accordo”), di dimensioni di membri (“Anche mia mamma mi ha detto: ‘Ammazza!'”) e pensieri ossessivi: per Borghi, uno ogni sei ha a che fare con amplessi e orgasmi. Insomma, tutto un po’ già visto, anche perché Borghi arriva dopo Fedez e Fagnani, suo malgrado, dopo una sfilza di ospitate Tv e copertine per promuovere la serie-biopic di Netflix. Che se doveva inventa’? Al 90° minuto, arriva il gol a porta vuota: Borghi manda a quel paese il regista Carmine Elia. Sì, esatto. Succede tutto così, de botto: “Mi dica una persona a cui deve ancora chiedere scusa e un’altra che deve ancora mandare a quel paese”, lo stuzzica la conduttrice. Borghi si galvanizza, ci pensa un attimo, poi guarda fisso in camera e dice: “Devo ancora mandare a quel paese il regista Carmine Elia, che da ragazzo mi aveva detto di cambiare lavoro perché non ero capace”. Game, set, match.

Cipriani, ma perché?

Vabbè, diciamolo: quest’intervista è stata una sorta di supercazzola finale. Stile digestivo televisivo. Dopo l’ubriacatura di dichiarazioni di Fedez e l’intervista hot di Alessandro Borghi, avevamo bisogno di rilassare i neuroni, spegnere il cervello e prepararci ad andare a dormire. Così, ecco a voi Francesca Cipriani: la Pupa nata Belva che è arrivata al mitico sgabello di Rai 2 più per volontà propria che altrui. Si è infatti autoproposta, un po’ come Federico Fashion Style. E tu pensi: “Avranno finito il budget”. Non lo sapremo mai, ma di certo finora le autocandidature sono sempre finite malissimo. Ah, scusate, volete sapere cos’ha detto: non ce lo ricordiamo già più.

Iscriviti