‘Belve’: come Ilenia Pastorelli nessuno mai, Marcella Bella non dimentica e Simona Ventura non graffia | Rolling Stone Italia
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‘Belve’: come Ilenia Pastorelli nessuno mai, Marcella Bella non dimentica e Simona Ventura non graffia

L'attrice è uno tsunami di simpatia all'amatriciana e rischia di diventare la Belva più azzeccata di questa stagione, la cantante non perdona (e Fagnani ci va a nozze), mentre la conduttrice è un po' una minestra riscaldata

‘Belve’: come Ilenia Pastorelli nessuno mai, Marcella Bella non dimentica e Simona Ventura non graffia

Ilenia Pastorelli a 'Belve'

Foto: Stefania Casellato/Rai 2

Ilenia Pastorelli Ebbasta

 

 
 
 
 
 
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Vogliamo la stessa cosa che prende lei (e no, la droga non c’entra, come ha chiarito subito). No, dico davvero: l’avete vista ieri sera a Belve Ilenia Pastorelli? Uno tsunami di simpatia all’amatriciana: tocca quasi rivalutare l’orgoglio coatto. Brillante, mai a disagio, l’indimenticata star di Lo chiamavano Jeeg Robot si è presa tutta la scena e rischia di diventare la Belva più azzeccata di questa stagione. Tanto per cominciare, ci ha fatto ridere. E di gusto. Pure Francesca Fagnani si cappottava dallo sgabello per le risate. Per dire, alla domanda su quale fosse stata la critica più giusta ricevuta, risponde: “Che sono matta. Non posso dargli torto”. Il rito scaramantico che fa prima dei provini? “Mi lavo tre volte le ascelle”. Un difetto? “Sono pigra, dormirei tutto il giorno, mi alzo solo se mi fanno il bonifico”. E anche: “Sono bugiarda, France’! Non hai capito che sto a di’ cazzate?”. Il sesso? “A letto sono basica, è un attimo che russo se non ti inventi qualcosa”. Certo, Pastorelli non è la prima Belva a conquistarci con la sua ironia. Ma stavolta c’è di più: l’intera intervista è infatti venata di un’autenticità senza filtri. Pastorelli era – è – vera. Non recita, non ammicca alla telecamera, non dice quello che vorresti sentire tu ma solo quello che sente lei. Nonostante la palestra del GF (viene da lì, vedi alla voce “rosicamento altrui”), sembra non aver imparato nulla: non sa barare. Così, alla domanda “È felice?”, ammette: “Non ho niente per essere felice, ho solo un’illusione di felicità”. La malinconia impregna spesso le sue parole, strappandola dal rischio del macchiettismo. Sull’amore, per esempio, spiega: “Non ho mai raccontato nulla perché non ho mai avuto niente da raccontare”, tutti i suoi partner “sono stati più o meno così, come quella persona che mi stalkerava sotto casa sostenendo che gli alieni gli avevano detto che ero la persona giusta per lui. Solo che, a differenza sua, i miei ex fidanzati non si avvolgevano tutto il corpo nella carta stagnola”. La sua infanzia non può che definirla “infelice”: il padre l’ha abbandonata quando era ancora bambina e sua madre doveva fare tre lavori per mantenere lei e i suoi fratelli. “Però lo dico con un sorriso perché sono riuscita a trasformare la merda in cioccolata: senza quel vissuto lì, non sarei mai diventata quella che sono”. E tu, dal divano, sorridi, senti di volerle bene e inizi a pensare: “Certo che questa Pastorelli, che forza della natura”, e non perché lei abbia dichiarato chissaché. Ti piace perché è lei, 100% Belva. Un’intervista che ricorda i gloriosi esordi del programma.

Marcella Bella non perdona

 

 
 
 
 
 
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Dopo ieri, la parola rancore ha il volto di Marcella Bella. L’investitura è courtesy of Fagnani, che ogni due per tre ribadisce: “Certo che lei se ricorda tutto… non porta rancore, eh?”. In quel “tutto” ci sono gli screzi con Anna Tatangelo (“seh, seh… sapeva bene di avermi rubato la canzone!”), la cacciata di Lory Del Santo rea di aver parlato all’orecchio di suo marito (“sono molto gelosa”), le schermaglie con Rettore (“ma adesso siamo amiche, sa?”) e qualsiasi cosa abbia infastidito la cantante. Non importa quanto indietro nel tempo sia successo: lei non dimentica mai e, ovviamente, la Belva Fagnani ci va a nozze. L’intervista peraltro è una delle più complete della stagione: dai testi osé (con tanto di tentata esegesi sulla gatta di Nell’aria) fino all’indagine per evasione fiscale, c’è tutto. Fagnani non fa sconti e, in ogni caso, Bella non li chiede. La nostra sa infatti difendersi benissimo da sola, menando zampate a destra e a manca. Il tutto con una dose di irresistibile ironia: fa battute, rilancia, gioca al gatto e alla volpe con la Fagnani. Rispetto alla Pastorelli hai però l’impressione che sia più navigata e pure più paracula, come quando sostiene di aver ricevuto le scuse dal fisco. “Ma il reato non era semplicemente caduto in prescrizione?”, affonda Fagnani. “Che poi, scuse in che senso? Le hanno mandato un biglietto?”. E ancora: epico il momento in cui Bella, orgogliosa del suo status di icona gay, si incarta nella spiegazione della sigla lgbtqia+. Si arena già dopo la L di lesbiche, per poi fare una gaffe epica: per lei la T sta per Travestiti. “Transessuali”, la corregge subito Fagnani, “niente, ha perso la corona: non sa nemmeno le basi”. Della serie: il problema delle interviste non sono mai le domande, ma solo le risposte. Il momento più bello e autentico, però, arriva alla fine quando parla del fratello Gianni, colpito da ictus: “Era un grande artista: è stato un castigo troppo brutto averlo privato del canto e della scrittura”. A lui riconosce il merito di tutto il suo successo: “Senza Gianni, non avrei cantato”. E alla domanda: “Per cosa vorrebbe essere ricordata?”, risponde: “Per le canzoni che ha scritto mio fratello”.

Si(mona Ventura) può dare di più

 

 
 
 
 
 
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Quando senti “Bentornata a Belve!”, ti viene sempre un po’ di fifa: le minestre riscaldate possono rivelarsi una gran fregatura, soprattutto in tv. E qui, nel brodino rimestato, ci caschiamo dentro con tutto il cucchiaio. SuperSimo tiene testa alla Fagnani, of course, ma lo fa fin troppo bene: para tutti i colpi, sta chiusa “a testuggine” in difesa e non lascia nulla sul campo. Insomma, un po’ noiosetta. Il “pulcino mannaro” che è in lei (ipsa dixit) non morde mai: certo, la conduttrice rivela di “pensare ogni giorno al figlio che non ho avuto” (ha abortito da giovane), accenna alla solitudine legata al successo (“non sai mai se la gente sta con te per la persona che sei o per il personaggio che rappresenti”), ha ammesso che l’abuso della chirurgia è stato un “gesto di ribellione alla sofferenza”, ma è tutto sempre molto generico. Non dettaglia mai, non chiarisce e Fagnani, inspiegabilmente, non la marca stretta. C’è giusto qualche aneddoto carino, come quello sul suo flirt con Galliani: “Non era vero, la truccatrice aveva sbagliato il nome dell’amante e ha fatto erroneamente il mio. Da quel momento, però, tutti a Mediaset sono diventati gentili”. Fagnani sorride, noi onestamente sbadigliamo dal divano. Così, quando alla domanda “Lei dice di avere sette vite: qual è stata la migliore?” Ventura risponde “La prossima”, ti viene da pensare che vale anche per le interviste.