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Woody Allen, la versione di Soon-Yi

La moglie di Allen rompe un silenzio lungo decenni sul rapporto con il regista, sostenendo di aver subito abusi da parte della madre adottiva Mia Farrow.
Photo by Jamie McCarthy/Getty Images.

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Nella sua prima vera intervista, Soon-Yi Previn ha difeso l’uomo che è suo marito da 20 anni, il regista Woody Allen, dall’accusa di aver molestato la figlia adottiva, Dylan, e di aver puntato a sua volta il dito contro la madre – ed ex moglie – Mia Farrow. Il rapporto durato 12 anni tra Allen e la Farrow si è concluso nel 1992, dopo la rivelazione che lui e Soon-Yi avevano una relazione sessuale. Nell’articolo della rivista New York – scritto da Daphne Merkin, “amica da quarant’anni” di Allen – Soon-Yi suggerisce che la sua attrazione sia stata in parte accesa dal fatto che il cineasta le mostrasse il suo affetto, diversamente dalla Farrow.

Soon-Yi ha insistito che la Farrow abbia “approfittato del movimento #MeToo e mostrato Dylan come una vittima”, “facendole pressione” per parlare; Dylan, nel frattempo, ha detto al New York che la rivendicazione di Soon-Yi è “offensiva” e “serve solo a rendermi più vittima”. Per oltre 25 anni, Dylan ha tenuto per sé l’accusa secondo cui Allen – che formalmente divenne suo padre adottivo nel dicembre del 1991 – avrebbe toccato le sue “parti intime” quando aveva sette anni. Per lo stesso periodo di tempo Soon-Yi ha insistito che di non essere vittima di Allen; nel 1992, dichiarò a Newsweek: “Non sono un piccolo fiore minorenne che è stato violentato e molestato da qualche malvagio patrigno – neanche lontanamente”.

Aveva cinque anni quando fu adottata dalla Farrow e dal suo marito di allora, Andre Previn, da un orfanotrofio a Seoul, in Corea, nel 1975. Soon-Yi afferma che lei e Farrow erano “come olio e acqua”, e che Farrow “non era stata materna” con lei “fin dall’inizio”. Mentre cresceva, trattava lei e le sue sorelle adottive, Lark e Daisy, come “domestiche”, tra spesa, pulizie e stiratura delle lenzuola. Secondo Soon-Yi, la Farrow era diventata impaziente per le sue difficoltà di apprendimento, l’avrebbe schiaffeggiata occasionalmente e, una volta persino urlato, “dovrei mandarti in un manicomio!”.

“Mia scriveva delle parole sul mio braccio, il che era umiliante, quindi indossavo sempre camicie a maniche lunghe”, ha detto Yi al New York. “Mi ha anche messo sotto sopra, tenendomi per i piedi, per farmi andare il sangue alla testa. Perché pensava – o lo aveva letto, Dio solo sa dove – che il sangue alla testa mi avrebbe resa più intelligente o qualcosa del genere”.

La Farrow ha iniziato a frequentare Allen nel 1980, dopo il suo divorzio, quando Soon-Yi aveva 10 anni. Da allora, aveva anche adottato un altro figlio, Moses, con il quale ora non ha rapporti; Moses Farrow ha confermato il resoconto di Soon-Yi sulla madre adottiva che, ha detto al New York, mirava a una “rottura totale del tuo spirito, per farti fare quello che voleva”. Gli altri figli di Farrow – inclusi Dylan e Ronan Farrow, avuto con Allen – l’hanno difesa con veemenza contro le affermazioni di Soon-Yi e Moses; in una dichiarazione congiunta, otto dei figli di Mia hanno affermato: “Nessuno di noi ha mai assistito a qualcosa che non fosse compassionevole in casa nostra”.

Nel corso della loro relazione Mia Farrow ha recitato in 13 film di Allen, ma i due hanno sempre vissuto in case separate: l’attrice e i suoi figli vivevano a Central Park West e il regista proprio di fronte al parco sulla Fifth Avenue. Farrow adottò Dylan nel 1985 (Allen divenne il padre di Dylan e Moses formalmente nel 1991) e poi diede alla luce il figlio di Woody, Satchel (più tardi conosciuto come Ronan) nel 1987. Sebbene dopo l’arrivo di Dylan e Ronan, Allen avesse iniziato a passare più tempo a casa della Farrow, Soon-Yi sostiene: “Gli altri fratelli e io non pensavamo a lui come a un papà, non aveva nemmeno vestiti da noi, neppure uno spazzolino da denti”.

Nell’intervista, Soon-Yi descrive le sue interazioni da bambina con Allen come poche e distanti tra loro. “Lo odiavo perché stava con mia madre e non capivo perché qualcuno potesse stare con una persona così cattiva e terribile”, dice Soon-Yi. “Pensavo che fosse uguale a lei”.

Tutto è cambiato quando Soon-Yi ha cominciato ad andare al liceo, e lei e Allen hanno iniziato a frequentare le partite dei New York Knicks insieme, un’attività che la Farrow avrebbe incoraggiato. La relazione non si è diventata romantica fino a quando la ragazza non era una matricola al college, ma stando alla sua versione, l’interesse di Allen si scatenò quando lei era ancora minorenne.

“Penso che Woody mi abbia scoperto in quella prima partita di basket, perché mi sono rivelata più interessante e divertente di quanto pensasse”, racconta Soon-Yi al New York. “Mia continuava a martellarlo su che perdente fossi”.

Dal suo punto di vista, Allen “la valorizzò” in un modo che Farrow non fece mai, e anche se è stato “un enorme tradimento”, confessa Soon-Yi, “sarei stata un’idiota se fossi rimasta con Mia”.

“Non sono io quella si è interessata a Woody – dove avrei trovato il coraggio? Mi veniva dietro lui”, dice Soon-Yi, “Ecco perché la relazione ha funzionato: mi sentivo stimata, mi ha lusingata. Di solito è una persona mansueta, e ha fatto un grande salto nel vuoto”.

Nell’articolo, Allen sembrava parecchio infastidito da quello che Soon-Yi ha definito un “dilemma morale”, affermando che quello che c’era tra loro all’inizio era “un’avventura”. “Diventò davvero una relazione quando le accuse ci hanno uniti”, ha detto Yi, riferendosi alle accuse di molestie di Dylan nei confronti di Allen riferite all’agosto del 1992. Lo stesso mese in cui Allen ha dichiarato per la prima volta pubblicamente il suo amore per Soon-Yi in una conferenza stampa e depositato i file per la piena custodia di Dylan, Satchel/Ronan e Moses.

Allen ha ripetutamente negato le dichiarazioni di Dylan e le varie inchieste legali sulla loro veridicità sono state interpretate in modo diverso da entrambe le parti. Dopo un’indagine durata un mese, la Clinica Child Abuse dello Yale-New Haven Hospital ha stabilito che Allen non ha molestato Dylan, ma un giudice ha negato la custodia dei tre bambini ad Allen, in parte perché il team di Yale-New Haven avrebbe distrutto gli appunti e non avrebbe testimoniato in tribunale se non tramite deposizione.

Il pezzo del New York afferma che i New York child welfare investigators hanno scoperto che “non sono state trovate prove credibili che Dylan sia stata abusata o maltrattata” e non menziona il fatto che i pubblici ministeri del Connecticut credessero di avere gli strumenti per perseguire Allen penalmente, ma scelsero di non farlo per evitare che Dylan dovesse testimoniare. Nel 2014, Dylan Farrow ha scritto un editoriale per il New York Times, ribadendo, nei dettagli, che è stata molestata da Woody Allen nell’agosto del 1992.

Come puntualizzavano i critici sui social media, il setup per l’intervista a Soon-Yi del New York è a dir poco strambo; la Merkin non è solo un’amica di vecchia data, ma Allen era anche presente ad alcuni incontri con Soon-Yi. Ci sono diversi punti in cui il racconto di Soon-Yi sulla sua attrazione per Allen e sui primi giorni della loro relazione renderebbe necessario analizzare il rovescio della medaglia, e cioè l’attrazione di lui per lei, ma questo non accade mai. Il pezzo fa anche riferimento all’affermazione di Allen secondo cui “non una sola” delle “centinaia di attrici” con cui ha lavorato ha “mai e poi mai suggerito alcun tipo di comportamento scorretto”, nonostante esistano prove del contrario. L’attrice Mariel Hemingway, ad esempio, ha detto a Vanity Fair che poco dopo aver compiuto 18 anni e mentre promuoveva il loro film a Manhattan, Allen, 44 anni, “ha cercato di sedurla”.

Per quanto parziale possa essere la giornalista, il resoconto di Soon-Yi nel complesso sembra brutalmente onesto, sia nel modo in cui descrive la sua presunta infanzia abusiva con Farrow che i primi giorni della sua relazione con Allen, di cui i critici sottolineano i confini inappropriati e predatori. E mentre Dylan e Ronan Farrow affermano di avere un rapporto amorevole e solidale con la madre e considerano l’articolo del New York una “montatura”, è anche possibile che, a loro insaputa, Farrow non sia stata un genitore altrettanto adeguato nei confronti di Soon-Yi o Moses.

Allo stesso modo, Soon-Yi potrebbe credere che Allen non abbia mai molestato Dylan, ma Dylan chiaramente la pensa diversamente; la verità, che non conosceremo mai con certezza, non ha quasi importanza. È possibile credere ai resoconti di Dylan e Soon-Yi sulle loro esperienze, anche se non si danno credito a vicenda, senza farla passare liscia né a Farrow né ad Allen (o al New York).

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