Un’intervista a JFK oggi? È possibile (con l’Intelligenza Artificiale) | Rolling Stone Italia
Un caso ancora aperto

Un’intervista a JFK oggi? È possibile (con l’Intelligenza Artificiale)

È una provocazione di Sky Italia per riflettere su fake news e IA. Il risultato? Un dialogo con l’ex presidente americano John Fitzgerald Kennedy davvero impressionante

«Se fossi ancora in vita e Presidente degli Stati Uniti, sarei disposto a intraprendere negoziati con il Presidente Putin per cercare una soluzione pacifica alla situazione in Ucraina». Così ha risposto, a una domanda sulla possibile soluzione al conflitto in corso, l’ex presidente americano John Fitzgerald Kennedy, ricreato tramite Intelligenza Artificiale e intervistato da Sarah Varetto, EVP Communications, Inclusion & Bigger Picture di Sky.

Si tratta di una provocazione che Sky ha voluto lanciare per riflettere sul tema delle fake news e dei rischi crescenti che le nuove tecnologie e in particolare l’Intelligenza artificiale generativa, possono presentare per la nostra società, ma anche delle opportunità di crescita e sviluppo che queste tecnologie possono offrire.

L’intervista integrale al deepfake di Kennedy sarà trasmessa all’interno della trasmissione Trappole virtuali e libertà digitale condotta da Sarah Varetto, in onda sabato 15 luglio alle 18:30 e in replica domenica 16 luglio alle 21 su Sky TG24.

Al dibattito hanno partecipato il direttore di Sky TG24 Giuseppe De Bellis, l’imprenditore e autore multimediale Roberto Carraro, l’imprenditrice Laura Sposato e il Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Istruzione e del Merito, Paola Frassinetti.

«La sfida della nostra epoca è quella lanciata dal mondo digitale che attraverso algoritmi e nuove tecnologie può mettere a dura prova la democrazia e creare grandi disuguaglianze sociali», ha dichiarato Sarah Varetto. «Comprendere e padroneggiare la tecnologia è fondamentale per affrontare i cambiamenti che la contemporaneità ci impone. Con Sky Up, il programma di Sky creato per combattere il divario digitale, vogliamo dare il nostro contributo per promuovere la digital equity, mettendo a disposizione di chi è più svantaggiato strumenti e competenze che diano alle persone possibilità di crescita e realizzazione personale e professionale».