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Un altro medico si è dichiarato colpevole per la morte di Matthew Perry

Tra i "fornitori" di ketamina dell'attore, Salvador Plasencia rischierebbe ora fino a quarant'anni di carcere

(da USA) Matthew Perry

Matthew Perry nel 2016

Foto: David M. Benett/David Benett/Getty Images

Il medico “principale” incriminato in relazione alla morte per overdose da ketamina di Matthew Perry nel 2023 ha accettato un patteggiamento, hanno annunciato lunedì i pubblici ministeri.

Il dottor Salvador Plasencia ha accettato di dichiararsi colpevole di quattro capi d’accusa per distribuzione di ketamina, secondo quanto riferito da un portavoce del Distretto Centrale della California. Le accuse comportano una pena massima prevista dalla legge di 40 anni di carcere federale.

Plasencia, 43 anni, dovrebbe comparire in tribunale nelle prossime settimane per formalizzare la sua dichiarazione di colpevolezza. Era stato arrestato lo scorso agosto insieme a Jasveen Sangha, descritta dai pubblici ministeri come la “Regina della Ketamina” di North Hollywood.

L’anno scorso le autorità federali avevano reso pubblico l’atto d’accusa di 18 capi d’imputazione, identificando Plasencia e Sangha come gli «imputati principali» nel caso. Avevano inoltre dichiarato che altri tre imputati avevano già raggiunto un accordo in cambio della loro collaborazione.

Gli altri tre sono stati identificati come l’assistente personale di Perry, Kenneth Iwamasa, il dottor Mark Chavez (un altro medico), ed Erik Fleming, un uomo del posto che avrebbe fatto da intermediario per Sangha nella vendita di ketamina a Perry.

«[Plasencia] si è comportato essenzialmente come uno spacciatore da strada, vendendo una sostanza pericolosa a qualcuno che sapeva essere dipendente», ha dichiarato lo scorso anno il procuratore federale aggiunto Ian Yanniello durante l’udienza di imputazione di Plasencia nel centro di Los Angeles. «Ha commentato con un altro paziente che la vittima stava andando fuori controllo, eppure ha comunque offerto [a Perry] altra ketamina».

Nel suo accordo di patteggiamento firmato il 13 giugno, Plasencia ha ammesso di aver iniettato della ketamina a Perry mentre l’attore si trovava sul sedile posteriore di un’auto parcheggiata fuori dall’Acquario di Long Beach, in California. Ha inoltre ammesso di essersi recato a casa di Perry il 12 ottobre 2023, di avergli somministrato della ketamina e di aver assistito all’aumento improvviso della sua «pressione sanguigna», che ha provocato un «blocco» dell’attore.

«Nonostante la reazione della vittima M.P., l’imputato ha lasciato ulteriori fiale di ketamina all’imputato Iwamasa, sapendo che quest’ultimo le avrebbe iniettate alla vittima M.P.», si legge nell’accordo di patteggiamento.

Plasencia si era dichiarato non colpevole durante la sua udienza di imputazione lo scorso anno ed era stato rilasciato su cauzione. I suoi avvocati non hanno risposto immediatamente a una richiesta di commento lunedì.

Sangha, 42 anni, è invece in custodia cautelare in attesa del processo, previsto per agosto. Secondo l’accusa, Plasencia e Chavez avrebbero distribuito a Perry circa 20 fiale di ketamina liquida in cambio di 55.000 dollari in contanti durante le ultime settimane di vita dell’attore. I medici gli avrebbero fatto pagare 2.000 dollari per una singola fiala, che a Chavez sarebbe costata circa 12 dollari.

Da Rolling Stone US

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