Trump vs ‘South Park’: il riassunto della vicenda | Rolling Stone Italia
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Trump vs ‘South Park’: il riassunto della vicenda

I creatori della serie, Trey Parker e Matt Stone, hanno commentato i nuovi episodi in cui Donald Trump è mostrato con un "pene minuscolo" e a letto con il diavolo: «Siamo terribilmente dispiaciuti». In modo, però, ironico

(da USA) South Park

Matt Stone (a sinistra) e Trey Parker (a destra) al Comic-Con di San Diego 2025

Foto: Jon Kopaloff/Paramount+ via Getty

South Park è tornato la scorsa settimana con la sua ventisettesima stagione, e ha subito fatto parlare di sé per una scena in cui il presidente Donald Trump viene raffigurato con un “pene minuscolo”. Durante un panel al Comic-Con di San Diego tenutosi giovedì, i creatori della serie, Trey Parker e Matt Stone, hanno commentato la reazione esplosiva suscitata dall’episodio.

«Siamo terribilmente dispiaciuti», ha scherzato Parker, rispondendo alla domanda se avessero seguito le reazioni del pubblico. I due autori non hanno voluto approfondire oltre, ma hanno spiegato che buona parte dell’episodio è stata scritta appena tre giorni prima della messa in onda. «Eravamo tipo: “Non so se alla gente piacerà”», ha raccontato Parker (lo scrive Deadline). «Leggevamo articoli sui giornali e ci dicevamo: “Mettiamolo dentro!”».

L’episodio — intitolato Sermon on the ‘Mount — prende di mira diverse ossessioni e derive della politica statunitense contemporanea: dalla mania di Trump per le cause legali usate come arma contro stampa e oppositori politici, all’uso di ChatGPT, passando per l’ingerenza della religione nelle scuole pubbliche americane, la censura da parte del governo e le grandi aziende che cedono alle pressioni esterne. In una scena particolarmente controversa, il presidente viene mostrato nudo a letto, con un pene malamente rappresentato, mentre cerca di sedurre Satana. Uno dei personaggi ricorrenti della serie, rivolgendosi a Trump, esclama: «Non riesco nemmeno a vedere nulla, è così piccolo».

Parker ha raccontato al pubblico del Comic-Con che la maggior parte delle osservazioni ricevute da Paramount riguardavano proprio il pene di Trump, mostrato sia nella scena animata con Satana che in un finto spot in stile deepfake, in cui il presidente appare completamente nudo.

«Continuavano a dirci: “Sfumeremo il pene” — e noi: “No, non sfumerete proprio un bel niente”», ha raccontato Parker. Stone ha aggiunto: «Alla fine abbiamo detto: “Se ci mettiamo degli occhi sopra, non è più un pene: è un personaggio”. Abbiamo discusso di questa cosa con adulti, gente seria, per quattro maledetti giorni! È un personaggio».

Il moderatore ha scherzato dicendo che molto probabilmente Parker e Stone riceveranno presto un mandato di comparizione. «Va bene così — sono pronto», ha risposto Parker con nonchalance.

I due hanno poi spiegato di non avere ancora un piano preciso su come si svilupperà la nuova stagione. Parker ha ammesso che non hanno mai “messo da parte” episodi da mandare in onda in un secondo momento, e che persino il trailer diffuso prima della première è stato assemblato soltanto per accontentare il network. «Non faremo più nulla di tutto questo», ha detto. Stone, ridendo, ha aggiunto che i prossimi episodi «non conterranno politica». «Niente. Proprio niente di niente», ha concluso, sorridendo.

La première della 27ª stagione di South Park è andata in onda meno di 24 ore dopo che i suoi creatori avevano siglato un accordo multimilionario — si parla di 1,5 miliardi di dollari — con Paramount+. «Siamo grati per questa opportunità e profondamente onorati della fiducia che è stata riposta in noi. Non si tratta solo di un contratto, ma dell’impegno che sentiamo verso questa realtà, verso i nostri collaboratori e verso i fan», ha dichiarato Parker in un comunicato. «Il nostro obiettivo è costruire qualcosa di speciale e fare tutto il necessario per portare dei “titoli” in questa città».

Giovedì, la Casa Bianca aveva risposto all’episodio attraverso il portavoce Taylor Rogers, che ha rilasciato una dichiarazione a Rolling Stone US: «L’ipocrisia della sinistra non conosce limiti — per anni hanno attaccato South Park per i suoi contenuti considerati “offensivi” [sic], e ora all’improvviso lo elogiano. Proprio come i creatori dello show, anche la sinistra è priva di contenuti autentici o originali, ed è per questo che la loro popolarità continua a crollare. Questo programma non è più rilevante da oltre vent’anni e si regge a stento con idee poco ispirate, nel disperato tentativo di attirare attenzione. Il presidente Trump ha mantenuto più promesse in soli sei mesi di qualsiasi altro presidente nella storia del nostro Paese — e nessuno show di quarta categoria potrà ostacolare il suo successo».

Da Rolling Stone US