‘The Office’ nel 2025 sarebbe «molto diverso», parola di Dwight | Rolling Stone Italia
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‘The Office’ nel 2025 sarebbe «molto diverso», parola di Dwight

O meglio, di Rainn Wilson, interprete di uno dei protagonisti. «È uno show fondato su personaggi che non sanno quello che dicono, che maltrattano i sentimenti degli altri, che sono razzisti e sessisti»

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Steve Carell in 'The Office'

Foto: X

La versione americana di The Office, la più amata dal pubblico, è stata un prodotto del suo tempo, e non sarebbe replicabile oggi. Questo quello che pensa Rainn Wilson, tra i protagonisti della serie, in cui ha vestito i panni di Dwight Schrute per 201 episodi, dal 2005 al 2013.

«Lo sappiamo tutti, l’episodio di Natale a tema Benihana dove Michael ed Andy scarabocchiano sul corpo delle donne asiatiche che hanno riportato alla festa è orripilante, da bocca aperta», così ha detto Wilson al podcast The Last Laugh in occasione dell’uscita negli USA di The Paper, la serie spin-off di The Office. «È una conversazione spinosa. Perché non hanno idea, e proprio per questo si comportano da razzisti e da persone senza sentimenti, e dicono sempre la cosa sbagliata. Parlo di Michael, Dwight ed Andy, ma pure di Kevin. È uno show fondato su personaggi che non sanno quello che dicono, che maltrattano i sentimenti degli altri, che sono razzisti e sessisti. Ed è uno specchio degli Stati Uniti, in molti modi».

L’attore ha concluso: «Ti viene da incoraggiare il tutto, perché fa dannatamente ridere e fa a toccare una certa sensibilità americana. Ma, se ti ci immergi sul serio, va piuttosto oltre. Potrebbe essere fatto oggi? Penso che sarebbe molto, molto diverso, visto l’ambiente in cui ci troviamo».

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