Terence Hill tornerà a interpretare Trinità | Rolling Stone Italia
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Terence Hill tornerà a interpretare Trinità

Dopo oltre mezzo secolo, l'attore (84 anni il prossimo 29 marzo) torna nei panni di uno dei suoi personaggi più amati

Terence Hill tornerà a interpretare Trinità

Terence Hill sul set di 'Lo chiamavano Trinità'

Foto: Mondadori via Getty Images

Sono passati 53 anni da Lo chiamavano Trinità…, probabilmente uno dei personaggi più amati di Terence Hill (certo, se la deve vedere con Don Matteo). Dopo il saluto alla fiction Rai che l’ha portato nelle case di tutti gli italiani, l’attore sta per tornare nei panni del pistolero più amato dello spaghetti western. Di più: Terence Hill, che compirà 84 anni il prossimo 29 marzo, curerà anche la regia del progetto. Lo ha raccontato lui stesso in un’intervista a Sette: «Non volevo più girare un western. Pensavo fosse inutile, di aver già fatto tutto e che non avrei potuto fare di meglio. Poi però ho trovato un libro con la storia vera di una suora italiana che è emigrata a fine Ottocento in America dall’entroterra ligure con la sua famiglia contadina e poverissima. Da Cincinnati, sola, ha deciso di andare nel West».

Il film si intitola Trinità, la suora e la Pistola e si intreccia con i personaggi reali del West: «La Pistola è Billy the Kid perché la suora nella sua vita lo incontrò davvero», precisa Terence Hill, che racconta anche l’inizio del lungometraggio: «Si vede Trinità sulla sua famosa “lettiga” e poi lei, la suora, circondata da tre minacciosi cowboy. Lui capisce che è in pericolo e la salva». Il lavoro sulla sceneggiatura è iniziato 18 mesi fa e l’attore spera di iniziare le riprese in estate in Abruzzo.

«Senza dubbio (Trinità) è il mio preferito. Enzo Barboni, che era un fotografo di scena, me ne parlava tutto il giorno di quella storia mentre giravo Preparati la bara. Finché trovò un produttore che si fidò a mettere in mano un film a un semplice fotografo di scena. Che però aveva scritto una bellissima storia e diventò regista (con lo pseudonimo di E.B. Clucher)».