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‘Succede’ non è il solito teen movie. E la colonna sonora spacca

Sofia Viscardi è venuta a trovarci in redazione con il cast del film tratto dal suo primo romanzo, che è appena uscito al cinema.

Succede non è il solito teen movie. Certo, appartiene a quel genere per età dei giovanissimi attori, storia e tematiche: è il diario emozionale di quattro ragazzi che condividono tutto, da un’alba milanese a un rifugio sul tetto. Ma ci sono una cura per il dettaglio, un’attenzione alla complessità dei personaggi e delle loro relazioni, una delicatezza nell’approccio che i film adolescenziali nel nostro Paese di solito se le sognano. E poi c’è un tocco di realismo magico nella fotografia, nei colori, con pennellate quasi surreali alla La La Land: il planetario vi ricorda qualcosa?

Sì, il film tratto dal primo romanzo (bestseller) di Sofia Viscardi funziona. Perché è «Il tempo delle mele dei nostri giorni, ci hanno detto questa cosa bellissima» racconta Sofia. Perché c’è il suo sguardo sincero, il suo linguaggio diretto e autentico. E perché ci sono una regia forte e sensibile e degli interpreti (esordienti e non) professionali ma super spontanei.

Brando Pacitto, Margherita Morchio, Sofia Viscardi, Matilde Passera e Matteo Oscar Giuggioli

Margherita Morchio, ovvero Meg, Matilde Passera (Olly) e Matteo Oscar Giuggioli, alias Tom (già visto ne Gli Sdraiati), sono passati a trovarci in redazione insieme a Sofia e alla regista Francesca Mazzoleni. Mancava solo Brando Pacitto, Sam (L’estate Addosso, Piuma). E questa è la chiacchierata che ci siamo fatti tra un assolo di chitarra, un esecuzione a cappella di Reality e una foto sul divano con le copertine preferite di Rolling.

Il cameo di Sofia

Se ve lo stavate domandando no, Sofia Viscardi non recita nel film ma… «Non so se l’hai notato, perché in molti non l’hanno visto, ma ho fatto un cameo importante (ride). E i miei amici: “Ma dove?!”. Quella comparsata mi ha confermato che non voglio fare l’attrice, richiede un impegno mentale incredibile. Dovevo fare 4 passi, senza dire una parola e sentivo una pressione fortissima, perché sono abituata ad autoprodurre i miei contenuti. E in più Meg non è un personaggio autobiografico. Pure se avessi voluto recitare, non avrei pensato a lei».
«Avresti fatto Olly?» chiede Matilde.
«No».
«Volevi interpretare Tom?!» rilancia Matteo.
Risate.

Ciak, si gira

«Il primissimo ciak è stata la camminata con Brando, un po’ di ansietta ce l’avevo. Mi ricordo che ho sentito: “Movimento” e mi sono mossa, lui mi tratteneva perché ovviamente non dovevo farlo! Nessuno mi ha spiegato niente del linguaggio cinematografico» ride Margherita, che, come Matilde, è al suo esordio con Succede. Com’era avere Sofia sul set durante le riprese? Lo racconta direttamente lei: «Hai presente “fan sul set per un giorno”? Ecco, ero in quel mood lì». E le situazioni più divertenti erano quasi sempre legate ai microfoni: «Perché chiunque abbia le cuffie sente quello che dici» racconta Matteo «Un casino di figuracce!».

Intimità

Succede è una storia d’amore e di amicizia, di primi baci e di prime volte: «Ovviamente non ero proprio: “Sì dai, alè! Giriamo la scena intima!”. Ma Francesca è stata fantastica: sapevo che ci teneva tantissimo e che aveva un’idea chiara. Quella sequenza è necessaria alla storia ed è dolcissima» racconta Margherita. «L’hai detto!» la interrompe Sofia, spalleggiata da Matteo «È la prima volta che lo dichiari, di solito guardi il film così (si copre gli occhi)». «Marghe e Matteo sono stati meravigliosi per quanto si sono fidati e donati» interviene la regista «Non ho dovuto aggiungere nulla, è un film molto musicale ma lì non si sente una nota per 4 minuti. Non serviva costruire qualcosa di più di quello che già stavano vivendo». «Uno spesso pensa alla musica per coprire dei vuoti e invece quel silenzio è splendido» conclude Matteo.

The Chainsmokers & C.

La colonna sonora di Succede è una bomba, a partire dal coinvolgimento dei Chainsmokers: «Li ho conosciuti quando sono venuti per la prima volta in Italia a un aperitivo dopo il concerto e la serata è finita alle 4 di notte, con me che li portavo in giro per Milano» spiega Sofia «Erano super entusiasti all’idea di lavorare a un brano per il film, anche se poi per questioni di tempo non sono riusciti a produrre I’ve Learned, cantato da Neimy. Spero di riuscire a far sottotitolare Succede per mostrarlo a Drew e Alex, altrimenti lo sottotitolo io con Marghe». Dei Chainsmokers nella tracklist c’è pure Roses, per dire. Le musiche sono varie, sì ma molto coerenti: «Volevamo seguire una linea elettronica un po’ dream con sonorità anni ’80» racconta la regista «Sony ci ha permesso di lavorare con una libertà enorme: dagli Strokes agli Awolnation fino ai Trisomie 21 che fanno new wave, i pezzi rispecchiano l’emotività dei personaggi in ogni scena. Poi ci sono i Birthh che suonano live, una scoperta fighissima. Sullo score abbiamo lavorato tantissimo con Lorenzo Tomio, che è stato incredibile». Sul set si sentiva spesso musica, anche per aiutare i ragazzi a trovare i personaggi, perché ognuno ha il suo mondo. Per Matilde è stato fondamentale: «LA canzone è stata sicuramente Riptide e poi per caricarmi mettevo su Avicii, Without you». «Io amo i Kaleo e li ho fatti ascoltare a tutta la troupe» afferma Margherita e Matteo replica: «Me li ha consigliati e mi sono innamorato. Spesso non percepivo neanche “motore, azione” perché avevo le cuffiette. Mi sentivo Wait degli M83».

‘Succede’ nella vita

“A questa età non lo decidi, succede, non lo programmi, non sai quando, arriva e basta” Sofia ride mentre interpreta la citazione e Margherita le fa eco. Chiaramente stanno evitando la domanda. «Il mio momento Succede è stato quest’estate perché ho dovuto scegliere tra fare il film e passare un anno all’estero» è Margherita a rompere il ghiaccio. Francesca invece dice di essere «una romantica: per me è ogni volta che ti ritrovi ad innamorarti perché è talmente irrazionale che non è una scelta e nemmeno una cosa da adolescenti, te la ritrovi per tutta la vita». Sofia è d’accordo: «Succede anche nel campo affettivo e delle amicizie, quando nuove persone entrano a far parte della tua vita in modo naturale e non te ne rendi conto, ma ad un certo punto diventano importanti».

«Più che altro è una cosa che ti senti dire molto spesso quando perdi qualcuno. Mi è capitato quest’anno e tutti mi dicevano: “Eh succede, la vita va avanti”, però mi sa che non sono così romantica io, perché per me non “succedono” queste cose» racconta Matilde. Per Matteo invece la bocciatura è stato lo sliding doors: «È capitato una volta, poi quando è successo di nuovo ho detto: “Succede un cavolo, forse devo cambiare scuola”. Ero incazzato nero, però se non mi avessero bocciato non avrei fatto né Gli Sdraiati, né Succede e nemmeno starei qua. Tutto torna».
«Ma poi la posso dire una cosa?» riprende la parola Matilde «Il fatto di partecipare a questo film, diciamo Succede ma in realtà c’è stata molta preparazione dietro, è giusto dire che abbiamo lavorato».
«Sì, è vero, ve lo meritate. Sembra una seduta di psicoterapia collettiva» ride Sofia. E ridiamo tutti.

Miti

Da Marion Cotillard per Margherita a Jennifer Lawrence, Anne Hathaway ed Emma Stone per Matilde: «Tutta gente poco influente, con cui potremmo fare un film domani» scherzano. Matteo invece cerca di prendere gli aspetti che preferisce di ogni attore: «Per la dolcezza mi ispiro ad Antonio Albanese, poi Jim Carrey per l’espressività è il top. Sono un grande fan di Alessandro Borghi mentre oltreoceano direi Matthew McConaughey». «A parte David Bowie che ha segnato la mia di adolescenza, ammiro gli autori che al cinema hanno raccontato quel periodo in maniera un po’ diversa come Larry Clark, Gus Van Sant, Harmony Korine. E tra le donne – parliamo di registe che è importantissimo – Andrea Arnold» spiega Francesca.

La chiacchierata sta per finire. «Poi c’è Milano che è la quinta protagonista del film…» scherza Sofia, scimmiottando le interviste fatte prima «E la colonna sonora… ah no, qui per fortuna siamo a Rolling Stone e ne abbiamo parlato parecchio».
Ridiamo ancora. Tutti.

«A proposito di musica» conclude la regista «c’è anche questa citazione, scritta nella camera di Tom: è dei Joy Division, che illuminano di blu tutta la scena. In Succede, anche quando non c’è la musica, c’è musica».

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