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Simona Ventura regista a Venezia 78 (tutto vero)

All’inizio molti addetti ai lavori pensavano: sarà un’omonima. Invece il ‘doc’ sulla Bergamo al tempo del Covid è proprio suo. Brava SuperSimo

Foto: Elisabetta Villa/Getty Images

La conferenza stampa che ha svelato la line-up della prossima Mostra di Venezia è stata ieri. E il nome “Simona Ventura” sotto il titolo del documentario Le 7 giornate di Bergamo, dedicato a una delle pagine più drammatiche della prima ondata di Covid (e alla costruzione dell’Ospedale Fiera che ha accolto molti contagiati dal virus), ha incuriosito molti.

«Sarà un’omonima», ha pensato la maggior parte degli addetti ai lavori. E invece, tutto vero: la regista del doc è proprio SuperSimo, accolta nella selezione ufficiale del festival cinematografico più antico del mondo.

«Siamo alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di #Venezia78!! È stata una vera sorpresa che mi ha riempito il cuore di gioia! Ho scelto di fare la mia prima regia nelle 7GiornateDiBergamo poiché avevo voglia di raccontare il mio punto di vista su un fatto che ha segnato profondamente le nostre vite», ha scritto Ventura sui social.

«La docu racconta la costruzione dell’ospedale alla #FieraDiBergamo, spinta dall’immane forza, volontà e disperazione di un gruppo di #Alpini guidati da SergioRizzini e coadiuvati da #artigiani, imprenditori e tifosi dell’Atalanta, in soli 7 giorni!».

E c’è già chi, preventivamente, storce il naso, nonostante il tema importantissimo: per certi cinéphile, lo sbarco di Simona al Lido pare quello di Chiara Ferragni due anni fa col doc Unposted di Elisa Amoruso.

Ecco il post di Simona Ventura su Instagram:

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