«Serve un nuovo Chaplin, il cinema non deve rimanere muto». Il discorso di Zelensky a Cannes | Rolling Stone Italia
News

«Serve un nuovo Chaplin, il cinema non deve rimanere muto». Il discorso di Zelensky a Cannes

Il presidente ucraino è intervenuto durante la cerimonia d'inaugurazione della 75esima edizione del Festival di Cannes, citando 'The Great Dictator' e 'Apocalypse Now': «il dittatore perderà»

«Serve un nuovo Chaplin, il cinema non deve rimanere muto». Il discorso di Zelensky a Cannes

Foto di Andreas Rentz/Getty Images

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky non perde occasione per presenziare ai grandi eventi e parlare alla più ampia platea possibile: era accaduto ad aprile, durante la notte dei Grammy e in occasione della Biennale a Venezia, ed è successo anche oggi, in coincidenza della cerimonia d’inaugurazione della 75esima edizione del Festival di Cannes.

Il discorso pronunciato da Zelensky è iniziato con una citazione a Charlie Chaplin e al suo capolavoro Il grande dittatore: «Molti dei dittatori del ventesimo secolo amano il cinema ma quello che rimane sono le immagini terribili del documentario, il cinema è una sfida a questi dittatori, il cinema si è battuto per la libertà», ha detto, aggiungendo di essere convinto che «il dittatore perderà, ma dobbiamo risentire le parole del 1940: serve un nuovo Chaplin, il cinema non deve rimanere muto».

Il presidente ucraino ha anche chiamato in causa Apocalypse Now, prendendo in prestito la celebre catchphrase “Mi piace l’odore del napalm al mattino” pronunciata dal colonnello William “Bill” Kilgore, interpretato da Robert Duvall. Zelensky ha precedentemente lavorato come attore, recitando in Servant of the People, una serie televisiva ucraina che ha predetto la sua elezione, come una specie di profezia che si auto adempie.