Nel 2026 arriverà al cinema Se domani non torno, il film che racconterà la storia di Giulia Cecchettin. La regia sarà di Paola Randi (Tito e gli alieni, Beata te, La storia del Frank e della Nina) e il progetto è tratto dal libro Cara Giulia, scritto dal padre della giovane, Gino Cecchettin, insieme a Marco Franzoso (edito da Rizzoli nella collana BUR Saggi). Il titolo del film riprende un verso della poesia di Cristina Torre Cáceres, diventata virale dopo il femminicidio della ventiduenne: una frase ripetuta nelle piazze e nelle manifestazioni del movimento Ni una menos, nata in Argentina nel 2015. «Se domani sono io, mamma, se non torno domani, distruggi tutto. / Se domani tocca a me, voglio essere l’ultima» sono i versi che l’artista peruviana aveva condiviso sui social e che sono poi circolati ampiamente dopo l’11 novembre 2023, data dell’uccisione di Giulia Cecchettin da parte dell’ex fidanzato, Filippo Turetta, oggi condannato all’ergastolo.
Prodotto da Notorious Pictures, il film non vuole essere una mera ricostruzione dei fatti né una cronaca giudiziaria. L’intenzione dichiarata della regista è quella di proporre un’opera capace di interrogare il presente, restituendo contesto e complessità senza indugiare nella spettacolarizzazione della violenza. La sceneggiatura è firmata da Randi insieme a Lisa Nur Sultan, autrice che ha spesso lavorato sul linguaggio dell’intimità e della memoria. Il progetto è nelle prime fasi di sviluppo: non sono ancora stati resi noti i nomi dell’attrice che interpreterà Giulia né del resto del cast.
Al centro della narrazione ci sarà il percorso di una giovane donna la cui vicenda personale ha acceso un dibattito pubblico molto ampio. Portare questa storia sul grande schermo significa, nelle intenzioni dei produttori, dare forma a una voce che ha risuonato in tutto il Paese e continuare a riflettere su una realtà che riguarda la vita e la sicurezza di molte donne.








