Saverio Raimondo escluso dal Festival: «Ha vinto la noia, è cambiato l'umore del Festival» | Rolling Stone Italia
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Saverio Raimondo escluso da Sanremo: «Ha vinto la noia, è cambiato l’umore del Festival»

«Non parliamo di censura, è tutto legittimo. Ma l'aria mi sembra cambiata», dice il comico che avrebbe dovuto far parte del cast di quest'anno, salvo poi essere rimandato a casa

Saverio Raimondo è nato nel 1984. Nel 2018 ha scritto il suo primo libro "State calmi"

Saverio Raimondo è nato nel 1984. Nel 2018 ha scritto il suo primo libro "State calmi"

Il comico Saverio Raimondo avrebbe dovuto essere l’inviato “digital” del Festival di Sanremo per conto della Rai. Ma così non sarà.

Dopo aver già una stanza riservata e una finestra anche al Dopofestival, secondo quanto si apprende da un post pubblicato da lui stesso, Raimondo è stato di fatto escluso da Sanremo “preventivamente”, forse anche dopo la bagarre – politica, non artistica – che è scoppiata post-conferenza stampa per le parole di Claudio Baglioni sul “Paese incattivito”.

«Non esageriamo, questo voglio dirlo chiaro, non parliamo di censura», dice il comico al telefono. «È successa una cosa legittima, nel senso che non c’era ancora un contratto firmato, ma solo una stanza prenotata e un accordo in linea di massima. Avevo degli interlocutori che mi avevano invitato a fare delle cose e poi, di recente, hanno ritirato l’invito. Mi sono sembrati dispiaciuti nel farlo».

Non è un clima divertito, quello che avverte il comico. «Se devo denunciare qualcosa denuncio la noia. Si è capito anche dalla conferenza stampa di presentazione, di tante cose interessanti ci si è fermati a discutere di una frase. Sono noiosi», continua.

Saverio Raimondo avrebbe dovuto realizzare dei contenuti digitali per la Rai dal Festival oltre a occupare uno spazio al DopoFestival (che aveva già condotto nel 2015). «Volevo realizzare qualcosa di ironico, di irriverente, pur se in spazi defilati. Avevo condiviso alcuni degli sketch che cito nel mio post di Facebook, tipo qualche battuta sui gilet gialli e l’idea del barcone con gli ospiti stranieri del Festival che non riesce ad attraccare al porto». Temi di attualità, quindi. Il campo da gioco ideale del comico.

«È un’impressione soggettiva, ovviamente», conclude. «Ma da una settimana a questa parte sembra che ci sia un umore diverso. Questo non mi piace. Sembra che non ci si possa divertire, anche da utente, da spettatore del Festival, provo la stessa cosa».

Sempre sul tema, il direttore artistico è stato attaccato per aver escluso la canzone degli Of New Trolls dalla gara per motivi politici, secondo alcuni. Per noi è semplicemente una brutta canzone.

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