Tutte le sale cinematografiche italiane sono in crisi per la chiusura forzata causa pandemia, ma ce n’è una particolarmente cara ai cinefili che adesso chiede di essere salvata perché rischia di non riaprire più: il Cinema Azzurro Scipioni di Roma, nato negli anni ’80 per volere del regista Silvano Agosti, che lo ha definito “il piccolo Louvre del cinema”.
L’idea nacque per un caso puro e semplice: il film Il pianeta azzurro dell’amico Franco Piavoli, nonostante il successo raccolto alla Mostra di Venezia nel 1982, non riusciva a trovare sale che lo proiettassero. E allora Agosti decise di aprirne una da sé, destinata a tutti i film che avrebbero rischiato di restare invisibili. Senza però dimenticare i grandi capolavori del cinema passato. Ecco allora sorgere due sale: la Chaplin, per i film acclamati e premiati ma rimasti “off” rispetto al circuito tradizionale, e la Lumière, detta anche “Sala dei capolavori”, dedicata ai classici della Storia del cinema.
Ora che è fermo da mesi, il Cinema Azzurro Scipioni rischia la chiusura definitiva. Per questo sulla piattaforma di crowdfunding Produzioni dal Basso è stata lanciata una raccolta fondi, che punta ad aiutare il piccolo multisala romano a sostenere le spese, nell’attesa che possa riprendere la consueta attività. A fronte di una donazione, sono previste ricompense come i libri di Agosti con dedica personalizzata, il dvd del suo film tratto dal libro La ragion pura e manuali di cinema.
Per informazioni e donazioni, clicca a questo link.