Il celebre regista Rob Reiner e sua moglie, la fotografa Michele Singer Reiner, sono morti a causa di «multiple ferite da arma da taglio» all’interno della loro abitazione di Los Angeles, in un efferato duplice omicidio avvenuto il 14 dicembre. Questo quanto hanno stabilito mercoledì i medici legali coinvolti nel caso.
L’Ufficio del coroner della Contea di Los Angeles ha diffuso i risultati sul proprio sito web senza fornire ulteriori dettagli. La ricostruzione secondo cui la coppia sarebbe morta domenica è arrivata dopo che alcuni scenari avevano ipotizzato che Rob, 78 anni, e Michele, 70, potessero essere stati accoltellati nella tarda serata di sabato, dopo aver partecipato a una festa di Natale a casa di Conan O’Brien insieme al figlio trentaduenne Nick, che da allora è stato incriminato per i loro omicidi.
Martedì il procuratore distrettuale Nathan Hochman aveva già dichiarato che i PM avevano identificato l’arma del delitto in un coltello.
Nick Reiner è stato incriminato per omicidio di primo grado ed è comparso in tribunale mercoledì indossando una tuta imbottita blu per la prevenzione del suicidio e con una catena in vita. L’udienza è stata rinviata al 7 gennaio, dopo che il suo avvocato ha dichiarato che era «troppo presto» per presentare una dichiarazione di colpevolezza in un caso «molto, molto complesso».
Se riconosciuto colpevole delle accuse contestate, Nick potrebbe potenzialmente affrontare la pena di morte. Hochman, comunque, ha sottolineato che il suo ufficio sta ancora valutando se chiederla. In California è attualmente in vigore una moratoria sulle esecuzioni, disposta dal governatore Gavin Newsom.
I Reiner avevano tre figli. Mercoledì il figlio maggiore Jake, 34 anni, e la figlia Romy, 27, hanno rotto il silenzio per condividere il loro dolore e ringraziare chi li ha sostenuti.
«Le parole non riescono nemmeno a descrivere il dolore inimmaginabile che stiamo vivendo in ogni momento della giornata. L’orribile e devastante perdita dei nostri genitori, Rob e Michele Reiner, è qualcosa che nessuno dovrebbe mai affrontare», hanno dichiarato i fratelli in una nota ottenuta da Rolling Stone US. «Non erano soltanto i nostri genitori: erano i nostri migliori amici».
I due hanno espresso gratitudine per l’«ondata di condoglianze» ricevute. «Chiediamo ora rispetto e privacy, che le speculazioni siano temperate da compassione e umanità, e che i nostri genitori vengano ricordati per le vite straordinarie che hanno vissuto e per l’amore che hanno dato», hanno aggiunto.













