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Il realismo magico di “Narcos”

Gli anni d'oro di Escobar rivisti in una serie tv. Uno dei colpacci che Netflix presenterà in Italia il 22 di ottobre
Un'immagine di Pablo Escobar da "Narcos"

Un'immagine di Pablo Escobar da "Narcos"

“Il realismo magico è il racconto puntuale e dettagliatissimo di una realtà troppo assurda per essere vera. E c’è una ragione per cui il realismo magico è nato in Colombia”.

Si apre così la prima puntata di Narcos, l’ultima novità della piattaforma Netflix (che vi ricordiamo approderà in Italia il prossimo 22 ottobre) debuttata lo scorso 23 agosto in USA con tutte e dieci le puntate della prima stagione pronte per l’obbligatoria abbuffata del “binge-watching”. La serie racconta la rapida ascesa, da contrabbandiere a vero e proprio “re della cocaina” e del narcotraffico mondiale di stupefacenti, di Pablo Escobar, per quasi vent’anni il silente sovrano dello stato della Colombia.

Figura emblematica quella di Pablo Escobar, trafficante attivo a partire dalla metà degli anni ‘70 e che in una manciata di anni arriverà a controllare l’80% del mercato mondiale di droga. Il suo cartello estenderà la propria influenza su gran parte del Sudamerica, risalendo fino al Messico e agli Stati Uniti, per poi sbarcare in Europa attraverso la Spagna e da lì allargarsi a macchia d’olio per tutto il Vecchio Continente. Considerato un beneffatore dalla maggior parte del popolo colombiano (aveva così tanti soldi che non sapendo più dove nasconderli cominciò a regalarli alla popolazione), continuerà a gestire la sua “impresa” fino agli anni ’90, quando sarà ucciso in una retata della polizia colombiana.

Narcos riscrive così gli “anni d’oro” di Pablo Escobar, mischiando la narrazione da “mob movies” a veri materiali di repertorio, fino a comporre un quadro variopinto e provocatorio.

Ambientata e girata in Colombia, la serie è creata Chris Brancato, Carlo Bernard e Doug Miro e diretta dal regista brasiliano José Padilha, che in passato ha firmato film come Elite Squad e il remake di RoboCop. Protagonista invece è il semisconosciuto ma convincente attore Wagner Moura, qui affiancato da Pedro Pascal, già veterano di Trono di Spade.
Narcos fa parte dell’offerta seriale che Netflix propone in Italia a partire dal 22 ottobre. È il modo migliore per inaugurare la nuova stagione televisiva e riprendere l’abitudine delle lunghe scorpacciate notturne di serie tv.

Se volete saperne di più, non perdete la recensione sul numero di ottobre di Rolling Stone, in edicola.

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